“Li immaginavo enormi, antipatici. Poi ho visto quegli occhioni, erano così paffutelli… mi sono innamorata subito. Anche perché hanno un carattere affine al mio: curiosi ma diffidenti, almeno in prima battuta. Ti studiano, sono delicati, sensibili”.
Cecilia Scheggi aveva 19 anni quando ha incontrato il primo alpaca, in un allevamento vicino casa. Ora ne ha 27, di anni, e 36, di alpaca. “All’inizio non sapevo nulla, a malapena cosa mangiassero e niente più. Ho imparato tutto insieme a loro, partendo da zero, seguendo i loro ritmi, osservandoli”. Albus Alpaca, a Sasso d’Ombrone (Grosseto), è un mondo di lentezza e gentilezza. Che adesso apre le porte anche ai più fragili per un progetto gratuito di Alpacaterapia che era il sogno di Cecilia fin dall’inizio.
Obiettivo: regalare emozioni
“Arrivo da un altro mondo, ho studiato ragioneria, nessuno nella mia famiglia ha mai avuto un allevamento o un’azienda agricola. Succede che entro in un allevamento di alpaca qui vicino. Per me erano animali sconosciutissimi. L’amore è scoppiato subito. Sono volata in Inghilterra, sono tornata con 19 femmine quasi tutte gravide, da cui sono nati 8 maschi e 3 femmine. Avevo un terreno che apparteneva a mio nonno, al quale ho aggiunto un altro appezzamento perché gli alpaca hanno bisogno di spazio. All’inizio, lo ammetto, è stato tragico. Ero sola, non ci sono veterinari specializzati, ho fatto anche 2/3 lavori per mantenermi gli alpaca. E mi sono messa a studiare, sono tornata varie volte in Inghilterra, ho fatto corsi, ho iniziato ad addestrare i primi due alpaca come esperimento. Solo dopo ho trovato il corso giusto e ho capito che non avevo di fatto sbagliato quasi nulla”.
E’ così che “Albus Alpaca” ha iniziato a prendere forma: “Tosiamo e stocchiamo ogni anno la fibra pregiata con l’obbiettivo di creare una linea di abbigliamento tutta nostra, di alpaca italiani, filata in Italia, confezionata in Italia e venduta dall’Italia”. Poi ci sono le visite in allevamento, le passeggiate con gli alpaca (“Hanno un passo da processione, rilassante al massimo”) e adesso, dal mese di marzo, arriva anche l’alpacaterapia. Non un percorso sanitario e medico, non si tratta di questo, ma di momenti di condivisione pura che la persona fragile o disabile può trascorrere con l’alpaca.
“Da sempre sono volontaria in Croce Rossa e con il mio cane ho fatto ricerca e soccorso, pet therapy… Quest’estate una famiglia ha prenotato una visita e quando sono arrivati ho scoperto che con loro c’era una persona con disabilità, in sedia a rotelle. E’ stato bellissimo. Gli alpaca sono animali empatici, ridono costantemente. E’ così che ho deciso di iniziare a proporre l’alpacaterapia: mettere a disposizione alcune ore settimanali per erogare servizi gratuiti di alpaca terapia ad utenti con disabilità. Per adesso nei giorni infra settimanali e se possibile nel weekend la mattina presto, ma stiamo lavorando per avere altro personale così da poter inserire già da subito anche un turno fisso il sabato mattina o la domenica mattina. La mia speranza è di poter accogliere utenti provenienti da tutta la Toscana e non solo. Per il 2023 ho già in programma di adibire un’altra parte dell’allevamento a questo servizio e di collaborare con associazioni di volontariato della provincia di Grosseto così da poter fare questo servizio tutti i giorni”.
Come funziona il servizio di alpaca terapia
Consiste nel portare gli utenti progressivamente sempre più vicini agli alpaca, fin dentro il recinto, dove potranno interagire dando loro da mangiare, carezzandoli e godendosi l’empatia di questo animale. Non solo: potranno toccare alcuni campioni della loro morbida lana, ottimo antistress naturale.
Perchè l’alpaca terapia?
Prosegue Cecilia: “Negli ultimi 2 anni mi è capitato varie volte di ospitare utenti con diversi tipi di disabilità ed ho visto che, con la giusta organizzazione, è possibile offrire la possibilità di vivere queste emozioni che hanno evidenti effetti positivi sulla salute psicofisica di che le vive. È scientificamente provato che il contatto con gli animali, che sia parte di una terapia assistita oppure una interazione occasionale svolta in autonomia, ha numerosi benefici sulla salute psicofisica delle persone, specialmente su anziani o soggetti vulnerabili”.
L’alpaca terapia nel resto del mondo
Già da moltissimi anni a Portland (Oregon – Usa) e Vancouver (Canada), alpaca e lama vengono utilizzati all’interno di Ospedali e Centri per l’Infanzia, facendo interagire con animali addestrati gli ospiti delle strutture, riscontrando un effetto motivazionale, rilassante specialmente per bambini con autismo facendoli centrare su nuovi obbiettivi, riduzione dello stress e della pressione sanguigna.
In Germania, ad esempio, vengono utilizzati regolarmente gli alpaca presso un centro anziani riscontrando un notevole effetto antidepressivo e motivazionale nei confronti degli ospiti che si impegnano a dare da mangiare agli animali, accudirli ed interagire con loro.
INFO E CONTATTI
Albus Alpacas di Cecilia Scheggi
Strada Comunale La Trisolla Santa Lucia snc 58044 Sasso D’Ombrone GR
Telefono: +39 3791171940 (anche whatsapp)