Al Museo civico Giovanni Fattori per tutto il mese di gennaio, nei week-end, sarà possibile prendere parte alle visite guidate degli allestimenti temporanei dedicati alla storica dell’arte Anna Franchi e al pittore labronico Ulvi Liegi.
Il sabato sarà dedicato ad Anna Franchi tra arte, letteratura e impegno politico, mentre la domenica sarà interessata alla sala del pittore post-macchiaiolo Ulvi Liegi: 12 opere delle collezioni civiche tra cui luoghi iconici della sua Livorno, come il mercato centrale e lo scalo regio. Completano il percorso una bella acquaforte dedicata dal pittore al maestro Giovanni Fattori e due interessanti ritratti di Liegi dipinti da Mario Borgiotti e Alberto Pisa.
Le visite guidate, del sabato e della domenica, della durata di circa 50 minuti, si terranno alle ore 17:15.
Il costo del biglietto è di 2€ ed è necessario riservare il proprio posto 24 ore prima della visita guidata.
Per informazioni e prenotazioni:
0586 824607
infomuseofattori@comune.livorno.it
Anna Franchi, incredibile ed eclettica personalità, fu impegnata su più fronti, quali la letteratura, la musica, il giornalismo, le rivendicazioni femministe. Anche nel campo dell’arte, Anna Franchi fu incredibilmente in anticipo sui tempi, tra le prime storiche dell’arte europee, perfino prima di Margherita Sarfatti, ebbe rapporti con numerosi artisti toscani e non, per i quali scrisse testi critici, tra cui la prima biografia di Giovanni Fattori e valorizzò la loro produzione.
Ulvi Liegi nasce da una benestante famiglia ebraica a Livorno, dove inizia a formarsi. Dai primi anni ’80 è a Firenze, frequenta l’Accademia di Belle Arti, ma anche pittori “macchiaioli” come Giovanni Fattori, e dipinge dal vero. Prosegue la formazione a Parigi (1886) e Londra, qui espone alla I Esposizione Italiana (Londra, 1888) e all’Esposizione Universale di Parigi (1889). Torna a Livorno nel 1908. Qui frequenta il Caffè Bardi, ritrovo degli artisti dal 1909 al 1921, continua a esporre e ferma in molte opere scorci della sua città. Dal 1921 è Presidente del “Gruppo Labronico”, nato l’anno prima per raccogliere l’eredità di Fattori e Mario Puccini, da poco scomparso.