Piccoli grandi messaggi. Good vibes colorate sparse per le strade di Vada. Si chiama “MotivArte” il progetto firmato da Enrica Mannari: arte pubblica fatta di parole e immagini che sta invadendo i comuni italiani. Adesso è il turno di Vada, grazie alla collaborazione della Pro Loco.
Qualcuno le ha chiamate delle “pubblicità dell’anima” oppure “acceleratori di coscienza”, l’obiettivo (semplice e ambizioso insieme) di Enrica Mannari e di tutti i comuni che hanno già aderito, non è solo quello di alzare l’asticella della coscienza collettiva ma anche di “strappare un sorriso mentre distratti camminate per strada”.
Già da ieri le bacheche di solito riservate alle iniziative della Pro Loco Vada hanno iniziato ad accogliere i primi messaggi, ma è tra il 14 e il 15 agosto che i manifesti inizieranno a tappezzare piazze e strade. Fino agli ultimi giorni del mese chi vorrà potrà divertirsi in una sorta di ‘caccia al tesoro’, alla ricerca delle frasi più belle, da lasciar decantare tra testa e cuore e, magari, immortalare sui social. “Perché dopo due anni duri come quelli che abbiamo passato – spiega Enrica Mannari, artista, designer e illustratrice livornese, che ha messo a disposizione il progetto gratuitamente – c’è bisogno di camminare, respirare, guardarsi intorno e vedere che le nostre città non ci hanno abbandonati, che sono li, e ce lo dicono tramite la cultura, tramite segni e parole che mandano messaggi importanti e mai scontati”. Inviti a cambiare prospettiva, a superare i propri limiti, a smettere di essere duri con se stessi.
“Non è mai troppo tardi per cambiare”
“Fai quellO che ti rende felice”
“Un progetto che ci è piaciuto subito – commenta il presidente della Pro Loco Vada Marco Lelli – è un modo, non banale, di far riflettere ciascuno di noi. Con leggerezza e quella carica di positività di cui c’è fortemente bisogno. Dico una cosa partendo dalla mia esperienza nel settore turistico: vediamo tante persone arrivare al momento della vacanza sempre con il coltello tra i denti. Le tensioni si notano ad occhio nudo. Speriamo che questo progetto riesca ad infondere quella serenità che manca e che fa fatica ad uscire, oltre a far ‘girare’ il nome di Vada”.