Due fratelli, un vecchio quadernino della nonna con le macchie di unto e le ricette della domenica, la toscanità in tavola. Il marchio Fratelli Rocchi nasce così, dalla passione per il made in tuscany. Alessio e Riccardo hanno lavorato sempre in coppia. Ed è sempre in coppia che hanno capito che l’abitudine di inviare prodotti tipici agli amici stranieri poteva diventare un’attività. Poi è arrivato il marchio, la produzione propria di eccellenze e tipicità, il furgoncino per lo street food, il catering.
La loro sede, per il momento, è in via Petrarca, ai piedi di Palazzo Fiorito a Cecina. Qui si possono vedere alcuni dei loro prodotti più classici, dalla pasta ai sott’oli, l’olio extravergine di Buti e i sughi, a partire da quello, in assoluto il più apprezzato e richiesto, il ragù di cinghiale della nonna, la cui ricetta arriva proprio da quel vecchio quadernino.
From Tuscany to your home
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“Abbiamo lavorato per tanti anni in un campeggio. E ogni anno, soprattutto a Natale, c’erano tanti clienti affezionati, diventati anche amici, che ci chiamavano chiedendoci di spedire loro ‘quell’olio’ o ‘quel vino’. Così lo abbiamo reso un’attività, all’inizio marginale, adesso quella a cui ci dedichiamo totalmente”.
Così 5 anni fa i fratelli Rocchi hanno cominciato a dedicarsi alla ricerca delle materie prime, alla produzione di prodotti, con le loro ricette, e alla distribuzione, all’estero ma non solo. “In quel quadernino della nonna c’erano le ricette della marmellata di pomodori e basilico, quella delle nostre merende da bambini, del ragù di cinghiale che non mancava mai con le tagliatelle a pranzo la domenica. E per realizzarli ci appoggiamo ai piccoli produttori e artigiani di zona e a un laboratorio di Pomarance”.
La giardiniera ad esempio è prodotta con le verdure coltivate a Venturina, “ma tutto proviene da un raggio di 50 chilometri massimo”. Un anno fa hanno lasciato l’attività precedente per dedicare tutto il tempo al proprio marchio, all’ecommerce ma anche alla ristorazione. “E’ una passione che abbiamo sempre avuto. L’idea è stata acquistare un furgoncino con cucina e fare piccoli catering, cene ed eventi esclusivi, che ci permettano di portare a casa dei nostri clienti la Toscana”.
Quindi grandi tavole coperte da tovaglie a quadretti rossi, ricchi antipasti di crostini, pecorino e miele e marmellate, salumi, e tutti quei piatti tipici che raccontano la toscanità come la pappa al pomodoro, il peposo, le pappardelle. In uno street food che può servire per cene in casolari di campagna, anche matrimoni, come quello di una coppia di olandesi che ha scelto i Fratelli Rocchi e Querceto. Qui, in un’oliveta, le sedute con le presse di paglia e la torta della Pasticceria Principe arrivata su un’Ape Piaggio, tutto parlava Toscano.
“E poi ci piace raccontare i nostri piatti e prodotti”. Parlano inglese e tedesco, con quell’intonazione livornese che gli stranieri adorano. From Tuscany to your home, si legge sotto il logo. Ma anche ovunque i clienti desiderino. “Una bellissima esperienza è stata con gli operatori dell’associazione Cure Palliative di Norimberga. Hanno organizzato qui in Toscana una settimana di seminari ma volevano che fosse anche ‘detox’, che li ricaricasse, dato il lavoro complesso e faticoso che svolgono. Ci siamo occupati del loro soggiorno, delle colazioni, pranzi e cene, abbiamo fatto corsi di cucina toscana. E’ stato molto bello e torneranno per rifarlo, coinvolgendo anche l’associazione Cure Palliative di Livorno”.
E mentre già si preparano ad affrontare il Natale e le tantissime di richieste di cesti e prodotti tipici da regalare, cullano un sogno: una locanda, un luogo dove accogliere i clienti e far vivere loro un’esperienza toscana a 360 gradi. E, conoscendoli, il salto da sogno a progetto a realtà non è poi così lontano.