suberbelloIl sughero come ritorno alle origini e investimento per il futuro. Un piccolo punto vendita con l’insegna Suberbello, nella via principale del paese, quella che porta al Comune e che aprirà le porte venerdì 23 giugno alle 18. Dirimpettaio è un altro artigiano storico di Suvereto, “Quel Pellaio di Diego”. E la voglia è proprio quella di valorizzare il borgo, tornando alle origini.

L’idea è di Francesca Pagnini e Sonia Niccolai, entrambe di Suvereto, entrambe artigiane per passione, provenienti – professionalmente parlando – dal marketing e dalla comunicazione. Il loro “Suberbello” significa gioielli, accessori, souvenir tutti fatti a mano, in sughero e materiali riciclati, ma anche borse (queste firmate da una terza artigiana nonché amica: Eloisa Rodriguez).

suberbelloLa storia della ‘scintilla’ che ha portato a “Suberbello” è di quelle che cambiano inaspettatamente il corso della vita, banali e geniali insieme, quasi romantica: “Sono stata 15 anni fuori occupandomi di organizzazione di eventi e comunicazione – racconta Francesca – Poi sono tornata nel mio paese lavorando in cantine ed agriturismo. Ma il desiderio di fare qualcosa che fosse per il mio paese non passava… L’anno scorso con il mio compagno e suo figlio che si chiama Gabriele e all’epoca aveva 10 anni abbiamo fatto un viaggio: Spagna e Portogallo. A Madrid è pieno di negozietti di sughero e Gabriele, entrando in uno dei tanti, ha esordito: ‘Ma come? Noi veniamo da Suvereto e lì non c’è nemmeno un negozio così. Dovremmo aprirlo io e te!”. Ecco fatto… “. L’intuizione sta tutta qui.

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suberbelloSuvereto affonda le radici nel sughero, anche lo stemma presenta la pianta del sughero e il leone. Il progetto ha debuttato a novembre, alla sagra del cinghiale, ed ha subito avuto buoni riscontri – prosegue Francesca – abbiamo iniziato a fare mercati e mercatini e anche adesso non smetteremo. Ma ci piaceva l’idea di un negozietto che riproponesse il sughero e che permettesse alle persone che visitano il borgo di portarsi via qualcosa. Oltre agli accessori in sughero, abbiamo creato per esempio souvenir riciclando i tappi delle nostre cantine per farli diventare calamite e portachiavi. Poi bottigliette con le piante essiccate della nostra zona…”.

suberbello“Non solo: volevamo fare qualcosa che seguisse la filosofia della sostenibilità, che ci sta molto a cuore. Il sughero è un prodotto naturale, ecologico, riciclabile. Tutto il negozio è plastic free: solo legno, sughero e prodotti vegani”.

L’inaugurazione di domani sarà una festa semplice e allegra (organizzata, tra l’altro, in occasione di “Note di Vermentino”), un po’ di musica e un buffet in collaborazione con una enoteca di Suvereto. Per chi volesse scoprire qualcosa di più di “Suberbello” ci sono i canali social (instagram e facebook) e il sito web.

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