Nove spettacoli e un concerto (fuori abbonamento) per la stagione teatrale 2022/23 del Teatro Solvay, organizzata dal Comune di Rosignano Marittimo con la Fondazione Toscana Spettacolo onlus e la Fondazione Armunia, per la quale a partire dal 27 ottobre fino al 4 novembre, sarà possibile rinnovare gli abbonamenti. I giorni dal 7 al 18 novembre, saranno invece riservati ai nuovi abbonati.

“Abbiamo scelto, insieme a Fondazione Toscana Spettacolo, con grande cura e attenzione, gli spettacoli da proporre al nostro pubblico e sono davvero soddisfatta della qualità e della varietà del programma che il Nostro teatro ospiterà – così Licia Montagnani, Vicesindaca ed assessora alla cultura, turismo e promozione del territorio del Comune di Rosignano Marittimo – grandi interpreti del Teatro più classico che porteranno in scena importanti autori del 900, alternandosi con altrettanto bravi attori di satira, personaggi televisivi che trattano argomenti di attualità, con un linguaggio attrattivo anche per le giovani generazioni, che vorremmo portare nel nostro teatro, invitandoli a partecipare con noi alla grande gioia dello spettacolo dal vivo. Scorrendo il programma – prosegue Montagnani – vedrete che la nostra proposta ha spettacoli di altissimo livello, con tematiche che affrontano con la prosa, la musica e la danza i tanti argomenti del nostro quotidiano. Gli interpreti sono nomi noti: Maria Amelia Monti, Silvio Orlando, Sabrina Guzzanti, Giorgio Tirabassi, Marina Massironi, Andrea Pennacchi, Antonio Rezza, Lella Costa e tanti altri per chiudere il programma con Paolo Jannacci e il suo grande concerto dedicato al padre Enzo. Spendo una parola per segnalarvi infine lo spettacolo di danza di Sofia Nappi del 28 Marzo, un lavoro che ho visto in una prova aperta alla Fondazione Armunia e che mi è sembrato incredibilmente bello e suggestivo. Come di consueto abbiamo limitato il costo degli abbonamenti e dei biglietti per consentire la massima partecipazione e un facile accesso a tutti gli appassionati.”

Pubblicità

“Giocare con il teatro e grazie al teatro arrivando fino all’essenza delle cose che ci circondano e che viviamo. È un po’ questo il filo rosso che lega gli spettacoli della nuova stagione del Teatro Solvay dove testi, interpreti, narrazioni e nuovi allestimenti ci portano a scardinare stereotipi, perdere certezze, acquisire nuove identità intime e sociali. A crescere come pubblico e come comunità- dichiara la presidente di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti – Un cartellone frutto dell’intenso e rinnovato legame con l’Amministrazione comunale che propone da dicembre ad aprile un condensato di libertà creativa e dissacrante, di comicità e divertimento, di farsa e tragedia in grado di realizzare un ritratto composito ma realistico dell’oggi attraverso il teatro e le sue mille sfaccettature”.

“Il pubblico è il protagonista di questa stagione attraverso storie, relazioni e meccanismi narrativi che lo portano dentro ogni spettacolo, nelle trame di un’amicizia, di un confronto, di un ricordo, di un’ingiustizia e di un desiderio – afferma la direttrice di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta – Dalla storia di una grande famiglia borghese al legame tra fratelli del nordest, dall’amicizia che ha bisogno di surrogati digitali all’oscurità complice di un intimo dialogo, la nuova programmazione del Teatro Solvay è stata pensata di concerto con l’Amministrazione per vivere con il pubblico momenti di presa di coscienza e spaesamento, di ritorno alle origini e di fusione di culture. Un bell’esempio di come oggi si possa dare vita ad una stagione che cresca con il suo pubblico consolidando il legame del teatro al suo territorio”

teatro solvayIl primo appuntamento in calendario è martedì 6 dicembre con le esilaranti Maria Amelia Monti e Marina Massironi protagoniste di IL MARITO INVISIBILE scritto e diretto da Edoardo Erba. Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: “mi sono sposata”. La cosa sarebbe già straordinaria per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha … non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile. Fiamma teme che l’isolamento abbia prodotto danni irreparabili nella mente dell’amica…

teatro solvayLunedì 19 dicembre al Teatro Solvay arriveranno Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi con lo spettacolo LE VERDI COLLINE DELL’AFRICA, un personalissimo tributo di Sabina Guzzanti al testo provocatorio e dissacrante “Insulti al pubblico” dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke.

Giovedì 19 gennaio arriva POJANA E I SUOI FRATELLI, il personaggio di Andrea Pennacchi (accompagnato dalle musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato) presenta i suoi fratelli: Edo ilsecurity, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri. Franco Ford detto “Pojana” è l’imprenditore veneto razzista che non risparmia nessuno, ironico, feroce, portato al successo da Pennacchi, nella trasmissione tv Propaganda live, in onda il venerdì su la 7.

Mercoledì 25 gennaio Sandro Lombardi con Martino D’Amico e Alessandro Burzotta, diretti da Federico Tiezzi, portano in scena ANTICHI MAESTRI di Thomas Bernhard, drammaturgia Fabrizio Sinisi. Nella Sala Bordone della Pinacoteca di Vienna, un uomo si siede e guarda un famoso quadro di Tintoretto. Scopriremo che compie questo rito, ogni due giorni, da più di trent’anni. Antichi Maestri è uno fra gli ultimi e più straordinari esempi della narrativa di Thomas Bernhard, qui trasformato da Federico Tiezzi e Sandro Lombardi in un vero e proprio studio teatrale sulla funzione dell’arte, i limiti della bellezza, la nevrosi della modernità, l’angoscia della solitudine, la disperazione della marginalità.

Giovedì 2 febbraio arriva FESTEN, un testo che in Europa è considerato ormai un classico e che in Italia viene messo in scena per la prima volta. Festen il gioco della verità versione italiana e adattamento di Lorenzo De Iacovo e Marco Lorenzi, con Danilo Nigrelli, Irene Ivaldi e (in ordine alfabetico) Roberta Calia, Yuri D’agostino, Elio D’Alessandro, Roberta Lanave, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Angelo Tronca. La regia è di Marco Lorenzi. La sceneggiatura del film danese diretto nel 1998 dal Premio Oscar 2021 Thomas Vinterberg, è la prima opera aderente al manifesto Dogma 95, vincitore del Gran Premio della Giuria al 51º Festival di Cannes (all’epoca presieduta da Martin Scorsese). La storia è quella di una grande famiglia dell’alta borghesia danese “i Klingenfeld” che si riunisce per festeggiare il sessantesimo compleanno del patriarca Helge. Alla festa sono presenti anche i tre figli: Christian, Michael e Helene. Il momento di svolta sarà il discorso di auguri del figlio maggiore Christian che una volta pronunciato cambierà per sempre gli equilibri della famiglia.

Martedì 14 febbraio va in scena Hỳbris la nuova dirompente creazione di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, artisti unici «per folle e lucida genialità», come recita la motivazione del Leone d’Oro alla Carriera ricevuto nel 2018. Con la consueta travolgente energia, Hỳbris interroga l’antico rapporto natura/cultura ed è dedicato al corpo senz’organi, per dirla con Artaud: solo che, nel caso di RezzaMastrella, a mancare è anche il cervello. Con Antonio Rezza in scena Ivan Bellavista, Enzo Di Norscia Manolo Muoio, Chiara Perrini, Antonella Rizzo, Daniele Cavaioli e con la partecipazione straordinaria di Maria Grazia Sughi.

teatro solvayGiovedì 2 marzo Silvio Orlando, presenterà LA VITA DAVANTI A SE’ dal testo La Vie Devant a soi di Romain Gary. Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Un autentico capolavoro “per tutti” dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro.

Mercoledì 8 marzo con Lella Costa e Elia Schilton, diretti da Serena Sinigaglia, il teatro ospita LE NOSTRE ANIME DI NOTTE tratto dall’omonimo romanzo di Kent Haruf. Addie e Louis, entrambi vedovi ultrasettantenni, che vivono da soli a pochi metri di distanza, si conoscono da anni, perché Addie era buona amica di Diane, la moglie scomparsa di Louis, ma in realtà non si frequentano, almeno fino al giorno in cui Addie fa al vicino una proposta piuttosto spiazzante. Dal momento che, dopo la scomparsa del marito, ha delle difficoltà ad addormentarsi da sola, invita Louis a recarsi da lei per dormire insieme. Non si tratta di una proposta erotica, ma del desiderio di condividere ancora con qualcuno quell’intimità notturna fatta soprattutto di chiacchierate nel buio prima di cedere al sonno.

Martedì 28 marzo l’appuntamento è con la danza: IMA, coreografia di Sofia Nappi con Lara di Nallo, Valentin Durand, Evelien Jansen, Paolo Piancastelli, Gonçalo Reis. L’universo è movimento fine a sé stesso, piacere di creare, vitalità che continuamente si rinnova: tutto è danza. È implicito, in questa prospettiva, un messaggio: tu non sei solo; per quanto precario, isolato, o disperato ti possa sentire, tu partecipi a un’unica, immensa danza; […]. Se vuoi diventare cosciente di questa unione e percepire la realtà nella sua essenza più profonda, danza. “Ima” è un termine giapponese che indica “il momento presente”; in aramaico ed ebraico “Ima” sta anche per “madre”, in riferimento a rinascita e rinnovamento. “Siamo stati lasciati soli nella nostra vera casa – il nostro corpo – dove esiste solo la dimensione temporale del presente, dove il nostro esistere diventa più sensibile alle piccole cose. Essere soli con il nostro corpo ci fa percepire chiaramente che tutto, dentro e intorno a noi, non si è fermato, ma è in continuo divenire in una danza che è interconnessione di tutte le cose.

La programmazione del Teatro Solvay si conclude martedì 4 aprile con uno spettacolo fuori abbonamento: PAOLO JANNACCI IN CONCERTO CON ENZO. Accompagnato dalla sua storica band composta da Stefano Bagnoli alla batteria, Daniele Moretto alla tromba e Marco Ricci al basso elettrico, in scena, oltre al nuovo repertorio del suo ultimo album dal titolo “Canterò” (vincitore della prestigiosa Targa Tenco 2020 come migliore Opera Prima), le canzoni del papà Enzo Jannacci più care al pubblico.

Campagna abbonamenti:
dal 27 ottobre al 4 novembre compreso rinnovo vecchi abbonati;
dal 7 novembre al 18 novembre nuovi abbonati.
Fondazione Armunia presso castello Pasquini – Castiglioncello: il lunedì e il mercoledì dalle ore 15.30 alle ore 17.30, il martedì e il giovedì dalle ore alle ore 10.00 alle 13.00 oppure presso Teatro Solvay – Rosignano Solvay, il venerdì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30.

Prezzi abbonamenti a 9 spettacoli:
Primi posti: intero € 120,00; ridotto € 105,00. Secondi posti: intero € 98,00; ridotto € 85,00. Riduzioni abbonamenti: over 65 e under 35.

Dal 24 novembre è possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli tramite circuito Ticketone (con aggiunta della commissione, se previsto) online o nei negozi Ticketone oppure il giorno dello spettacolo presso il Teatro Solvay, a partire dalle ore 18.

I prezzi dei biglietti sono per i primi posti intero € 17 / ridotto € 15.

Secondi posti intero € 14 / ridotto € 12. Riduzioni: over 65 e possessori della ‘Carta dello spettatore FTS’, Carta Studente della Toscana € 8 (riservato agli studenti delle Università possessori della carta Studente della Toscana), Biglietto Futuro under 35 in collaborazione con Unicoop Firenze € 8

Info: Fondazione Armunia Castello Pasquini piazza della Vittoria, Castiglioncello (LI)
tel 0586 754202 – 759021 armunia@armunia.eu Ufficio stampa Elisabetta Cosci mob 339 5711927 elisabettacosci.stampa@gmail.com