Un momento importante di confronto, incontro e scambio. Arricchimento su entrambi i fronti. È la lettura portfolio, novità del Vada Photo Festival 2023, che si svolgerà dal 19 al 29 agosto.
Tra i ‘magnifici quattro’ che rappresentato la squadra di lettrici e lettori a disposizione di chi vorrà far valutare e vedere il proprio lavoro c’è anche Antonella Monzoni, vicedirettrice della rivista “Gente di fotografia”, per il secondo anno tra i protagonisti del Vada Photo Festival. Con lei: Eleonora Carlesi, Federico Arcangeli e Valeria Tofanelli.
Le letture del Vada Photo Festival 2023 (rassegna nata nel 2021 dalla importante tradizione di laboratori fotografici organizzati al Teatro Ordigno) si svolgeranno il 19 agosto dalle 9.30 alle 12.30 nella sala conferenze del Centro culturale Le Creste a Rosignano Solvay (via della Costituzione) e le iscrizioni scatteranno da lunedì 31 luglio.
Chi può proporre e a chi rivolge una lettura portfolio?
“Aspiranti fotografi ma non solo, anche semplici appassionati. Il mio consiglio è, infatti, sempre quello di non tenere nel cassetto i propri lavori, di non fare fotografie solo per sé o per un piccolo gruppo amici. Quasi tutti i festival di fotografia, dai più piccoli ai più importanti, lasciano spazio a momenti di lettura. Si tratta di occasioni che fanno bene a chi presenta il proprio lavoro ma anche a chi riceve le fotografie”.
Come funziona?
“Il fotografo o l’appassionato non è chiamato a presentare una foto singola ma una selezione di immagini che può aggirarsi sui 20/25 scatti. Le immagini vengono disposte sul tavolo, tramite il racconto del fotografo si costruisce un inizio, una fine e un durante. Che sia uno strumento utile lo so bene. Io stessa sono nata sui tavoli delle letture. Sono stata dall’altra parte”.
La rassegna di Vada arriva subito dopo il festival di Arles, prestigioso festival internazionale dove è in corso la sua esposizione intitolata “La bellezza silenziosa”.
“Una bellissima esperienza per me, un tema e una riflessione importante: cos’è il velo? Il velo può essere accettato e addirittura rivendicato? Può rappresentare semplicemente un gesto religioso, un simbolo di rispetto verso la tradizione, un atto provocatorio. Può essere tutto. Ma deve essere la donna a scegliere. La mostra – alla Circa Galerie di rue de la Roquette – sarà aperta fino al prossimo 24 settembre. E alcuni scatti, sempre dedicati all’Iran, sono attualmente presenti anche alla galleria Podbielski Contemporary di Milano, accanto a mostri sacri della fotografia”.