Al via da giovedì 14 dicembre la stagione 2023/24 del Teatro Solvay. Un ricco programma multidisciplinare con prosa, musica e danza per un totale di dieci spettacoli, oltre ad una rassegna con tre appuntamenti al teatro dell’Ordigno di Vada.

Alessandro Haber, Giuliana De Sio, Violante Placido, Elio Germano, Angela Finocchiaro, Paolo Calabresi, Massimo Zamboni, Armando Punzo sono alcuni dei protagonisti del cartellone realizzato dal Comune di Rosignano Marittimo con la Fondazione Toscana Spettacolo onlus (riconosciuta dal Ministero della Cultura come primo Circuito Multidisciplinare in Italia per il 2023), e in collaborazione con la Fondazione Armunia.

Dal 30 ottobre al 10 novembre sarà possibile rinnovare i vecchi abbonamenti. I nuovi abbonamenti potranno essere acquistati dal 13 al 24 novembre.
Teatro Solvay: il programma (inizio spettacoli ore 21:15)
Il primo appuntamento in calendario è giovedì 14 dicembre con “Marat/Sade: Le due rivoluzioni”. Uno spettacolo di Nerval Teatro, ideato da Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, liberamente ispirato a Marat/Sade. La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat di Peter Weiss. MARAT/SADE è ambientato all’interno del manicomio di Sharenton, dove il marchese de Sade, rinchiuso durante l’epoca napoleonica, decide di allestire una rappresentazione teatrale sull’assassinio di Jean Paul Marat. Gli attori del Laboratorio sono i pazienti del manicomio che, con il permesso del direttore, si preparano a mettere in scena il dramma.
Giovedì 11 gennaio Ninni Bruschetta, Giancarlo Commare e Violante Placido portano in scena “1984″ di George Orwell. Un nuovo adattamento di Duncan MacMillan e Robert Icke, per la regia di Giancarlo Nicoletti. Il capolavoro di George Orwell, ormai un classico contemporaneo, viene ripreso in questa produzione teatrale di grande impatto, che mette in scena la celebre vicenda in maniera innovativa, coinvolgente e inaspettata, ispirandosi alla versione onirica di Icke e Macmillan a metà fra thriller, storia romantica, grande letteratura e romanzo noir.
La stagione prosegue mercoledì 17 gennaio: al Teatro Solvay arriva “Paradiso XXXIII”, con Elio Germano e Teho Teardo, per la regia di Simone Ferrari e Lulu Helbaek.
Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica che raccontano la bellezza e l’avvicinarsi al mistero, l’immenso, l’indicibile ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso. Dal suono avvincente ed “etterno” germoglia la musica inaudita e imprevedibile del compositore d’avanguardia e scaturisce la regia visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo che, con la loro esperienza crossmediale, fanno accadere qualcosa di magico e meraviglioso, di inspiegabile, trascendendo qualsiasi concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca attraverso una contaminazione di linguaggi tecnologici e teatrali.
“La Signora del Martedì” di Massimo Carlotto è lo spettacolo con Alessandro Haber e Giuliana De Sio in cartellone giovedì 25 gennaio. Un testo intriso di torbida sensualità, ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso. Uno stato di tensione, di trepidazione, attraversa tutto lo spettacolo e ci accompagna fino all’imprevedibile conclusione, lasciandoci senza fiato, legati per sempre a questi meravigliosi personaggi nati dall’immaginazione di Massimo Carlotto, una delle penne più efficaci e profonde del nostro tempo, investigatore instancabile del crinale tra il bene e il male.
Martedì 20 febbraio è il momento di “Perfetti Sconosciuti”. Uno spettacolo di Paolo Genovese con Paolo Calabresi. Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale portando in scena l’adattamento di Perfetti sconosciuti, una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”.
Martedì 5 marzo il Teatro Solvay ospita “Mbira” di Roberto Castello. Mbira è un concerto per due danzatrici, due musicisti e un regista che tenta di fare il punto sul complesso rapporto fra la nostra cultura e quella africana. Mbira è il nome di uno strumento musicale dello Zimbabwe, ma anche il nome della musica tradizionale che con questo strumento si produce. “Bira” è il nome di una importante festa della tradizione del popolo Shona, la principale etnia dello Zimbabwe, in cui si canta e balla al suono della Mbira. Mbira è anche il titolo di una composizione musicale del 1981 intorno alla quale è nata una controversia che ben rappresenta l’estrema complessità che caratterizza i rapporti fra Africa ed Europa.
Fuori abbonamento, mercoledì 20 marzo, in programma “Arrivederci Berlinguer!”, cineconcerto a cura di Massimo Zamboni (voce e chitarre). Un concerto esclusivo e un film dell’epoca, attualizzato per raccontare un Berlinguer presente, intenso, umano, capace di parole pesate e dense, partecipato e partecipante. Un ritratto della sua statura politica e sociale, il ricordo dell’assenza senza eccesso di nostalgia. Dedicato soprattutto a chi non lo ha conosciuto.
La stagione prosegue giovedì 4 aprile. Sul palco del Teatro Solvay arriva “Il Calamaro gigante” di Fabio Genovesi, con Angela Finocchiaro e Bruno Stori. In un vortice fuori dal mondo e dallo spazio, la protagonista, Angela, si ritrova a girare insieme a un tipo strano e antiquato, Montfort, che arriva da un’altra nazione e un altro secolo. Un viaggio che onda dopo onda li porta a vivere le avventure di donne e uomini che hanno avuto il coraggio di abbracciare il mare e la vita come un’unica, strabiliante meraviglia.
Giovedì 11 aprile va in scena “Il figlio della tempesta”. Concerto spettacolo della Compagnia della Fortezza, di e con Armando Punzo (Leone d’Oro alla carriera Biennale Teatro 2023) e Andrea Salvadori (Premio UBU 2018). Il figlio della tempesta è un susseguirsi incalzante di musiche, parole e immagini per un allestimento speciale pensato come un affascinante viaggio nella storia della Compagnia della Fortezza. Una rete fatta di parole, presenze e musica nella quale Punzo e Salvadori vanno al cuore della ricerca musicale e performativa, creando un concerto spettacolo che porta in scena l’indissolubile rapporto tra parole e suono che si crea ogni volta che uno dei più eclettici compositori della scena italiana e uno dei registi più visionari lavorano insieme, dentro il carcere di Volterra.
Giovedì 18 aprile l’appuntamento è con lo spettacolo fuori abbonamento “Pagliacci all’uscita”, di e con Roberto Latini. Pagliacci, dal libretto dell’opera di Leoncavallo e All’uscita, atto unico che Pirandello definisce “mistero profano” sono due testi molto diversi per stile e contenuto, eppure profondamente accostabili. Sembrano essere una bella occasione per riflettere nel tempo di oggi attraverso i riflessi dei secoli scorsi.

Teatro dell’Ordigno – Vada: il programma (inizio spettacoli ore 21:15)

Il primo appuntamento al Teatro dell’Ordigno è fissato per domenica 11 febbraio: liberamente ispirato a Romeo e Giulietta DI William Shakespeare va in scena “Romeo e Giulietta stanno bene! Amore contro tempo”, di e con Silvia Rubes, Anna Di Maggio e Andrea Kaemmerle. Romeo e Giulietta stanno bene, non sono morti, anzi, hanno dovuto vivere per tantissimi anni affrontando tutte le difficoltà quotidiane dovute a convivenza, lavoro, vecchiaia e modernità. Il testo è un omaggio dolcissimo all’amore lento, quello che dura, quello che sa trasformarsi da passione in esperienza.
Giovedì 14 marzo è il momento di “Gramiscic“, di e con Daniele Marmi, Guglielmo Favilla e Paolo Cioni. Il rampollo (e unico erede) di una ricca famiglia borghese si innamora inaspettatamente e perdutamente di un busto di Antonio Gramsci. Con la sua nuova “compagna” decide di presentarsi alla festa delle nozze d’oro dei genitori e da qui esploderanno situazioni paradossali e grottesche, incomprensioni, intrecci, malintesi e colpi di scena.
“I dialoghi della vagina”, con Gaia Contraffatto e Virginia Risso chiude, sabato 6 aprile, il programma del Teatro dell’Ordigno. Una commedia dove l’interazione con il pubblico abbatte non solo la quarta parete, ma anche tabù e luoghi comuni legati all’universo femminile. L’irresistibile capacità delle attrici di raccontare e raccontarsi, regala allo spettatore una performance esilarante e molti spunti di riflessione.
Campagna abbonamenti:
rinnovo vecchi abbonamenti: dal 30 ottobre al 10 novembre;
nuovi abbonamenti: dal 13 al 24 novembre.
Acquisto abbonamenti:
alla Fondazione Armunia, Castello Pasquini – Castiglioncello: il lunedì e il mercoledì dalle ore 15.30 alle ore 17.30, il martedì e il giovedì dalle ore alle ore 10.00 alle 13.00;
al Teatro Solvay – Rosignano Solvay: il venerdì dalle 15.30 alle 17.30.
Prezzi abbonamenti a 8 spettacoli Teatro Solvay:
Primi posti: intero € 120,00; ridotto € 105,00
Secondi posti: intero € 98,00; ridotto € 84,00
Riduzioni abbonamenti: over 65 e under 35
Biglietti prevendita dal 4 dicembre su circuito Tiketone con aggiunta della commissione, se prevista; il giorno dello spettacolo al Teatro Solvay/Teatro Ordigno dalle ore 18.00.
Teatro Solvay
Primi posti: intero € 17,00; ridotto € 15,00
Secondi posti: intero € 14,00; ridotto € 12,00
Teatro Ordigno
Posto unico: intero € 14,00; ridotto € 12,00
Riduzioni biglietti
over 65 e possessori della ‘Carta dello spettatore FTS’
biglietto ridotto a 8 euro: riservato agli studenti delle Università possessori della carta ‘Studente della Toscana’ e under 35 “Biglietto futuro” in collaborazione con Unicoop Firenze
Info: Fondazione Armunia Castello Pasquini piazza della Vittoria, Castiglioncello
tel 0586 754202 – 759021, armunia@armunia.eu
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