riparbellaIl festival “La Collina delle Fiabe” sta trasformando Riparbella – muro dopo muro, opera dopo opera – in una straordinaria galleria a cielo aperto. Il “work in progress” è già a buon punto, adesso è il momento dell’ultimo degli incontri aperti al pubblico alla presenza degli artisti, occasione di scambio reciproco, da una parte gli artisti – con il loro processo creativo – dall’altra la popolazione con le loro storie, i ricordi, la vita vissuta del borgo.

Sabato 28 settembre, alle 18, in Piazza Baldasserini, l’appuntamento è, quindi, con due nomi di primo piano della street art che incarnano l’armonia degli opposti: Mina Hamada e Zosen Bandido. E anche in questa occasione il lavoro sarà doppio ovvero raccontarsi e mettersi in ascolto, in un’esperienza verticale che parte dal basso coinvolgendo tutti.

Zed 1 incontra la popolazione (foto di Caue Pintaudi)

A sottolineare la peculiarità del progetto e le genesi di tutti i murales che sono in fase di realizzazione è anche Zed 1: “È stato interessante e divertente parlare con gli anziani della piazza per scoprire aneddoti accaduti nel passato. È stata una festa per accogliermi e si sono dimostrati tutti disponibili a raccontarsi ed entusiasti a partecipare attivamente al progetto. Sono venute fuori storie inaspettate che hanno contribuito a definire un bozzetto più originale e interessante del previsto. È inusuale per me arrivare in un luogo senza un’idea precisa e avere l’opportunità di creare in loco ascoltando i racconti delle persone… mi hanno aiutato a trovare l’ispirazione giusta per realizzare un’opera che è un vissuto del paese e ne traduce l’energia che mi hanno trasmesso”.

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Il Festival è promosso dal Comune di Riparbella – nuova tappa del programma di riqualificazione/ rigenerazione del borgo attraverso l’arte -, con il finanziamento della Regione Toscana, ideato e curato da Start Attitude e Gianguido Grassi, in collaborazione con la Proloco di Riparbella.

Gli artisti

riparbellaZosen Bandido, nato nel 1978 a Buenos Aires da madre spagnola e padre argentino, è un artista che, attraverso colori al neon, rappresenta personaggi fantastici e figure geometriche che ci rimandano alla tradizione maya, di cui Zosen ha percepito gli influssi, e arrivano a creare una propria mitologia.

Mina Hamada è una pittrice giapponese, nata negli Stati Uniti e cresciuta a Tokio, vive attualmente in Spagna dove ha incontrato Zosen. I suoi lavori sono caratterizzati dall’utilizzo di forme astratte e organiche, con colori caldi e accesi, su uno sfondo monocromatico; elementi grafici piatti e morbidi che interagiscono tra loro in maniera armoniosa, un’iconografia che ci riporta alle narrazioni dei manga giapponesi sublimata da una freschezza e una spensieratezza quasi adolescenziali.

Questi due artisti si sono incontrati e hanno mescolato le loro visioni e le loro differenze ottenendo un risultato sorprendente, le loro opere sono ipnotiche per chi le guarda una miscela di complessità del tratto e basicità nella scelta dei colori: le opere realizzate da Mina Hamada e Zosen Bandido trasmettono energia positiva.