Il festival Nessiah-Viaggio nell’immaginario culturale ebraico propone due conferenze e uno spettacolo, domenica 15 (a Pisa e Viareggio) e lunedì 16 dicembre (a Pisa).
ingresso libero con prenotazione
Domenica 15 dicembre, alle 16, alla Domus Mazziniana incontro “Kafka profeta laico dei tormenti della modernità”: il giornalista Roberto Zadik, già ospite lo scorso anno della rassegna, intratterrà il pubblico con una serie di riflessioni sulla tormentata personalità dello scrittore, che visse una vita assai anonima nascosto nei panni di un rigoroso assicuratore per dedicarsi solo nel tempo libero e spesso la notte alla sua passione per la letteratura. Tante le curiosità: dal complesso rapporto col padre a cui scrisse la struggente e mai recapitata “Lettera” al suo intenso e appassionato rapporto con le svariate donne che ha conosciuto, dalla fidanzata Felice Bauer, alla giornalista Milena Jesenka, all’ultima sua “fiamma” l’insegnante e attrice ebrea polacca Dora Diamant con cui sognò di scappare nell’allora Palestina Mandataria per vivere assieme. Un evento per conoscere e approfondire l’universo kafkiano, addentrandosi in una serie di lati inediti, dal vegetarianesimo dell’autore, alla sua curiosità verso il cinema e le tecnologie, alla sua identità ebraica così complessa, dal suo ateismo giovanile all’interesse per il Talmud degli ultimi anni e alla sua amicizia con lo scrittore ebreo osservante Max Brod che lo fermò dalla decisione di bruciare i suoi manoscritti pubblicando invece tutte le sue opere dopo la morte e consegnandone il nome a una notorietà postuma che dura fino ad oggi e che suscita crescente interesse.
Tappa viareggina per il festival Nessiah domenica 15 dicembre, alle 21: al Palazzo delle Muse in piazza Mazzini concerto di Gabriele Coen Aleph Trio, con canzoni hiddish e sefardite. In scena: Gabriele Coen, sax soprano, clarinetto; Barbara Eramo, voce; Alessandro Gwis, pianoforte. Dopo una lunga esperienza nel mondo della musica strumentale ebraica, Gabriele Coen torna con un nuovo progetto che esplora l’intensità emozionale del canto ebraico, incentrandosi sulle canzoni yiddish dell’Europa centro-orientale e sulle melodie sefardite delle comunità mediterranee. Unendo jazz, tradizioni musicali etniche e collaborazioni in ambiti come cinema e teatro, Coen, Eramo e Gwis portano nella scena musicale italiana una fusione unica di suoni e influenze, arricchita da una prospettiva internazionale e uno spirito di innovazione artistica.
Seconda conferenza quella in programma lunedì 16 dicembre, alle 17, a Palazzo Blu: “Il processo di Kafka. Una lettura di un penalista” con il professor Tullio Padovani. Su “Il processo” di Franz Kafka sono fiorite innumerevoli interpretazioni, com’è del resto naturale per ogni capolavoro assoluto (libero, cioè, da legami rigidi e condizionanti con un’epoca storica o un costume determinato). L’intervento proposto in questa occasione non intende peraltro in alcun modo attraversare o, men che meno, pretendere di superare i sentieri tracciati nel bosco critico kafkiano; ma solo di individuarne i limiti di contesto, affrontando due questioni tanto elementari quanti pregiudiziali: a che cosa corrisponde “Il processo” di Kafka, perché vi corrisponde e quale significato assume questa corrispondenza. In altri, e più diretti, termini, si tratta semplicemente della lettura dell’opera da parte di un penalista che pratica il processo penale, e s’intende, o presuppone di intendersi, di ciò di cui il romanzo si occupa in forma espressa: la persecuzione giudiziaria, l’imputazione, lo sviluppo degli accertamenti giudiziari, la colpa, la responsabilità, la pena. Una lettura che può riservare qualche sorpresa, ed anche una nota di amarezza, forse meno ‘kafkiana’ di quel che talora si pretende di cogliere nell’opera, ma ancor più terrificante.
Tutti e tre gli eventi sono a ingresso libero con prenotazione su Eventbrite.
Info e biglietti www.festivalnessiah.it