C’è una storia quasi leggendaria (che sa di radici e identità) dietro uno dei progetti più affascinanti che l’Agenzia per lo sport di Rosignano sta seguendo da tempo. È la storia dell’imbarcazione a remi 8 Jole, recuperata, restaurata e in attesa di poter essere esposta (e ammirata) in uno spazio pubblico.
La barca – 16 metri e mezzo e 8 postazioni di voga – venne costruita nel 1930 nel cantiere Ezio Carlesi di Livorno e successivamente acquistata dal “Circolo Canottieri Solvay” di Rosignano. Alle cronache è arrivata non solo per i successi sportivi ma anche per un terribile naufragio nel maggio 1940 nelle acque antistanti Rosignano nel quale persero la vita il timoniere Salvatore Maccioni e il vogatore Albano Mazzanti. Veniva usata per il canottaggio in mare e si lega indissolubilmente con un altro ‘mito’, quello degli Scarronzoni. Tutti simboli, questi, della comunità che nella festa al teatro Solvay (sabato 10 giugno alle 17) per il ‘ritorno’ del Premio Atleta dell’Anno troveranno nuova linfa.
“Attualmente, dopo il completamento del restauro reso possibile dalla costituzione di un apposito comitato – spiega il consigliere dell’Agenzia per lo sport Paolo Pescia – la 8 Jole è custodita dall’autorità portuale di Livorno e ‘parcheggiata’ al Museo delle barche storiche, purtroppo in un capannone chiuso non fruibile”.
“La nostra idea, per la quale stiamo lavorando da tempo con il Comune, è quella di esporla in un luogo vivo e frequentato soprattutto dai giovani. Lo spazio ideale, quale quale sono già in corso interlocuzioni e riflessioni, è uno dei corridoi del centro culturale Le Creste, dove si trova la biblioteca comunale. In questo modo potrebbe concretizzarsi quel matrimonio tra cultura e sport che è fondamentale per le nuove generazioni. Non solo: l’imbarcazione è la testimonianza più antica della giovane comunità di Rosignano Solvay e dell’intero Comune, dove la pratica dello sport è sempre stata molto sentita e valorizzata. La collocazione in un luogo pubblico come la biblioteca rappresenta una giusta valorizzazione”.
Il naufragio
Il 13 maggio del 1940, durante un’uscita di allenamento, la jole si rovescia in prossimità del faro di Vada. A bordo otto vogatori con il timoniere. Al Circolo Canottieri Solvay, allarmati dal ritardo dell’equipaggio, Pescino Pescia e Danilo Paladini Morelli (aiuto allenatore) decisero di uscire con un gozzo per dirigersi verso il faro.
In prossimità delle secche recuperarono uno degli atleti ormai esausto; e giunti al fanale trovarono altri due ragazzi. Mancavano ancora sei atleti quando scorsero l’imbarcazione capovolta, e solo avvicinandosi a quella individuarono una persona. Pescia si tuffò e riuscì a portare a bordo suo fratello Milziade e altri due naufraghi: ma ne mancavano ancora tre. Questi avevano deciso di raggiungere la riva a nuoto, ma solo uno ci riuscì. Il timoniere Salvatore Maccioni e il vogatore Albano Mazzanti persero la vita in quella circostanza e i loro corpi furono restituiti dal mare alcuni giorni dopo.
Quello sarebbe stato l’anno delle Olimpiadi di Tokio, ma la Guerra ne impedirà lo svolgimento.
Dai Canottieri Solvay erano già stati forgiati atleti come i fratelli Pierluigi e Renzo Vestrini (I due Mori), e Roberto Vestrini che aveva gareggiato con gli Scarronzoni alle olimpiadi di Los Angeles, ma lo stesso Circolo fornirà altri due atleti all’armo degli Scarronzoni nel 1941: i cugini Marino Pescia e Pescino Pescia.
Il Ritrovamento
Sembrava sparita nel nulla la jole protagonista di quel drammatico naufragio; finché, nel 2011, Luciano Gavazzi, titolare dell’omonimo cantiere, la recuperò.
In occasione di una visita alla Società Canottieri di Orbetello l’occhio attento del maestro d’ascia Gavazzi non poté fare a meno di soffermarsi su quel relitto abbandonato in un angolo. Il marchio Carlesi affiorava ancora dagli innumerevoli strati di vernice, e quando Luciano apprese che la jole proveniva da Rosignano la necessità di approfondire la ricerca emerse rapidamente. Con il suo fiuto, la sua simpatia e soprattutto con la sua sensibilità di artigiano e di uomo di mare, Gavazzi riuscì a riportare a casa l’imbarcazione intuendone i contenuti storici, sportivi e simbolici. Dopo un primo recupero effettuato dallo stesso Luciano Gavazzi, finalizzato soprattutto alla stabilizzazione strutturale dello scafo, la jole è stata sottoposta ad un attento restauro finalizzato a ripristinarne la veste originaria.
PREMIO ATLETA DELL’ANNO 2022
È organizzato dall’Agenzia dello Sport, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Rosignano Marittimo – Assessorato allo Sport, CONI Livorno ed il quotidiano Il Tirreno, ed è dedicato alla premiazione degli Atleti del Comune di Rosignano Marittimo che si sono distinti nell’anno 2022.
L’appuntamento è sabato 10 giugno a partire dalle 17 al Teatro E. Solvay a Rosignano Solvay.
Saranno premiati: l’atleta/squadra che ha/hanno riportato il risultato maggiore in campionati Olimpici, Mondiali, Europei, Regionali, Provinciali; l’Atleta dell’Anno 2022; gli atleti che si sono distinti per gesti di fair play; le atlete/atleti più piccoli che hanno conseguito risultati sportivi.
Per info e contatti: rosignanosport@gmail.com, tel. 329 811 5007 e la pagina fb