Ammetto che quando Simone Stefanini, che ha scritto il libro a quattro mani con Matteo Marino, mi ha detto che Dirty Dancing è invecchiato male ho avuto un sussulto.
Ma dopotutto il suo “Film Pop anni 80” (ed. Beccogiallo) non è un’enciclopedia di titoli, piuttosto un “dizionario emotivo” della filmografia di un decennio che ha lasciato in tutti noi un segno indelebile, con le sue colonne sonore, altro che tormentoni, le indimenticabili icone pop e i personaggi che non appena diventiamo genitori non vediamo l’ora di presentare ai nostri figli (con inevitabili delusioni e conseguenze drammatiche, tipo quando mi sono resa conto, tardi, del trauma derivante dal veder sprofondare lentamente Artax della Storia Infinita nelle sabbie mobili).
Sfogliare le pagine di questo libro è molto di più che un’operazione nostalgia. E non è solo un viaggio nel tempo (senza salire a bordo della DeLorean tra l’altro). E’ un fare i conti con la nostra infanzia e adolescenza con gli occhi disincantati degli adulti che siamo oggi. E vi dirò, basta scorrere l’elenco dei film per ritrovarlo un po’ di quell’incanto. E se i miei calcoli sono esatti, quando questo articolo vi avrà citato i primi tre film, ne vedremo delle belle, e voi sarete già lì a cercare di stilare il vostro personalissimo podio del cuore.
Il podio del cuore, i top film anni 80. Quali sono i vostri?
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Ed è proprio questa la prima domanda che ho fatto a Simone, giornalista di DailyBest, GQ e ora Rock.it, scrittore e “dj a tempo perso”. Qual è il tuo personalissimo podio dei film anni 80, ovviamente rivisti oggi. Quelli insomma che hanno retto meglio il colpo e che ancora oggi ti farebbero consumare i loro VHS. Eccolo
“Al primo posto Stand By Me, poi i Goonies e La storia Infinita. Premio della critica per Breakfast Club. E menzione d’onore a Flash Dance perchè credo che sia il film che ho visto più volte al cinema, per colpa di mia madre”.
A questo punto l’intervista è saltata, ed è cominciato un dibattito. Per prima cosa ho fatto il mio di podio: La storia infinita, Indiana Jones e I predatori dell’Arca Perduta, Chi ha incastrato Roger Rabbit. Che poi se vai a vedere non è tanto il film ma forse il ricordo che c’è legato. Roger Rabbit è stata la mia prima videocassetta, 1991.
Top Gun ? E’ invecchiato meglio Tom Cruise
Facciamo pure il Top of the Flop. Il podio dei film che sono invecchiati male. “Top Gun. Perché è invecchiato meglio Tom Cruise del film. E il Tempo delle Mele, fantastico da riguardare ma con un sacco di momenti imbarazzanti e appiccicosetto (io prendo le distanze, ndr). E Dirty Dancing (qui l’intervista ha attraversato un momento complicato, ndr). Lo so, sono pronto alla shitstorm che ne seguirà. Ma ci sono notevoli buchi di trama e a riguardarlo non mantiene intatto il fascino di allora. Al contrario di Goonies, che con i suoi sotterranei di cartapesta sarà sempre meglio di tanti film costruiti totalmente in digitale”.
i film di allora visti con lo sguardo disincantato (e ironico) degli adulti che siamo oggi
Il libro, Film Pop anni 80, è uscito durante il lockdown ed è oggi alla sua seconda ristampa, un successo comprensibile che lo ha visto pure in vetta tra i libri di settore più venduti su Amazon, in particolare come regalo di Natale. Un successo comprensibile perché Simone e Matteo non si sono limitati a stilare schede tecniche ed elenchi. Per ognuno dei 28 film (+ 1 da aprire solo alla vigilia di Natale), faticosamente selezionati, nel libro c’è “l’emozione della prima volta”, la sezione buoni e cattivi che inquadra, e ti porta alla memoria i personaggi, “il cuore, l’anima del film” (come Nightmare che parla della paura di crescere ecc…), la sezione Icona Pop (Supersloth o la maschera di Jason in Venerdì 13). E ovviamente, da un appassionato ed esperto di musica, non poteva mancare la sezione Playlist. “Nei film anni 80 la musica era indispensabile, ogni film ha una canzone che è diventata iconica”.
gli anni 80 sono il decennio più improntato al futuro che abbiamo mai vissuto
Gli anni Ottanta dopotutto sono il decennio del pacchiano ma meritano anche di essere sdoganati. “Per la prima volta i film d’autore incontrano il successo del pubblico. Nel cinema, e anche nella società, si tratta del decennio più improntato al futuro. Di fatto c’era un benessere diffuso, come mai abbiamo vissuto, nè prima nè dopo. Tutti volevano essere americani”. Gli anni 90 sono stati completamente diversi, i film lo erano: in un libro ipotetico (ma neanche poi tanto) ci sarebbero già filmoni come Jurassic Park e Titanic.
Lo locandina simbolo di quegli anni? “Rocky IV. Lui col mutandone, pompatissimo, che ha distrutto da solo il comunismo. Così erano gli anni 80, pompatissimi”.
Per chi è questo libro? Per chi ha l’età di Simone, adolescente negli anni Ottanta, per chi ha la mia di età, che negli anni 80 ci sono nata ma quei film sono stati pure i miei, per chi negli anni Ottanta era genitore. E per chi non ha mai visto ET.
(Ci ha pensato la nostra Francesca Bianchi. Il suo trittico è ET, Flash Dance e Il tempo delle Mele. E il vostro?)