Sine Fine, mostra fotografica di Charlotte Lartilleux a Castiglioncello

Il progetto Sine Fine è il frutto del lavoro degli ultimi 4 anni di Charlotte Lartilleux, 21 stampe fotografiche di diversi formati e supporti tra i quali la pietra: un indagare continuo sulla violenza perpetrata sulle donne e quella domestica in particolare.

La bambola rotta rinchiusa nel vetro è il paradigma della donna ferita, della donna offesa, perduta, isolata in un mondo che la respinge, ma nel quale è costretta a vivere, aggrappata con forza sovrumana all’esistenza per non affondare. È a queste donne inaffondabili che il progetto vuole dare Voce e Visibilità. Il lavoro intende offrire un appiglio, una speranza a chi si crede sola, a chi ha le mani legate, a chi cerca quotidianamente di far sentire la propria voce, ma le cui grida sono soffocate dall’assordante silenzio dell’indifferenza e dell’ingiustizia. Sine fine. Una battaglia infinita, contro un’ingiustizia per ora purtroppo inarrestabile. La mostra costituisce una rivisitazione e un ampliamento rispetto alla prima edizione inaugurata a Milano in occasione della Giornata internazionale della donna lo scorso 8 marzo.

Arricchisce il percorso espositivo il volume Sine Fine Charlotte Lartilleux curato da Pietro Del Re per La Lepre Edizioni che dello stesso progetto è parte sostanziale e che integra gli scatti dell’artista con i testi di trenta protagoniste della cultura italiana: scrittrici, registe, attrici, psicanaliste e storiche che si confrontano con grande forza drammatica sul delicato tema della violenza di genere. Come le foto di Charlotte, questi scritti, nella loro crudezza, sono un invito a riflettere sul flagello della violenza sulle donne che da atroce tragedia individuale è ormai assurto al ruolo di vera e propria “emergenza sociale” contro cui è indispensabile agire con un approccio globale e transdisciplinare.

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