Il Festival Nessiah-Viaggio nell’immaginario culturale ebraico, organizzato dalla Comunità ebraica di Pisa e diretto dal M° Andrea Gottfried, propone altri tre appuntamenti da non perdere (ingresso libero su prenotazione).

Festival Nessiah PisaIl primo è in programma alla Gipsoteca di Arte Antica in piazza San Paolo all’Orto (Pisa): alle 18 “A tutto Kafka”, presentazione del libro e reading teatrale. In occasione del centenario della morte di Franz Kafka, con il suo tocco inimitabile divertente e acuto, Nicolas Mahler ritrae la vita del grande autore attraverso una straordinaria opera di esplorazione dei suoi più cupi abissi, e restituisce al lettore contemporaneo tutta la forza attrattiva del mix di malinconia e humor nero tipico del grande scrittore ceco. La presentazione del libro, uscito in traduzione italiana presso le Edizioni Clichy, sarà a cura delle germaniste Giovanna Cermelli e Serena Grazzini (UniPi) e accompagnata da un reading teatrale ispirato alle opere di Kafka da parte dell’attrice, carissima amica del festival, Evelina Meghnagi.

nessiahDomenica 8 dicembre, alle 11, alla Sinagoga di Pisa (via Palestro) il Festival Nessiah ospiterà lo spettacolo di burattini “La tragedia nell’arte” firmato da Tomas Simcha Jelinek, artista ebreo di origine boema. Uno spettacolo non solo per bambini, proposto con un teatrino a tracolla, che nasce come Teatro di Mangiafuoco con i protagonisti Colombina, Pulcinella e Arlecchino, tipica Commedia dell’Arte, ma che si intitola “La tragedia dell’Arte”. A questo si abbina “Kafka, Golem e Praga” fatto con delle patate, tipica tradizione Boema degli spettacoli da strada nei mercati. Il Golem fu creato dalla terra dal Rabbino Loew, perciò non è un frutto dell’amore, in ebraico ”tapuach ahavah”, ma è un frutto della terra, in ebraico letteralmente “tapuach Adamah”, che significa anche, proprio , patata, Ed ecco che kabalisticamente tutto torna con precisione.

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nessiahSempre domenica 8 dicembre, ma alle 21 alla Gipsoteca di Arte Antica in piazza San Paolo all’Orto, concerto dei Minimal Klezmer. Il quartetto è nato a Londra nel 2011 dall’incontro di quattro musicisti accomunati da una formazione classica, un’attitudine all’improvvisazione, una certa affinità con l’estetica dadaista e una passione fatale per la musica klezmer. In scena Francesco Socal, clarinetto, sassofono, voce; Roberto Durante, pianoforte, fisarmonica, Pietro Pontini, violino, viola, Enrico Milani, violoncello anche se in realtà tutti i membri suonano piccoli oggetti rumorosi non ben identificati.

Il repertorio nasce da una ricerca sulle fonti classiche e dalla loro destrutturazione e rielaborazione: il klezmer tradizionale, registrato agli inizi del secolo scorso da solisti e orchestre, ma anche opere provenienti da altre tradizioni dell’Europa orientale (Romania, Ungheria, Grecia, ecc.) vengono ripensati attraverso pratiche compositive e interpretative tratte dalla musica d’arte del ventesimo secolo (jazz, improvvisazione libera, musica da camera). La performance è fortemente influenzata dalla musica di strada, che rappresenta sia l’origine del gruppo sia il suo campo di formazione costante. L’uso di strumenti acustici principalmente “portatili”, accompagnati da oggetti di scena di vario genere, dà vita a uno spazio scenico musicale e teatrale in miniatura dove si alternano momenti di ascolto meditativo e incursioni nel mondo della danza e del cabaret. Il gruppo vanta produzioni discografiche e numerosi spettacoli in teatri, jazz club, festival e varie celebrazioni in tutta Italia, Francia, Germania, Ungheria e Regno Unito.

Gli eventi sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrite

Info e biglietti  www.festivalnessiah.it

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