Staccare, fermarsi per regalare a se stessi una pausa di piacere. Chiudere la giornata abbandonandosi alla scoperta di sapori, accenti, sfumature e abbinamenti inusuali ma perfetti. In solitudine oppure in compagnia, condividendo gusti ed esperienze. Il momento dell’aperitivo al Land’Ho Bistrot è tutto questo, molto più di una semplice bevuta tra noccioline e birrette.
L’identikit è quello voluto e disegnato da Daniela Gamberucci che, intorno a distillati e cocktails, ha costruito il suo marchio di fabbrica. Il contesto è quello del porto turistico di Marina Cala de’ Medici, che d’estate come d’inverno regala tramonti e atmosfere mozzafiato. Al Land’Ho si cena con tutti i colori del mare, si ascolta ottima musica (con il gruppo de Il Canto della Balena) e, dalle 18 in poi, ci si può dedicare ad un aperitivo fuori dal comune.
“Il nostro è un concetto differente dal classico bar. Facciamo drink internazionali e per l’aperitivo abbiamo a disposizione un’ampia cantina con bollicine, bianchi e rossi. E poi ci sono i nostri cocktail signature, pensati e creati dal barman Raffaele. Si trovano solo qui e seguono l’impronta della cucina, firmata dal nostro chef Tudor”.
La formula diventa duplice. L’aperitivo “propriamente detto “a base di tapas di mare e di terra (ma anche vegetariane) che arrivano espresse e freschissime dalla cucina ma che può anche trasformarsi in antipasto, un’apertura alla cena sfiziosa e interessante “per scivolare in modo delicato e conviviale verso il resto della serata”.
Tanti piccoli assaggi da gustarsi dal primo all’ultimo: “Ma non chiamatela apericena, parola abusatissima che non sopporto – dice Daniela, tanta esperienza e viaggi in giro per il mondo a fare da background – molto meglio ‘cena bastarda’, mi piace molto di più. Al Land’Ho è così. Un momento di puro appagamento”.
Ma c’è più: una piccola sfida, una provocazione che in realtà è più ‘banale’ (nel senso positivo del termine) di quel che si potrebbe credere. Basta uscire dagli schemi e lasciarsi consigliare da chi ne sa veramente tanto, ovvero Daniela e il suo staff. Stiamo parlando della cena abbinata ai cocktail. “Tutto sta nella combinazione degli ingredienti che non devono essere necessariamente forti. I cocktail che proponiamo sono leggeri e vanno ad accompagnare il piatto. La parte alcolica non è preponderante, il segreto è l’armonia che non aggredisce il palato ma anzi”.
Un esempio sfizioso? “La cena al gin tonic. Ma un gin tonic fatto a regola d’arte, estremamente dissetante e poco alcolico, che si abbina benissimo con la carne ma anche con la frittura. Il ginepro è una bacca e il gin tonic non è altro che un distillato di cereali aromatizzato con ginepro e altre erbe, allungato con acqua tonica. Il risultato, se fatto bene, è sgrassante e mai invasivo. Ne puoi bere più di uno”.
Esempio perfetto di quella commistione tra bar e cucina che è una peculiarità del Land’Ho e a cui Daniela è molto affezionata.
Obiettivo dichiarato: stimolare la curiosità delle persone. “Per me significa vestire la cena in modo diverso. Come quando si indossa una gonna di paillettes insieme alle Converse e vedendo il risultato si esclama ‘bada ganza lei!”. Ci piace ‘rompere’ in modo armonico, senza ‘urlare in chiesa’”.
Un aperitivo, quindi, non di massa, che si sceglie di fare e in cui si alternano crudo, ostriche, tonno fresco, il polpo sulla caponata di verdure.
Tutto cucinato sul momento.