Azzeruole, birococcole, mele cotogne. Sono i frutti dimenticati la specialità dell’azienda agricola San Pierino, a Castelnuovo della Misericordia. Si estende per dieci ettari tra le colline alle spalle di Rosignano Marittimo e nasce nel 2009 dalla passione di Patrizia, fiorentina, e del marito Paolo per la frutta e la verdura a chilometro zero e per tutto quello che di buono ci si può fare. Nata da subito con la filosofia del biologico, ha ottenuto la certificazione nel 2014 e da allora porta i propri prodotti nei mercati settimanali di Cecina e Rosignano, e d’estate a Castiglioncello e Vada.
Visita all’azienda, degustazioni e cassette su prenotazione con consegna
Adesso oltre alla Patrizia e Paolo c’è anche Irene, la figlia. E’ lei che trovate dietro al banco tra le cassette di frutta e verdura di stagione e le composte, le marmellate, i sughi che solitamente vanno letteralmente a ruba. Ma c’è anche la possibilità di ordinare cassette miste e cesti di prodotti in una sorta di delivery, o di acquistarli direttamente in azienda, che può essere anche l’occasione di visitarla e farsi raccontare direttamente da loro come nascono le specialità.
La nostra visita
Entrando dal cancellone ci si trova davanti la vallata nella quale è sorta l’azienda agricola. Su un fianco ci sono gli olivi, mille in totale tra i vecchi e i nuovi. Leccio del corno, quelli storici, ma anche pendolini, destinati a dare vita ad olio extravergine monocultivar. C’è anche una vigna antica, di trebbiano. Sulla collina opposta il frutteto. Alberi tradizionali, come l’albicocco, il susino, il pero. Ma anche varietà meno note che offrono frutti speciali e infinite possibilità di creare marmellate e confetture particolari.
Mela rotella: perfetta per i dolci! E l’azzeruolo è l’ideale per le marmellate
“Come l’azzeruolo – raccontano -. Il suo frutto è una piccola melina, dal sapore acidulo, perfetta per fare marmellate. E ha anche un sacco di proprietà benefiche”. Ci sono le mele cotogne, la mela rotella, che è una varietà antica tipica della Lunigiana, dalla forma schiacciata e dai mille usi, buona fresca ma anche cotta, perfetta anche per i dolci. E la pesca regina di Londa, molto dolce e dalla raccolta tardiva; ha anche rischiato di scomparire ma è stata recuperata ed è diventata presidio Slow Food.
Il biricoccolo, altro frutto dimenticato che viene coltivato qui a San Pierino: un incrocio tra un susino e un albicocco, “con la sua marmellata si fanno delle fantastiche crostate”. Nel frutteto si riconoscono anche alberi più comuni: il fico, il gelso, il melograno, “apprezzatissimo l’estratto”.
A destra spunta la serra non riscaldata, per gli ortaggi, ma anche gli agrumi, arance, polpelmi e limoni. Le erbe aromatiche, la maggior parte delle quali sono destinate alla produzione del Gin’s Toscano (ve ne abbiamo parlato,eccolo qui la sua storia). E il “pollaio”, che in realtà è un ampio recinto dove le galline, allevate manco a dirlo a terra e libere, razzolano.
A fianco della struttura che ospita il laboratorio per la trasformazione, affacciata sul frutteto, troviamo la veranda che può ospitare eventi, degustazioni dei prodotti dell’azienda, compleanni. “In quelle occasioni prepariamo piatti tipici toscani con quello che produciamo, come la pappa al pomodoro, le torte salate, i sott’oli e le giardiniere, con piatti pensati anche per vegani e vegetariani”.
Tra gli scaffali i barattoli ancora da etichettare, gli altri i clienti affezionati se li sono già accaparrati. “Quest’anno abbiamo fatto molte confetture e marmellate, mentre solitamente la frutta fresca va a ruba e ne resta poca. Ma le persone tendono ancora a mangiare con gli occhi e non sempre la frutta quest’estate con il clima che c’è stato, è stata ‘intonsa’. Ma noi non buttiamo via niente”. Quindi ecco la composta di peperoncino, di cipolla, la confettura di fragole, di pera e cannella, e quella di pesca, le salse di verdura e il pesto di melanzane. Ci sono pure gli oleoliti, che non sono oli essenziali ma oli aromatizzati che vengono realizzati mettendo la pianta a macerare nell’olio e possono essere utilizzati sul corpo, “olio di elicriso per i dolori muscolari e olio di iperico per le scottature”.
Tutto questo, buono, bio e a km zero, è ogni settimana al banco dell’azienda al mercato settimanale di Cecina e Rosignano. Ma può essere anche prenotato e ordinato al numero 320 155 9811, insieme a tutto ciò che è di stagione. Adesso ad esempio ci sono zucche in abbondanza: Patrizia mi ha consigliato di provarne una Hokkaido, piccola quindi anche più facile da consumare. “Questa la passi in forno, e poi è buona così, con olio, sale e pepe, come se fosse una patata”.
Detto, fatto e mangiato. E aveva ragione!