Cena in vigna
alla Tenuta La Macchia
Eleganza e semplicità

Una lunga tavola disposta tra i filari, il bianco della tovaglia, i sapori del territorio, la musica a fare da sottofondo. Semplicità ed eleganza insieme. Un’esperienza che cattura, anzi coccola, tutti i sensi. Nella notte di San Lorenzo abbiamo provato la cena in vigna dell’Azienda agricola Tenuta La Macchia di Montescudaio, i più piccoli viticoltori della Costa Toscana.

Tre ettari dedicati a una produzione di nicchia che conquista il palato e che è in continua evoluzione.

Prossima Cena in vigna: 17 agosto
Prezzo: 60 euro, 15 euro bambini
Prenotazioni a questo link 

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Appuntamento alle 20, il sole sta calando. Il benvenuto è con il buffet degli antipasti (salumi, formaggi, ricotta e bruschette a km zero) e un calice di “Continuo”, spumante rosato Brut (2022/2023, Merlot e Petit Verdot.

Iniziamo a conoscere la ‘filosofia’ di Tenuta La Macchia, azienda nata nel 2012 dalla volontà (e dal coraggio) di Letizia Martelli, dottoressa in “Scienze ambientali” e Christian Carignani, laureato in Viticoltura ed Enologia a Pisa.

L’azienda è biologica e biodinamica, si trova all’interno del Bosco degli Scornabecchi, tra la collina e il mare. La produzione: 18mila bottiglie. Le degustazioni: oltre 1.200. “Ci definiamo artigiani del vino” ama dire Christian.

Piccoli con orgoglio

Seduti a tavola (la formula impone massimo 35 commensali per cena) ci rendiamo conto di essere circondati da famiglie (anche bambini) e turisti stranieri, letteralmente incantati dal contesto e dall’atmosfera. Christian ‘racconta’ i vini tre i vini che si abbinano ai piatti: Materia – Rosato Toscana (1.600 bottiglie, Merlot e Petit Verdot), Aryah (Bianco Toscana, Sauvignon Blanc) e Scutum (Rosso Toscana, Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot). C’è anche il Macchiato, solo 500 bottiglie, Cabernet Sauvignon in purezza. Un vino che rappresenta l’anima stessa della tenuta: “perché ‘macchiare un vino’ significa dargli una personalità precisa ed esclusiva”.

Il piacere di condividere un’esperienza è la chiave di tutto, quello che ti avvolge regalando emozioni. Il vino è protagonista, il cibo fa da contorno. Al crostino di lardo al rosmarino (anch’esso a km zero), segue il risotto zucchini, formaggio pecorino erborinato e guanciale croccante. E ancora: tagliata di suino con insalata di pomodori e per finire la cream tart.

Si spengono le luci, solo per qualche attimo. La musica si interrompe e la tenuta ci regala un piccolo spettacolo pirotecnico.

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