Un doppio ruolo, un solo nome: Carmelo Santalucia. È lui a dirigere la Filarmonica Puccini di Suvereto e anche la scuola di musica dell’Ente culturale e musicale. Scuola battezzata – e non è un caso – “Finalmente musica”. Fucina di talenti per un borgo – Suvereto, appunto – dove “ogni famiglia ha uno strumento in casa”.
Nato ad Agrigento, cresciuto a Venturina, il Maestro Carmelo Santalucia nel 2009 è diventato prima direttore della banda per poi approdare, nel 2013, alla guida della scuola nella quale ha portato in dote un progetto collaudato.
“L’ossatura c’era, ma di fatto a Suvereto siamo partiti da zero, con pochi allievi. Negli anni la scuola è cresciuta, aumentando il numero di iscritti. E questo nonostante le difficoltà del periodo Covid (arrivato proprio quando la scuola era nel suo punto massimo) e la necessità di ‘ricostruire’ del post lockdown. Adesso, festeggiando i 200 anni della Società Filarmonica di Suvereto, possiamo contare su un’offerta di corsi e laboratori che spaziano dalla propedeutica alla musica per i piccolissimi ai principali strumenti, passando per il coro. Tanto impegno e tanti insegnanti: la nostra scuola è una realtà fortemente consolidata sul territorio”.
Carmelo Santalucia ha vissuto la musica fin da bambino. “Ero ancora in Sicilia. Mio fratello, mio cugino e soprattutto mio zio erano nella banda del paese di Montallegro. Io mettevo la manina nella tasca di mio zio e mi facevo due ore di sfilata al suo fianco”. Poi le classiche tappe: l’inizio dello studio a 8 anni, il primo strumento – il flicorno baritono (o bombardino) -, il salto in Toscana a 11 anni, il conservatorio a Livorno per studiare trombone.
“Il bello di dirigere la banda e la scuola di musica in un luogo come Suvereto è riuscire a coinvolgere un intero paese. La tradizione musicale di Suvereto è ancora viva, si percepisce in ogni occasione. Nei concerti d’estate organizzati dall’Ente Puccini assistono tutti gli abitanti. E questo perché attraverso le attività legate alla musica si incontrano e si toccano tra loro più generazioni”.
Esattamente come accadrà il prossimo 19 marzo con “Le fiabe ritrovate” (appuntamento che fa parte della rassegna “Coltiva le tue passioni“) che vedrà coinvolti i bambini della scuola primaria, il coro voci bianche, la Filarmonica e il Teatro dell’Aglio. Una ‘squadra’ che, nel borgo di Suvereto, è sinonimo di radici.