Il quadro normativo europeo e le sue prossime evoluzioni stanno delineando una nuova dimensione d’impresa. Per le società di più grandi dimensioni tutto questo è già una realtà, in quanto la pressione del legislatore e del mercato hanno spinto i consigli di amministrazione a identificare le opportunità e i rischi non finanziari, ma le discipline europee introducono ulteriori fattori di cambiamento, rappresentati da obblighi di verifica dei dati di bilancio in ambito ambientale e sociale. Non sono tuttavia esenti le imprese medie e piccole, sia per la crescente domanda di informazioni sulla “sostenibilità d’impresa” per l’accesso ai canali di finanziamento bancari, sia per la partecipazione alle catene di subfornitura dei grandi stabilimenti.
Di tutto questo si è parlato in un incontro molto partecipato, sia in presenza che on line, organizzato dalla delegazione di Livorno di Confindustria Toscana Centro e Costa, in collaborazione con Federmanager Livorno. Oltre ad inquadrare le nuove norme, sono stati presentati i nuovi servizi specialistici a supporto delle imprese per la definizione del Piano Strategico per il miglioramento della sostenibilità, per l’adeguamento alle prescrizioni normative e l’individuazione delle idonee priorità e gli adeguati investimenti.
“Per dare continuità alle attività di supporto alle aziende per gli adempimenti derivanti dalle normative, abbiamo implementato un progetto complessivo, che prevede servizi innovativi e proposte di alta formazione, progettate dalla nostra società Assoservizi Formazione” – afferma Umberto Paoletti, Vicedirettore Generale di Confindustria Toscana Centro e Costa. “Soprattutto per le PMI, infatti, la sfida della sostenibilità rappresenta un’opportunità per acquisire o consolidare il proprio vantaggio competitivo, per garantirsi l’accesso a supply chain certificate, unitamente a migliori condizioni di finanziamento, partnership con enti pubblici e privati. Per questo abbiamo reso disponibili consulenze strategiche con soluzioni tecnologiche avanzate”.
Il “Desk Sostenibilità” di Confindustria facilita le imprese nel contatto con specialisti interdisciplinari, per ottenere un supporto personalizzato per rispondere alla transizione ambientale, sociale e di governance dell’azienda.
Carlo Luison, Partner Sustainable Innovation BDO Advisory Services, società di consulenza internazionale, già partner storico dei Bilanci Sociali e di sostenibilità della Confindustria, ha tracciato l’evoluzione del quadro normativo europeo e illustrato il nuovo servizio “ESG Check Up” reso disponibile gratuitamente per verificare il livello di sostenibilità Ambientale, Sociale e di Governance delle aziende, e tracciare la roadmap per l’introduzione dei correttivi necessari.
Schneider Electric e Geoside, quali partner tecnologici, hanno rappresentato le fasi che le grandi industrie e le piccole e medie imprese devono affrontare in un percorso per il miglioramento della sostenibilità insieme alla riduzione degli impatti ambientali ed energetici, oltre a fornire il supporto specializzato offerto nella costruzione di un “masterplan per la sostenibilità” e nella sua messa in opera dell’impiantistica necessaria.
Nicola De Giosa – Struttura Credito ad Aziende Banco BPM, ha sottolineato l’attenzione dell’istituto ai programmi di sostenibilità avviati dalle imprese clienti e ha illustrato i principali contenuti dell’Accordo siglato per promuovere la transizione sostenibile e la reindustrializzazione della Costa toscana, mettendo a disposizione 60 milioni di euro con il “Plafond ESG Confindustria”, per sostenere le imprese del territorio con linee di credito e servizi ad hoc.
“Il nostro impegno nel promuovere una innovativa cultura d’impresa sostenibile, parte dal lontano” – conclude Umberto Paoletti – “Siamo giunti alla XXIV^ edizione del Bilancio di Sostenibilità del Comparto Chimico Toscano e intendiamo essere concretamente a fianco di tutte le imprese che hanno scelto di investire, progettare e avviare percorsi di trasformazione e di buone pratiche aziendali sostenibili”.