ciccio il riccio
Sara Frediani con l’editrice Elena Marchetti

“Quando mi hanno detto per la prima volta che Filippo era autistico, il mondo non mi è caduto addosso, è proprio scomparso. Per anni ho pensato a come trovare un medico che smentisse quella diagnosi, per anni ho pensato che dovevo aiutarlo a ‘guarire’, che lo dovevo ‘aggiustare’…”. Poi sono entrati in gioco l’amore e l’accettazione, “l’unico miracolo possibile”. “Ciccio, il riccio che si trasforma” è una favola colorata. Ma è anche l’occasione per condividere il mondo con la “diversità”. Esattamente come ha fatto Sara Frediani, autrice e mamma di Filippo.

Ciccio, il riccio che si trasforma” è un libro in Caa-Comunicazione Alternativa Aumentativa, tecnica che utilizza i simboli. I testi sono, appunto, di Sara Frediani e le illustrazioni di Ilenia Rosati.

ciccio il riccioLa presentazione (+ laboratorio) è in programma domenica 14 aprile alle 17 nella sala Musica di via Magenta a Suvereto, nell’ambito del calendario “Coltiva le tue passioni” targato Ente culturale e musicale Puccini: intervista all’autrice condotta dalla giornalista Anna Cecchini e intervento speciale da parte di Giulia Boniardi dell’associazione “Haccade!”, nata nel 2016, che ha come scopo la “partecipazione a svariate attività con obiettivi sociali e di sostegno a persone con disabilità”.

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ciccio il riccio“Ciccio, il riccio che si trasforma” è uscito nel 2021 per la collana dedicata all’infanzia (“1, 2, 3… libro!”) di Marchetti editore: “Da allora – racconta Sara, presidente dell’associazione Talenti Autistici – lo abbiamo portato in giro, nelle scuole e in mezzo alle famiglie e ai bambini. Con Ilenia, con la quale si è stabilita una bellissima amicizia, proponiamo un laboratorio settimanale al Bosco dei Talenti, a San Piero a Grado. E a breve, per la Festa della Mamma, realizzeremo una serie di gadget legati a Ciccio, dalle t-shirt ai braccialetti fino alle carte racconta-storie”.

Non solo. “Sto lavorando alla versione di Ciccio per i ragazzi con spettro autistico che frequentano le scuole medie. Non sarà in Caa ma si strutturerà come un racconto breve, snello pensato e strutturato proprio per una lettura in quella fascia di età”.

Il libro

ciccio il riccioÈ strutturato in due parti: nella prima c’è la storia vera e propria di Ciccio, un riccio “strano”, che non risponde alle domande, parla da solo, ha paura dei rumori forti e, a seconda delle emozioni che prova, si trasforma in strani animali, mantenendo sempre degli elementi del riccio.
I disegni sono colorati, allegri e “immediati”, “empatici”. A chiudere questa prima parte, una piccola sezione dedicata ai giochi: colorare, preparare la merenda, disegnare.
La seconda parte comincia spiegando i presupposti e gli scopi dell’associazione Talenti Autistici, fondata dall’autrice, prosegue offrendo, senza nessuna pretesa di esaustività e senza voler fornire “ricette infallibili”, spunti per giocare con un bambino o una bambina autistici, per prevenire o far fronte alle loro crisi, per non esserne “spaventati”. Passa poi a dare spunti di riflessione attraverso alcune interviste sull’autismo fatte a bambini e bambine di 9 anni. Infine, riporta l’esperienza dell’autrice come mamma di un bambino con spettro autistico.

ciccio il riccio