Incastonato in un angolo vicino alle Mura leonardesche, da ieri il Belvedere Elisa Bonaparte ospita la lettura in chiave artistica proposta da Marina Meoni: un’opera che impreziosisce uno dei luoghi più cari ed amati da Elisa, che proprio immediatamente sopra al belvedere, a picco sul mare, aveva scelto di far costruire la sua reggia a Piombino.
L’artista
Giovane talento emergente nel panorama artistico e museale toscano, Marina Meoni nasce a Pontedera nel febbraio 1996; molto presto capisce la sua natura creativa e dirige la sua formazione scolastica ed accademica verso le discipline dell’arte, che cerca costantemente di coltivare, perfezionare ed esperire in ogni sua forma e manifestazione. Attratta in particolar modo dalle discipline dello spettacolo e dal teatro in particolare, inizia prestissimo a frequentare l’ambiente teatrale: segue la compagnia Histrio al teatro di Castelfranco di sotto (PI) come responsabile di sala e di palco, ma il desiderio di entrare a far parte di quel mondo fantastico, nel quale poter mettere in scena la sua fantasia, la spinge a voler caratterizzare e professionalizzare la sua naturale predisposizione iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze e diplomandosi con il massimo dei voti in Scenografia / Progettazione Arti Applicate.
Da quel momento, numerosi sono i concorsi creativi a cui partecipa, ideando numerosi progetti artistici che hanno ricevuto l’approvazione ed il finanziamento regionale per la loro realizzazione concreta. Continua la sua formazione, caratterizzandola ulteriormente, partecipando e vincendo nel 2019 un premio speciale, bandito dalla Regione Toscana, per “Costruttore del Ferro”, assieme al Certificato di Qualifica di “Saldatore” EN ISO 9606-1:2017 rilasciatole dall’IIS (Istituto Italiano della Saldatura). Fra le collaborazioni più illustri, dal 2016 al 2019 quella con il Maggio Musicale Fiorentino e la Compagnia Lirica “Orfeo in scena” di Pisa, compagnie per le quali progetta, realizza e gestisce scenografie per numerose opere e stagioni.
Mancava ancora un tassello per conferire alla sua innata creatività e perizia tecnica il potere evocativo del sogno: il contatto e l’esperienza diretta con l’arte. Nasce così nel 2018 la stretta collaborazione con lo scultore irlandese Paddy Campbell, col quale approfondisce le tecniche della scultura e della lavorazione del metallo, studiandone accuratamente il lavoro, mentre si occupa della gestione ed organizzazione del lavoro artistico a Firenze, le mostre in Italia e in Irlanda.
Nel frattempo, anche il cinema esercita in lei un irresistibile richiamo: come set designer si occupa dell’ideazione e realizzazione di numerosi allestimenti scenografici per cortometraggi indipendenti, fino ad allacciare collaborazioni con festival di teatro internazionali, fra i quali Festival Internazionale di Teatro In Fonte Veritas del Centro di Teatro Internazionale di Firenze , per il quale ha ideato e progettato numerose scenografie trasportabili per gli appuntamenti del festival in Russia, Belgio, Lituania e Francia; dal 2019 collabora stabilmente con l’azienda di installazioni artistiche di Firenze Opera Set, per la quale ha progettato installazioni in occasione della Mostra Biennale dell’Artigianato e per le celebrazioni dedicate da Firenze al genio di Leonardo da Vinci.