Incredibilmente moderno. Perfetto per il tempo che stiamo vivendo. “Quando uscì, nel 1973, invece era troppo avanti, e per Patroni Griffi fu un grandissimo insuccesso”. Marisa Laurito arriva lunedì 21 febbraio al teatro Metropolitan di Piombino con “Persone naturali e strafottenti”, tragicommedia cruda, poetica ed esilarante, in perfetto equilibrio fra situazioni grottesche, cinismi e ironia tagliente. Sul palco insieme a lei – che si cimenta nel ruolo che fu della grande Pupella Maggio -, ci sono Livio Beshir, Giancarlo Nicoletti e Guglielmo Poggi.
Quattro solitudini, un appartamento e una notte di Capodanno a Napoli. Donna Violante, la padrona, ex serva in un bordello, discute e litiga con Mariacallàs, un travestito, in bilico fra rassegnazione, ironia, squallore e cattiveria. Poi ci sono Fred e Byron che sono alla ricerca dell’ebbrezza di una notte: l’uno, uno studente omosessuale arso dal desiderio di una vita libera dalle paure, l’altro, uno scrittore nero che invece vorrebbe distruggere il mondo per vendicare le umiliazioni subite. Emarginazione, violenza, distanze socio-culturali, violenza sessuale e psicologica, la ricerca continua della felicità. Un affresco animato da personaggi borderline che alla fine non sono così distanti da noi e dal nostro mondo. Questo è “Persone naturali e strafottenti” – spettacolo che è stato definito “il riscatto di Patroni Griffi” – che torna in scena dopo lo stop scattato a causa della pandemia.
Quattro solitudini, un appartamento e una notte di Capodanno a Napoli
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Dal 1973 ad oggi, lo sguardo del pubblico è cambiato?
“L’occhio è sicuramente più smaliziato rispetto a tutto quello che fa scandalo. Non fanno più scandalo le debolezze umane, quelle no. Lo fa, venendo proprio ai fatti di questi giorni, che una donna venga pagata dal Principe Andrea per uno stupro. Trovo volgare e scandaloso che una donna si accontenti del denaro, di tanto denaro per coprire un insulto e che un uomo possa salvarsi il culo grazie ai soldi”.
All’epoca non fu capito?
“Diciamo che oggi è il momento giusto per apprezzare a pieno questo testo”.
Il suo ruolo è quello della grandissima Pupella Maggio. Donna Violante di Marisa Laurito è diversa?
“Pupella Maggio è stata un’attrice straordinaria, amatissima dagli addetti ai lavori e dal pubblico. Donna dalla personalità unica con una storia d’arte alle spalle. Un ruolo bellissimo. Ma siamo molto diverse, a partire dalla fisicità”.
Quanto è bello tornare in scena?
“Moltissimo ovviamente. Anche se io, in realtà, non mi sono mai fermata. Mi occupo della direzione del teatro Trianon Viviani di Napoli e anche durante il lockdown e le restrizioni abbiamo fatto un lavoro pazzesco, anche se a porte chiuse. Abbiamo messo tutto il nostro impegno sia per il popoloso quartiere che ospita il teatro, che è molto particolare, che per mantenere viva la grande musica napoletana. E poi, proprio in questo periodo così difficile, abbiamo collaborato con la Rai per due serate che hanno avuto un bel successo, e che si sono svolte in occasione di un doppio anniversario: il centenario della scomparsa del tenore Enrico Caruso, e della nascita del maestro della canzone melodica Sergio Bruni”.
Tra teatro e tv, altri progetti in cantiere ci sono?
“La tournée di Patroni Griffi prosegue fino a maggio con una ‘coda’ anche il prossimo anno visto che si era interrotta per la pandemia, ma nei prossimi mesi porterò in teatro anche un altro spettacolo cui tengo davvero molto: ‘Così parlò Bellavista’ (con Geppy Gleijeses, regista e protagonista, sul grande classico firmato da Luciano De Crescenzo, ndr)”.
Lunedì 21 febbraio ore 21
Teatro Metropolitan di Piombino
Persone naturali e strafottenti
di Giuseppe Patroni Griffi
con Marisa Laurito, Guglielmo Poggi, Giancarlo Nicoletti, Livio Beshir
regia Giancarlo Nicoletti
Biglietti da 22 a 8 euro
Prevendita sul sito www.eventipiombino.it