I viaggi e le emozioni che si portano con sé. Il gioco di sguardi, tra dentro e fuori. Qui sta il racconto, l’atto creativo. Elisabetta Rosso è una viaggiatrice. E una fotografa. Praticamente da sempre. Dalle “super-avventure con mamma e papà, tipo un mese in Marocco in roulotte con mio padre che aveva sempre la macchina fotografica tra le mani”, all’ultima partenza – a novembre scorso, dopo i due lunghi anni di stop a causa del Covid – verso l’amatissima Islanda. Venerdì 6 maggio alle 21.15 sarà lei la protagonista dell’incontro al Teatro dell’Ordigno di Vada. Racconti, aneddoti e immagini del parco di Yellowstone nella sua inedita veste invernale in una serata – intitolata “Elements” – che sarà presentata da Saveria Pardini, fotografa di Castiglioncello.
Ingegnere elettronico, nove anni nel settore informatico. Poi il cambio di vita, il ritorno alla ‘vecchia’ passione ereditata nel dna, lo studio. “Ho colto i segnali che la vita mi stanno lanciando e ho lasciato tutto” racconta Elisabetta Rosso. Da allora, scatto dopo scatto, è diventata una delle dodici insegnanti della prestigiosa Nikon School Travel che dal 2013 ha organizzato e accompagnato più di 30 viaggi fotografici in Islanda, Namibia, Stati Uniti e Svalbard. Vincitrice del concorso National Geographic Italia, ha all’attivo numerose pubblicazioni e due documentari con il drone – “Fly on Iceland” e “Land of fire” – che hanno ricevuto premi internazionali.
“La sfida? E’ sempre quella di riuscire a trasmettere quello che stai vivendo, l’emozione di fronte al paesaggio. Durante il periodo Covid ho dovuto interrompere i viaggi, mi sono dedicata all’organizzazione di corsi on line che hanno funzionato bene e che continuerò a proporre anche in futuro”. Ma Elisabetta Rosso è anche fotografa di matrimoni, selezionata nel 2015 tra i migliori fotografi matrimonio al mondo dall’associazione internazionale WPJA (Wedding Photojournalist Association), ‘premiata’ a Londra dalla Wedding Photographer Select e in Italia da nozzespaciali.it. E anche qui, per lei, è una questione di emozioni e istanti. Esattamente come per i viaggi.
“A novembre, quando sono riuscita a tornare in Islanda, è stato bellissimo. Partire, prendere un aereo… una sensazione che mi mancava da morire. E’ un paese tosto che amo moltissimo, io vado sempre in inverno e nell’entroterra. E ogni volta riscopro una natura allo stato puro, a quattro ore di aereo da casa. In questo momento sto progettando le mie vacanze lavorative in estate. E spero presto di poter visitare il Giappone”. Magari accompagnata da suo figlio – che ha quasi dieci anni – e che fin da piccolo ha imparato a chiedere “Mamma dove andiamo?”, “contagiato” anche lui dalla passione per i viaggi on the road.
L’islanda è natura allo stato puro a quattro ore di aereo da casa
Proprio i bambini – in particolare i piccoli alunni della scuola paritaria “Regina Pacis” di Vada – avranno un ruolo fondamentale nell’incontro del 6 maggio, ideato da Sara Nelli nell’ambito del progetto “Foto con cura e natura” insieme ad Andrea Daina Palermo. Il tutto in collaborazione con il Teatro Ordigno di Vada sotto la guida del direttore artistico Franco Santini. Al mattino scatteranno con le loro maestre ed Elisabetta Rosso, sia con cellulari che con macchine fotografiche, una serie di immagini nella natura vicino al loro istituto, per poi parlarne la sera con le due fotografe.
“Il mio consiglio ai giovani appassionati di fotografia o a chi vuole provare a buttarsi in questa professione? Sicuramente viaggiare e fare tanta pratica. Ci vuole umiltà, in senso buono. La fotografia è un mix di tecnica – ovviamente indispensabile – e spinta creativa, arte. È comunicazione, è un vero e proprio linguaggio di cui è quindi necessario conoscere le regole, avendo, però, sempre qualcosa da dire”.