Dieci anni di km a piedi, 10 anni di dislivello, 10 anni di gruppi, 10 anni di escursioni, 10 anni di viaggi. Domenica 7 aprile “Passi di natura” festeggerà invitando tutti a una passeggiata semplice, con ritrovo a Santa Luce.
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A raccontare lo spirito e la passione che sta dietro “Passi di natura” è il fondatore, Francesco Giusti, guida ambientale escursionistica, socio Aigae-Associazione italiana guide ambientali escursionistiche, laureato in Scienze naturali-controllo e gestione delle risorse naturali all’Università di Pisa.
Come è nato Passi di natura?
“Il progetto è nato nel 2013/2014. Io sono sempre stato, fin da piccolo, appassionato di natura, di animali, di trekking e di montagna. In seguito alla mia laurea in Scienze Naturali, inizialmente, ho fatto varie attività lavorative che non avevano nulla a che vedere con quello che avevo studiato, fino a quando, avendo sempre avuto voglia di misurarmi con qualcosa che invece riguardava i miei studi e le mie passioni, nel 2013 ho iniziato a fare il corso di guida e, successivamente, nel marzo 2014, quando sono riuscito ad avere il patentino, la mia attività era iniziata. Avevo già tutto il progetto in testa”.
Come è cresciuto nel tempo il progetto?
“In modo esponenziale fin dall’inizio della mia attività. Inizialmente, c’è stata qualche difficoltà dovuta alla mia inesperienza e al fatto che dovevo ancora farmi conoscere. Quando ho iniziato non c’era il seguito che c’è ora dietro a questo tipo di attività, questo periodo è durato due anni. Fino a quando è iniziato a crescere e sono arrivate anche diverse soddisfazioni anche come quella di accompagnare gruppi all’estero: un sogno diventato realtà”.
Cosa si intende per eco-turismo?
“Eco-turismo secondo me è un modo di fare turismo ecosostenibile e di attenzione soprattutto verso l’ambiente e verso il paesaggio che ci circonda. È un modo di fare turismo che sicuramente deve mettere in risalto, prima di tutto, la qualità dell’ambiente e il preservarlo. Sicuramente, facendo informazione sui temi artistico-culturale-naturalistici le persone hanno modo di conoscere il territorio dove vengono accompagnati e avviene una valorizzazione dal punto di vista qualitativo. Questo è anche un modo di preservare le cose e l’ambiente che ci circonda”.
Cosa vuole trasmettere ai partecipanti?
“La mia passione per la natura e le conoscenze. Fin dall’inizio della mia attività, uno dei principali obiettivi che avevo e che ho è quello di fare anche divulgazione scientifica, ovvero, spiegare gli aspetti della natura e dell’ambiente, in modo da far conoscere l’ambiente che circonda queste persone. Il mio motto è mandare a casa le persone con qualcosa da portarsi dietro e diverse cose che hanno imparato”.