Inaugurazione lunedì 24 aprile 2023 alle ore 17.30
Cala la pittura sull’attimo esistenziale immortalato dalla fotografia. Linguaggi espressivi dal filtro tecnico, ma anche dal sentimento, diverso, rivelano il potenziale non unilaterale di uno stesso attimo, visivo e vissuto.
È sicuramente a carattere internazionale la mostra-evento “Double Vision” che s’inaugura a Volterra, lunedì 24 aprile, ore 17.30, nella Saletta del Giudice Conciliatore di Palazzo dei Priori.
“Double Vision”, ideata dalla pittrice Cindy Soula ed ispirata dalle fotografie di Morten Andresen, è promossa dall’associazione L’ours de granit, con il patrocinio del Comune. Una duplice visione animata dal tema del “doppio” per reconditi contenuti psicoanalitici ed esistenziali che coniuga la poetica di due autori in parallelo, e nella ricorrenza stessa di un altro gemellaggio: quello trentennale fra le due città di Mende e Volterra.
Come racconta Bernard Vanel, iniziatore dell’evento espositivo, la mostra “propone gli sguardi incrociati di due artisti. L’uno fotografo, l’altra pittrice. Se Cindy Soula, giovane pittrice francese nativa della Lozère, ha fatto la scelta di dipingere queste otto foto di Morten Andresen, fotografo di strada che vive a Oslo in Norvegia, è perché i loro universi si sono incontrati”.
Nelle suggestioni dell’allestimento, lo spettatore esperisce il “movimento” di “otto donne per strada” in “otto opere a olio e otto fotografie che sono però gemelle solo in apparenza.” Così nell’incipit del catalogo dove la “doppia visione” è commentata da altrettanti otto testi: a rammentare il potenziale dell’arte, quello per cui ognuno possa liberamente proiettare nell’opera le proprie emozioni.
Dall’immediatezza della fotografia alla dilatazione temporale della pittura, si amplifica la profondità del pathos esistenziale del messaggio-immagine. L’iniziativa di Cindy Soula deriva da quello che da sempre fa parte di lei. Alla nascita, è stata separata dalla sorella gemella. “I legami sono stati tagliati brutalmente. Ho trascorso parecchie settimane nell’universo chiuso dell’incubatrice, staccata anche da mia madre. Ho vissuto lì la mia prima esperienza della solitudine che ha modificato il mio rapporto al mondo. Da qui mi sono interrogata sul senso dell’esistenza e oggi, senza provare la mancanza, mi piace andare incontro all’altro e da questa alchimia scaturita dall’incontro nasce un impulso per l’azione e la creatività…” spiega l’artista. Questa esperienza della “gemellità tagliata” le ha dato proprie risorse, facendo di lei una donna libera, indipendente e autonoma. È per questo che le donne di Soula prendono nomi di divinità etrusche, da quella civiltà, di cui la stessa Volterra è capitale, in cui “il ruolo della donna è preponderante”, permettendole, loro tramite, di evidenziare la sua condizione di donna.
Se le due visioni di Morten Andresen e Cindy Soula, sembrano gemelle attraverso le immedesimazioni universali di protagoniste uniche femminili “in strada”, esse lo sono tuttavia solo in apparenza. Infatti il concetto si diversifica come sono diverse due gemelle che se si assomigliano rimangono però sempre due persone distinte con la propria singolarità. Così, in questa mostra, Morten Andresen, con la sua tecnica di fotografo ci propone delle immagini istintive ma geometriche, armoniose e colorate che gli permettono di vivere un’altra vita. La luce ricorda, per lui, l’atmosfera calorosa e allegra delle giornate d’estate. Invece, i dipinti di Cindy Soula rimandano ai valori metafisici e umani che le sono cari.
Dalla fresca apparizione nelle foto crepuscolari, all’indugiare nel sentimento del loro rimosso remoto nei dipinti, il mistero è “agito” nelle ombre-luci dello spazio urbano esterno che vanno tacitamente a trasfigurare.
In non-luoghi dilatati dal silenzio e permeati di luce hopperiana, figurativi e semplificati, si aprono le possibilità di significati che scaturiscono da un “doppio sogno” di solitudine. Così la stessa autrice parla di “un incontro non verbale, fatto di sensazioni”, nella capacità di esperire e indugiare nella sospensione di un enigma “senza risposte”, che prende le mosse dalla stessa realtà.
La mostra “Double Vision” sarà in corso dal 24 aprile all’8 maggio 2023, negli orari: 9.30/12.30 e 15/19 (ingresso libero).