Adolescenti e arrabbiati. Quante volte i genitori di ragazzi e ragazze dicono “è sempre arrabbiat*”. Con loro, con il mondo. Ma cos’è quella rabbia?

La rabbia è una delle emozioni più complicate da gestire. Possiamo considerare la rabbia come il tentativo dell’individuo di dare uno sbocco a tensioni che per lui sono diventate intollerabili ed hanno bisogno a tutti i costi di trovare una via d’uscita. La rabbia però non arriva mai da sola, è un groviglio di altri sentimenti che portano altri nomi come: angoscia, sofferenza, dispiacere. Purtroppo la fuoriuscita di questo sentimento così complicato avviene sempre con modalità distruttive che si ritorcono contro noi stessi o verso gli altri. Quindi… Come fare per cercare di dare uno sbocco costruttivo anziché distruttivo alla rabbia? 

la rabbia è uno scudo protettivo, non arriva mai da sola

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Purtroppo non c’è una soluzione immediata e strategica, tantomeno una verità assoluta. Un fattore importante può essere quello di riconoscere il reale protagonista di ciò che ci ha reso così e che, armatosi di rabbia, sia uscito allo scoperto. Si, proviamo a considerare la rabbia come uno scudo protettivo di qualcos’altro e cerchiamo di trovarlo, riconoscerlo, ascoltarlo e rispettarlo.

adolescenti e rabbiaNei bambini viene spesso confusa con i capricci, negli adolescenti invece viene molte volte sottovalutata. “Ascoltare la rabbia” è un’impresa molto difficile, vuol dire confrontarsi con l’angoscia che abita dentro noi stessi ed inoltre accettare al contempo gli altri stati d’animo che vi abitano sotto. Purtroppo tutti noi, per evitare di provare certi dolori nascosti, ricorriamo al “mantello” della rabbia; però se imparassimo davvero ad ascoltarla sarebbe possibile scoprire un’altra possibilità di comunicazione.

Ci sono delle fasi di vita nei quali la rabbia diviene “funzionale” per prendere contatto con certi aspetti di noi stessi e nel rapporto con gli altri. Ad esempio in adolescenza, il passaggio di vita per eccellenza, nel quale si fa i conti con il bambino perduto e l’attesa dell’età adulta. Gli adolescenti “hanno delle rabbie comuni”, come se facessero parte di questo specifico periodo della vita, come se dovessero accettare certe “sfide” nel rapporto con i coetanei e con le principali figure adulte del loro quotidiano, genitori ed anche insegnanti. “Non sentirsi capiti, né ascoltati, né tenuti in considerazione, essere derisi ed altro ancora”. Con i genitori invece: “Essere sollecitati molte volte, la ragione pretesa dagli adulti, la fiducia mancata, non ascoltare, le litigate tra adulti, il non capire le problematiche dell’età ed il minimizzare le stesse”.

Molto spesso con gli adolescenti si dá per scontato che siano i divieti o i doveri a scaturire in loro le rabbie contro i genitori, quando magari sarebbe anche importante considerare la qualità della relazione genitore-figlio. Questo aspetto in particolare vale anche per gli insegnanti: “Avere preferenze, punizioni ingiuste, dubitare delle loro capacità” ecc… A volte si sottovalutano le difficoltà che “abitano” sotto certi tipi di manifestazioni.

Molto spesso si tende a cercare un “responsabile” di una situazione di rabbia anziché leggere un disagio evidente nei confronti dei ragazzi. È importante avere un’apertura alla collaborazione (come nel caso scuola famiglia) e stare più vicino alle famiglie ed alle regole didattiche. Purtroppo nell’epoca in cui viviamo certi aspetti sono andati perduti, provocando una voragine ed un allontanamento nelle relazioni.

fasi di crescita

Linda Frongillo è psicologa clinica che si occupa di psicoterapia e psicoanalisi del bambino e dell’adolescente e questa è Bada Linda – Psicorubrica per genitori & figli! E’ possibile porre domande, chiedere un’opinione, esporre un ‘caso’, sfogarsi e raccontarsi, anche mantenendo l’anonimato. Basterà inviare una mail alla nostra casella di posta elettronica redazione@badali.news e aspettare la domenica.