Napoletana doc, laureata in architettura. Cuoca “casalinga” che dalla sua cucina di Castagneto Carducci insegna le ricette tradizionali italiane agli americani. Due vite in una, Chicca Maione. Una donna che per caso, e per passione, si è reinventata e, complice anche il lockdown, ha trovato una nuova dimensione: quella delle lezioni di cucina on line.
La storia d’amore di Chicca con la cucina nasce in seno alla sua famiglia. Una grande famiglia napoletana, una tata che ne ha fatto parte per ben 54 anni. “Era con la mia bisnonna, poi con mia nonna e poi con mia madre. Io sono cresciuta imparendo da lei e dalla mia nonna la tradizione della cucina del Sud”. Una passione sempre presente che non le ha impedito di coltivarne altre: gli studi in architettura e i viaggi in bicicletta. “Dopo la laurea, insieme al mio ex marito, giornalista e fotografo freelance, ho viaggiato per una decina di anni in bicicletta”. Zimbabwe, Nuova Zelanda, Australia, Islanda, Alaska, Ecuador. Nel frattempo, alla nascita della figlia, decidono di lasciare Napoli, seppure a malincuore, preferendo la campagna toscana alla grande città. “Castagneto Carducci è sempre stata una seconda casa. Ci sembrava l’ideale per la nostra famiglia e per allenarci in bicicletta per i nostri viaggi”.
La casa che ora ospita le sue lezioni di cucina è un casale dell’800 di cui lei stessa ha curato il progetto di ristrutturazione in bioarchitettura, nel ’98, quando ancora simili esperienze erano rare. E per un po’ di tempo ha pure lavorato come architetto. Fino a quando la passione per la bicicletta non ha incrociato quella della cucina. La passione per i pedali è quella che la lega al campione Andy Hampsten, vincitore del Giro d’Italia, castagnetano d’adozione, che adesso guida tour cicloturistici in Toscana. “E’ stato lui a propormi la prima volta di fare delle lezioni di cucina ad un gruppo di turisti americani. E’ stato prima della pandemia“.
Così è cominciata l’avventura della sua associazione Cooking in Tuscany.
Gli americani sono totalmente affascinati da tutto ciò che riguarda l’origine del cibo, ne sanno poco e sono curiosi.
A differenza nostra che siamo abituati a partire dalla materia prima grezza. “I like che ho preso da loro grazie ad una foto con un polpo in mano, neanche avessi avuto vicino Brad Pitt”. All’inizio le sue lezioni erano con i turisti che venivano in visita in zona, “per fortuna ho una grande cucina”. Poi però è arrivata la pandemia, i tour cancellati, i turisti che non ci sono. “Le donne sono state le più colpite da questa situazione, le più penalizzate a livello familiare e professionale. Ma come sempre sono anche quelle che maggiormente riescono a reinventarsi nella crisi e a tirarne fuori qualcosa di buono“. Già, e non è la prima volta che noi di Badalì raccontiamo storie simili, di donne che nel lockdown o durante una crisi, hanno messo entusiasmo e passione e dato una svolta alla loro vita: Gianna, che ha creato Gianna Tutta Panna, Sara e Caterina di Sfoglia di Mamma.
E anche Chicca Maione ha trovato un nuovo modo di fare le sue lezioni di cucina: on line.
All’inizio pensavo di sentirmi ridicola a cucinare e parlare da sola. Invece è stato emozionante
“C’era una rete di persone con le quali ero rimasta in contatto e durante il lockdown abbiamo organizzato una prima lezione, gratuita, ero curiosa. Mio marito mi filmava, mia figlia mi aiutava. All’inizio mi sentivo una stupida a cucinare e parlare da sola. E invece è stato incredibile: c’erano 80 americani collegati e io che insegnavo loro come fare le fettuccine“. Ne è nato un Cooking Club che conta oltre 200 associati. Perchè le lezioni on line non sono state solo una prentesi “da lockdown”, anzi. “Due volte al mese mi collego dalla mia cucina toscana e insegno loro una ricetta: in questi due anni ne ho fatte oltre 100”. E all’inizio di ogni stagione ne tiene una gratuita e aperta a tutti, coinvolgendo food blogger e riviste di settore. “Quella di gennaio aveva 300 partecipanti, persone collegate da 4 continenti, mai fatta una lezione così”.
Le ricette più richieste?
“La pasta fatta in casa, che è anche la cosa più bella da insegnare. Per me è una specie di miracolo: da pochissimi ingredienti viene fuori qualcosa di meraviglioso”. E poi il tiramisù, le quiche, tutti i piatti della cucina povera toscana, quella casalinga. “La mia non è cucina da chef. E non invento nulla. Ed è proprio questo che li affascina: come da semplici banali ingredienti, come pane e verdure, possano venire fuori piatti gustosi come la pappa al pomodoro o la panzanella“. Chicca vorrebbe pure tornare a fare lezione in presenza, “ma la situazione è sempre difficile, preferisco andare cauta”. Intanto le nuove collaborazioni non mancano. Come quella con il Tuscany Trail che quest’anno partirà da Castagneto Carducci, il grande evento di bikepacking (un viaggio in bici di 470 km) che conta già oltre 1700 iscritti. Un evento che lei, vista la sua storia, non poteva che sostenere e per il quale ha già fatto omaggio di una lezione on line di cucina: gnocchi!