Quell’esperienza sul campo che fa la differenza. E poi una naturale propensione alla divulgazione. La voglia, il desiderio, la necessità di parlare alle famiglie. Ancora di più: a quella ‘particolare’ categoria che sono i neo-papà e le neo-mamme. Sospesi tra ansie eccessive e spesso ingiustificate e – purtroppo succede – il rischio di sottovalutazione di segnali importanti per la salute del bambino. Il dottor Riccardo Ristori – medico di emergenza-urgenza, ironman abituato alle grandi fatiche – da anni lavora per indicare la direzione. Un impegno che si affianca a quello più specificamente sanitario e medico e che adesso trova spazio anche sul nostro Badali News. Obiettivo: entrare nelle case. Con semplicità e immediatezza. Titolo della rubrica (che sarà bisettimanale, al martedì, debutto il 14 dicembre): Bada che doc.
La prima puntata – in calendario questo martedì 14 – cercherà di rispondere ad una domanda chiave: quando devo portare mio figlio al Pronto Soccorso? Ma in cantiere ci sono tanti altri argomenti legati alla vita quotidiana. Il dottor Ristori – originario di Donoratico, in forze al pronto soccorso di Cecina – metterà a disposizione di tutti i lettori di Badalì quello che ha più volte affrontato nei suoi ‘manuali didattici‘: “Ho iniziato a scriverli una quindicina di anni fa, prendendo spunto proprio dai casi che vedevo arrivare in Pronto Soccorso e con l’ambulanza del 118. Tanti dubbi, tanti (piccoli e e grandi) errori.
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“Genitori che alle 3 di notte si catapultano con il figlio in Pronto Soccorso dopo aver visto e sentito, mentre dormiva, un ponfo dietro il collo, e invece di pensare ad un linfonodo si convincono subito che sia un tumore maligno. Ma c’è anche l’esatto contrario. Ricordo perfettamente una mamma che portò dalla pediatra che aveva lo studio accanto al mio, una bambina che non respirava praticamente più e che di lì a pochissimo venne intubata in terapia intensiva neonatale. Era gravissima ma la situazione era stata del tutto sottovalutata”.
“Per fortuna gli errori sono per lo più di sopravvalutazione e spesso è compito del medico non solo verificare lo stato del piccolo paziente ma anche convincere i genitori che il figlio non ha realmente niente”. Di qui la scelta di scrivere i manuali dedicati ai primi mesi di vita, al primo soccorso, indirizzati anche a medici e infermieri, diffusi attraverso la Salvamento Academy, e tanti corsi. “Il primo in assoluto è stato quello sulle manovre di disostruzione pediatrica. Insegnavo alle famiglie che i bambini non muoiono per soffocamento, è una cosa rarissima: 5/6 casi all’anno nei primi 4 anni di vita. Che è vero che sono 4/5 drammi ma non è un pericolo costante e quotidiano come molti credono. Ho cercato, in tutti questi anni, di fare chiarezza per infondere tranquillità ai genitori”.
Lo farà anche dalle ‘pagine’ di Badalì News ogni due settimane affrontando temi come la ‘gestione’ dei bambini in montagna, ad alta quota – in prospettiva delle settimane bianche ormai alle porte -, l’epidemia influenzale e poi la grande confusione che c’è sulle coliche addominali dei neonati. Esistono davvero? E non mancheranno le ‘puntate’ dedicate alla salute degli adulti.
Per contattare la rubrica del dottor Riccardo Ristori “Bada che doc” è possibile scrivere alla mail redazione@badali.news.