Lello Arena a PiombinoUna commedia attualissima. Uno sguardo impietoso che continua a scavare dentro la natura umana. “Parenti Serpenti” torna a teatro nella versione originale, quella di Carmine Amoroso da cui è stato tratto il celebre film di Mario Monicelli. Sul palco l’eterno Lello Arena. E’ lui – con la regia di Luciano Melchionna – che lunedì 6 dicembre inaugura la stagione teatrale del Metropolitan di Piombino, organizzata dal Comune in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo.

Perché “Parenti Serpenti” è ancora così attuale?
“Perché i meccanismi familiari, ahimè, sono sempre gli stessi. Quando ciò che muove le persone non è l’amore ma l’interesse accade oggi quello che Carmine Amoroso ha raccontato all’epoca. E magari in sala c’è qualcuno che, rivedendo una storia da sempre così amata, si rende conto all’improvviso di avere un serpente seduto a fianco. E magari fino a quel momento non se ne era accorto. La funzione sociale del teatro è anche questa. Io ci credo molto”.
“Parenti Serpenti” in tv o al cinema e “Parenti Serpenti” a teatro. Quali sono le differenze?
“La distanza, che a teatro non c’è. In teatro si sente odore di casa. E’ come sbirciare dal buco della serratura. Lo spettatore è piacevolmente costretto a partecipare fisicamente e personalmente a ciò che vede e ascolta. E’ anche vero che la comLello Arena a Piombinomedia è stata rimessa a nuovo per il pubblico di oggi. Ed infatti non mancheranno le sorprese!”.
Si torna a teatro dopo la lunga pausa Covid. C’è un’emozione in più?
“Questo periodo ci ha aiutato a capire quanto il teatro sia indispensabile per la nostra vita. E non parlo di noi attori. Ma di tutti. Il teatro era qualcosa che ci eravamo quasi abituati ad avere, a dare per scontato. Adesso, invece, vedo sale stracolme di gente grata. Sento la felicità nell’assistere tutti insieme a uno spettacolo, il piacere di ridere e commuoversi”.
Lei è tornato in scena subito?
“Appena è stato possibile, perché il teatro è quello che so fare, il mio modo per dare un contributo. Sono convinto che dopo le guerre non si debba ricostruire i palazzi ma l’anima di chi è rimasto. In estate, quindi, sono ripartito con uno spettacolo dedicato a Chaplin, poi a settembre – quando i teatri erano ancora ad una capienza del 30% – sono salito sul palco insieme ad Enzo Avitabile. Da ottobre abbiamo ripreso ‘Parenti Serpenti’ che ora porteremo nei teatro di tutta Italia”.
Recitare per lei è ancora emozionante?
“Lo faccio, tra non professional e professional, da oltre 40 anni. Eduardo diceva che per fare teatro servono tre cose: salute, salute, salute. Eccomi qui”.

Teatro Metropolitan di Piombino

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Lunedì 6 dicembre 2021
Inizio spettacolo ore: 21:00
Lello Arena
PARENTI SERPENTI
di Carmine Amoroso
con Giorgia Trasselli
e con Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabrizio Vona
assistente alla regia Sara Esposito
regia Luciano Melchionna
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro in collaborazione con Bon Voyage Produzioni

La trama. Come ogni anno, i figli vanno a passare il Natale in un paesino dell’Abruzzo, a casa degli ormai vecchi genitori: Saverio, appuntato dei carabinieri in pensione, e Trieste, il proverbiale angelo del focolare. Ma stavolta capita una novità, che Saverio e Trieste annunciano di voler trascorrere quanto gli resta da vivere con uno (scelgano loro quale) di quei figli, dando in cambio, appunto, la pensione e la casa. E si scatena, allora, la ridda dei rancori e degli egoismi. Finché i figli decidono di risolvere il problema semplicemente eliminandolo…
Luciano Melchionna, il visionario creatore di Dignità Autonome di Prostituzione, costruisce uno spaccato di vita intimo e familiare di grande attualità, con un crescendo di situazioni esilaranti e spietate che riescono a far ridere e allo stesso tempo a far riflettere con profonda emozione e commozione.