È in arrivo l’ultimo appuntamento dell’edizione 2024 del Festival Nessiah, organizzato dalla Comunità ebraica di Pisa.
Sabato 21 dicembre, alle 21, al Teatro Sant’Andrea (ingresso libero con prenotazione) verrà messa in scena l’opera “In the Penal Colony” di Philip Glass, basata sull’omonimo racconto di Franz Kafka, scritto nel 1914 e pubblicato per la prima volta nel 1919.
Una produzione FuoriOpera, con la direzione del M° Andrea Gottfried.
“Nella colonia penale” è il racconto di un’esecuzione di un soldato, condannato perché si era addormentato durante il suo turno di guardia alla casa di un comandante, dimenticandosi di eseguire il saluto ad esso ad ogni ora della sua veglia. All’esecuzione sono presenti il soldato condannato, l’ufficiale e un esploratore straniero che, viene invitato ad assistere alla condanna. Il libretto descrive il perverso funzionamento di una macchina di tortura che “scrive” con aghi sulla pelle del condannato la sua colpa, portandolo in questo modo alla consapevolezza della sentenza e, dopo lunga agonia, alla morte.
“Mi sono imbattuto per caso in questa opera di Glass del 2000 – spiega il M° Andrea Gottfried– cercando un filo rosso che legasse Kafka alla musica. E sono rimasto sorpreso di quanto questo lavoro racchiudesse tutta l’essenza di Kafka. La domanda che emerge è: cosa fa di un uomo un uomo e di un mostro un mostro? La sua natura? Le sue azioni? La sua capacità di discernere il bene dal male? Kafka anticipa i tempi. Siamo in un contesto di alienazione, disorientamento e questo ci riporta alle ferite della Storia ma anche alla fase attuale. Kafka racconta e critica un mondo che sembra quello contemporaneo. ‘In the Penal Colony’ ci ricorda, anzitempo e comunque troppo tardi, che il male raramente viene perpetrato dai mostri. E che il rischio è tutti possiamo esserne complici”.
Info e biglietti: www.festivalnessiah.it
Direzione e concertazione: Andrea Gottfried
Visitatore: Riccardo Botta
Ufficiale: Giorgio Valerio
Musicisti: Virtuoso Ensemble
Performer: Alessandra e Roberta Indolfi, Michelangelo Canzi
Regia, Scene, Costumi: Massimo Marani
Coreografie: Alessandra e Roberta Indolfi
Dramaturg: Massimo Marani
Consulenza video: StudioCult