Penso al macramè e mi vengono in mente anziane signore che intrecciano, sedute su sedie di paglia, con gomitoli di corda e asciugamani e lenzuola da imbellettare. Invece Noemi non è un’anziana signora e i suoi non sono vecchi merletti, ma creazioni moderne e colorate.
E non c’è stata una nonna che le ha tramandato l’arte del macramè, ma un corso on line, iniziato per passare il tempo durante il lockdown e la gravidanza. Ma cominciamo dall’inizio e andiamo a conoscere Macramemi!
Noemi ha fatto tante cose nella sua vita. Ha studiato teatro, lavorato in negozi e strutture ricettive, viaggiato, e vissuto, in Spagna. Nata e cresciuta a San Vincenzo, dopo tanto girovagare è tornata a casa e si è stabilita a Venturina. “Alla fine della mia ultima stagione estiva di lavoro, sono rimasta incinta, sarei diventata mamma. Una gioia infinita e una nuova avventura da affrontare, quella di madre single”. Ed è da madre single che si trova ad affrontare il 2020, tra il pancione che cresce e il lockdown.
Dovevo assolutamente trovare qualcosa da fare
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“Mai stata un’artigiana. Mai fatto niente. Mi metto a cercare on line, a curiosare, e mi imbatto in un corso di macramè. Mi serviva qualcosa da poter fare con materiale facilmente reperibile, era tutto chiuso. E il macramè mi aveva sempre affascinato, nei Paesi in cui avevo viaggiato mi era capitato di vedere queste creazioni di corda. E così mi sono iscritta”. Noemi, a 39 anni, ha comprato le corde e ha iniziato a intrecciare.
Ho iniziato e non ho più smesso. Il lockdown è volato
Un corso, poi un altro. Un’insegnante spagnola, poi una messicana. “Apprese le basi ho iniziato a sperimentare, scoprendo una creatività che non pensavo di avere”. Dopo poco è arrivato suo figlio. “Ma a parte alcuni mesi di di stop, mi sono ritagliata del tempo e ho subito ripreso a intrecciare”. E’ diventato un lavoro? “Ci sto provando. E’ quello che vorrei. Ho cominciato a vendere per caso: postavo le foto su Instagram e le persone hanno cominciato a chiedermi di realizzare cose per loro, soprattutto i vasi per le piante”.
Il macramè è un artigianato lento. Il materiale è caro.
Vasi di corda per piante sospese: semplicità ed eleganza. Ma anche giostrine per bambini. Arazzi. Tende. Acchiappasogni. Su richiesta e personalizzati, anche. Per realizzarli usa corde di cotone, attorcigliato, intrecciato, ma anche lana, juta, tessuti di recupero. E poi legni di mare a fare da sostegno. Perchè il suo è un macramè “di mare”. Come l’artigianato “salmastro” di altre giovani donne che abbiamo incontrato e raccontato, Federica di WindLittleBags con i suoi zani di vele riciclate, o Acciughina che realizza arredi con il legno spiaggiato. “Ci conosciamo e insieme facciamo mercatini artigianali, i Vista Mare Market“.
Siamo tutte donne, artigiane e tutte legate al mare
“Con i social puoi vendere ovunque e la sensazione che in una casa a Milano o in Svizzera ci sia un mio arazzo o un mio portavasi è emozionante, ma nei mercati c’è qualcosa in più, l’incontro, e cerco di partecipare a quelli che si tengono in zona”.
Quest’anno Macramemi ha anche tenuto il suo primo corso. Un workshop di macramè al NeiBar di Venturina. “Che bellezza, c’era una bambina di 9 anni che era bravissima. Il macramè non ha età”.
E neanche le sue creazioni: altro che vecchi merletti!