Se non ne potete più del caldo e del caos in spiaggia, ecco l’alternativa: gita fuori porta alle cascate del Ghiaccione!

Il racconto-guida di Marco Santini che ha visitato per noi questo luogo magico e un po’ segreto all’inizio dell’estate.

Metti una domenica uggiosa di un giugno altrettanto uggioso, di un’estate 2024 che stenta a partire. Metti di non saper cosa fare, ma senti dentro di te di non voler soccombere alla noia. Ti viene incredibilmente in testa quel posto che hai sentito dire tempo fa e che hai registrato chissà dove, per ritirarlo fuori al momento opportuno: ecco, questo è quel momento.

Le cascate del ghiaccioneMonti in macchina con tua moglie e a una mezza’ora di auto da Rosignano arrivi a Chianni, e a una strada provinciale anonima, che dopo aver scollinato va verso Casciana.

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Ti fermi più o meno dove dice Maps, che hai preventivamente puntato sulla destinazione, parcheggi alla bell’e meglio, dato che suddetta provinciale è abbastanza stretta e non c’è una vera e propria area di sosta, e ti intrufoli nella boscaglia, dove chiaramente si è creato un passaggio dovuto alla gente che ha visitato il posto prima di te.

Dopo poco trovi anche un paio di sbiaditi cartelli con scritto “Cascata”. Cammini risalendo il corso d’acqua che trovi quasi subito, e arrivi prima a una cascata più piccola, dove la mano dell’uomo si vede più che bene, a causa della muraglia di cemento armato che crea la cascata stessa.

Ma non è quella la tua meta. Prosegui, forse devi saltellare qua e là sui sassi del fiume traversandolo un paio di volte (per questo forse sono meglio un paio di scarpe da ginnastica non lisce sotto o scarpe da trekking) e dopo altri dieci minuti arrivi.

La cascata del Ghiaccione.

Le cascate del ghiaccioneNiente di enorme, poco più di un rigagnolo che salta tre o quattro metri come ve ne sono parecchi altri in Toscana, per fortuna, ma è comunque un angolo di relax.
La pozza davanti e le funi attaccate agli alberi raccontano di bagni e tuffi di chissà quanta gente, che si è organizzata per uscire, salire e ributtarsi in acqua a rinfrescarsi.

Intorno tutto è pace, perché per fortuna ci sono solo altre due o tre persone solamente, che a quanto pare sono venute a cercare pace a loro volta. Lungo tutto il tragitto sei stato accompagnato da bellissime libellule blu-nere, che adesso si poggiano sulle acque della pozza e poi ripartono.

Le cascate del ghiaccioneLo scroscio dell’acqua ti invita a sederti e a chiudere gli occhi. Chi pratica meditazione mindful, può anche cominciare a seguire il proprio respiro e lasciarsi cullare dai suoni fantastici della natura, altrimenti può semplicemente specchiarsi nelle limpide e fresche acque, fare foto allo scenario che è un trionfo di varie sfumature di verde e di marrone degli alberi e dell’erba, nonché riempirsi i polmoni di aria pura odorante di bosco.

Come ho detto, niente di speciale, un posto come altri, ma è in questi posti che si ricontatta la natura e allora diventa il posto più speciale di tutti per te, in quel momento.
Buona passeggiata.

Marco Santini
Marco SantiniMarco Santini ha la passione per la scrittura da sempre. E da sempre ama visitare posti nuovi. Il connubio tra queste due cose si esprime in ciò che scrive in questa rubrica.
Lavora come Direttore agli acquisti in una famosa multinazionale, ma la passione per la scrittura l’ha portato ad avere all’attivo tre romanzi completi più altri racconti e bozze in lavorazione.
Se volete saperne di più: https://linktr.ee/marcosantiniwriter