La colazione da Principe è un must per chiunque sia passato da Cecina. In pieno centro, la storica pasticceria è nata nel 1973, aperta da Rita e dalla sorella Stefania, da Roberto e Tonino. Era sempre lì, in via Buozzi, ma dalla parte opposta della strada. E non faceva bar, solo cioccolata in tazza con la panna e tanta vendita all’ingrosso. Poi sono rimasti Roberto e Rita e nel 1990 è nato “Principe” che conosciamo oggi, nuova location e nuova vita anche come bar. E in laboratorio ha iniziato Valerio, il pasticcere che è anche mago, che impasta da quando ha 21 anni. “E mi diverto ancora, ci starei anche la notte. E so quanto sono fortunato”.
Mercoledì 18 ottobre è il giorno dei festeggiamenti, 50 anni sono un traguardo che merita di essere condiviso. “Con i nostri fornitori e con i clienti soprattutto: li invitiamo a passare, offriremo loro un dolcino, un modo per dire loro grazie di questi anni”. Il dolcino è il principe etrusco, una delle specialità, una sorta di panforte. Ma tra le specialità ci sono anche le principine, frittelline di crema, e da quest’estate anche il principino, che è una specie di maritozzo farcito con crema chantilly. Principe è colazioni ma anche torte. “Le nostre preferite? Principe Daniele, un dolce scomposto con la frutta, e Margaret Cake, al cioccolato con la meringa sfiammata”. Sono dedicati ai figli di Valerio e Nina, che dal 2009 è entrata nella squadra. “Ha portato una ventata di freschezza, tante idee e passione. E la cosa incredibile è che le insegno cose e impara a farle anche meglio di m, che non so se sia un bene o un male…”. Nina si divide tra il laboratorio, per la decorazione dei dolci, e il bancone del bar.
NEL LOCKDOWN PORTAVAMO A CASA LE COLAZIONI: FINIVO ALL’ORA DI PRANZO PERCHE’ TUTTI AVEVANO VOGLIA DI CHIACCHIERARE
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“Mi raccomando non esagerate nell’articolo, io non sono un maestro e non ho trofei da elencare“. Valerio è così, sempre pronto a imparare qualcosa di nuovo, e racconta la storia di Principe e la sua con l’umiltà di chi sta parlando di vita più che di un lavoro. “Siamo semplicemente noi”. E probabilmente è anche qui la chiave del successo. Valerio e Nina, 4 dipendenti, Rita che è in pensione da due anni, colonna portante della pasticceria, sempre presente con consigli ed esperienza.
I ricordi e aneddoti di questi 50 anni da raccontare sarebbero infiniti. “Tra i più emozionanti direi il primo giorno delle consegne a casa delle colazioni, nel periodo del lockdown. Le abbiamo portate fino a Pomaia. Il primo giorno ne avevo tante e ho finito a mezzogiorno e mezzo perchè tutti avevano voglia di fare due chiacchiere. Infatti il giorno dopo con me me è venuta Nina e abbiamo finito alle 9.30…”.
la richiesta più strana? una torta da matrimonio su un’altalena vera, che si muoveva. o il dolce per san valentino con scritto ‘t’amavo’
Poi ci sono le torte live, quelle realizzate direttamente agli eventi, davanti agli ospiti. “E lì sì che ci si diverte”. Richieste assurde di torte, anche queste ce ne sarebbero a bizzeffe. “Una volta degli sposi hanno voluto che montassimo la wedding cake su un’altalena. Un’altalena vera, che si muoveva. Non potete capire che ansia ogni volta che andava su e giù…”. O le dediche sui dolci. “Un San Valentino ho scritto su una torta, su richiesta, ‘T’AMAVO’, un’altra volta T’AMERO’. E una volta un mio dolce è stato usato per una proposta di matrimonio, dentro tra panna e pan di spagna c’era l’anello”. E a lasciarlo raccontare non finirebbe più. Fateci un salto mercoledì per i 50 anni e tra un caffè e un dolcino fatevi raccontare qualcosa anche voi!