Dieci giorni, 150 artisti e oltre 60 eventi tra spettacoli pluripremiati, produzioni in prima, interventi site specific, maestri del palcoscenico e giovani talenti. E poi tavole rotonde, incontri, presentazioni, concerti, laboratori, azioni partecipative, attraversamenti nella natura, mostre e iniziative collaterali per reimmaginare la realtà “praticando l’impossibile”.

Tutto questo è Inequilibrio Festival, la manifestazione dedicata a teatro, danza e performance a cura di Fondazione Armunia con la direzione artistica di Angela Fumarola in programma dal 27 giugno al 6 luglio tra il Castello Pasquini di Castiglioncello – sede storica dell’iniziativa sul territorio livornese – e una costellazione di spazi che si estenderanno dal borgo medievale di Rosignano Marittimo alla Costa degli Etruschi, col sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo.

Per la 27ma edizione la sfida è inventare un microcosmo che convogli ospiti e pubblico in un’unica comunità aperta e accogliente, per interrogarsi insieme sui modelli performativi del contemporaneo ma anche per rendere il festival sempre più un luogo dedito alla pratica condivisa delle idee e delle arti. Tra le novità per la prima volta una sezione tout public con artisti da tutto il mondo per aprire la manifestazione a una fascia sempre più ampia di spettatori, tra i nomi Chris Patfield e Jose Triguero, MagdaClan Circo, Izumi Fujiwara e Wunder Tandem. Da segnalare il focus sull’accessibilità, per esplorare il valore delle differenze, che vedrà in scena performer con e senza disabilità. E poi il podcast “Appunti per un burnout collettivo” che racconterà Inequilibrio attraverso lo sguardo degli interpreti premiati agli Ubu Claudia Marsicano e PierGiuseppe Di Tanno.

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In cartellone artisti pluripremiati, nuove produzioni, maestri del palcoscenico e giovani talenti. Tra i protagonisti gli artisti premio Ubu Roberto Latini, Silvia Rampelli, Elena Bucci e Danio Manfredini, il performer greco Evangelos Biskas, il poeta Marcello Sambati. E poi Fabrizio Favale, Silvia Gribaudi e Marta Dalla Via su Eleonora Duse e Isadora Duncan, i coreografi di riferimento il contemporaneo Jacopo Jenna e Cristina Kristal Rizzo, l’attrice e regista candidata agli Ubu Francesca Sarteanesi, le giovani rivelazioni della scena performativa Stefania Tansini e Collettivo Parini Secondo, Leonardo Capuano, Renata Palminiello, Compagnia Fanny & Alexander, Gogmagog Teatro, Teatro Dell’Elce, Michele Bandini, Progetto Teatro Stalla, Ariella Vidach, Martina Gambardella, Dewey Dell, Marta Bellu, Kenji Shinohe, Nerval Teatro, Sara Sguotti e Arianna Ulian, Claudio Larena, Annalisa Limardi, tostacarusa, Francesco Michele Laterza, Floor Robert, Azzurra D’Agostino.

Anteprima venerdì 21 giugno ore 21.15 al Teatro l’Ordigno di Vada, con “Come un angelo in tutto questo bordello”, spettacolo vincitore della Borsa Teatrale Anna Pancirolli per il 2024 e ispirato alla poetica del drammaturgo e regista francese di culto Bernard Marie Koltès.

Teatro

È prevista la partecipazione di figure di riferimento che da anni si dedicano sul panorama nazionale e internazionale alla creazione di utopie. Il 27 giugno Danio Manfredini, che torna in scena col suo applaudito “Divine”, rilettura di “Nostra signora dei fiori” di Jean Genet. Il 28 giugno l’attrice e drammaturga Elena Bucci, due premi Ubu e due premi Hystrio, che presenterà in prima italiana “Canto alle vite infinite, adattamento n.2”, produzione Le belle bandiere dedicata al territorio della Romagna. In prima nazionale il 28 e 29 giugno anche Michele Bandini, attore autore e regista oltre che formatore, ospite a Castiglioncello con “Cani”, dialogo impossibile che nasce dalla necessità di sentirsi amati. Il 30 giugno l’attore due volte Premio Ubu Roberto Latini con la prima di “Giulietta e Romeo”, spettacolo targato Compagnia Lombardi Tiezzi nel quale sarà in scena insieme a Federica Carra. Progetto Teatro Stalla debutterà il 2 luglio con “T/S – Caution, Construction Area. Prima variazione Piano Piano Forte Forte” per ripercorre il lavoro del poeta, regista e drammaturgo Matteo Latino, scomparso nel 2015. Il 4 luglio Marcello Sambati, attore, regista, autore di versi e veterano del teatro di ricerca, con il debutto di “Ontogenesi”.

E poi la videoinstallazione poetica “Emerald”, firmata dalla scrittrice Azzurra D’Agostino, il 27 luglio.  Gogmagog Teatro, gruppo di ricerca e sperimentazione qui alle prese col celebre racconto “Il coccodrillo” di Fedor Dostoevskij, in prima nazionale il 30 giugno. Leonardo Capuano e Renata Palminiello con la produzione Teatro Metastasio di Prato/Compagnia Umberto Orsini “Il riformatore del mondo” da Thomas Bernhard il 1° luglio. Il 2 luglio tostacarusa – ovvero Tolja Djokovic e Aura Ghezzi – con due parti del progetto “la lingua sulla lama”, nato dall’incontro con il patrimonio folklorico delle fiabe europee: “Senza vivere senza – Il racconto della Mortella” e “Discorso delle Dorotke”. Il 3 luglio “Concerto”, spettacolo teatrale che sogna di essere una performance musicale con l’autore Francesco Michele Laterza. Il 5 luglio il Teatro Dell’Elce in anteprima con “L’anello che non tiene”, dialogo cyber-platonico di e con Marco Di Costanzo. Francesca Sarteanesi, artista candidata agli Ubu come miglior attrice, col nuovo spettacolo “Nikita”, immersione nella vita frantumata di una donna, coprodotta da Scarti e Teatro Metastasio in scena il 5 e 6 luglio. Il 6 luglio la compagnia Fanny & Alexander per l’occasione riporterà in scena il monologo “Manson”, viaggio ambiguo e incalzante nella mente di una delle più note incarnazioni del male.

Danza

“L’ombelico dei limbi”, lavoro dell’artista premio Ubu Stefania Tansini ispirato all’omonima opera giovanile di Antonin Artaud, che sarà presentato in una versione site specific per lo spazio urbano il 27 giugno. 28 giugno “Danse Macabre!”, invito a danzare verso l’ignoto in una commistione visionaria tra corpi, film, testi, musica elettronica e luce firmato dal coreografo, performer e filmaker Jacopo Jenna. Si conferma l’attenzione per la sperimentazione e la contaminazione dei linguaggi, con la performance in anteprima il 29 giugno “do-around-the-world” di Collettivo Parini Secondo, che innesta la pratica del salto della corda con visioni rubate al mondo dei videogame. Da segnalare il contributo di Silvia Rampelli, studiosa e coreografa premio Ubu che con la compagnia Habillé d’eau presenterà “Chamber Music” interpretato da Alessandra Cristiani, Eleonora Chiocchini e Valerio Sirna il 29 giugno. E poi Silvia Gribaudi, coreografa e interprete nota per il lavoro ironico e dissacrante sul ruolo sociale del corpo femminile, che con Marta Dalla Via porterà in anteprima l’omaggio alle figure di Isadora Duncan e Eleonora Duse in “The Doozies” il 30 giugno. “Hope”, in prima nazionale il 30 giugno lo spettacolo frutto del laboratorio artistico AiEP di Ariella Vidach e Claudio Prati, che fa delle nuove tecnologie il suo punto di ricerca espressiva, per esplorare l’interazione tra esperienza fisica e digitale. “Danze Americane” vedrà in scena il pluripremiato coreografo Fabrizio Favale, anima della compagnia Le Supplici, alla ricerca di nuovi e inediti movimenti il 2 luglio.

Ancora: il coreografo Evangelos Biskas in “In Between”, solo onirico tra realtà e immaginazione il 27 giugno. Martina Gambardella in prima nazionale il 28 giugno con “Mute”, lavoro sul rapporto tra corpo e altro da sé. Dewey Dell, una delle compagnie più originali della scena contemporanea, alle prese con la rilettura di una pietra miliare della letteratura musicale: “Le sacre du printemps” ovvero “La sagra della primavera” di Stravinskij il 4 luglio. Sempre il 4 luglio la giovanissima autrice Annalisa Limardi porterà al festival in anteprima il lavoro d’esordio “No”, nato dalla necessità di rielaborare situazionidi abuso. Il 5 luglio la coreografa e performer Marta Bellu con “Acquitrini”, affascinante ricerca sugli ecosistemi al confine tra terra e acqua. Il 5 luglio la scommessa under 30 del festival Claudio Larena, con la prima nazionale dell’atto performativo “Lena”, invito a dare valore al pericolo, al rischio, alle oscillazioni. Il 6 luglio il coreografo e danzatore giapponese Kenji Shinohe affronta la relazione con le emozioni attraverso il filtro della tecnologia e delle emoji in “K(-A-)O”.

 

Focus Accessibilità 

Centrale il focus sul potenziale espressivo dei corpi nel segno dell’accessibilità: uno dei grandi temi dei nostri tempi in un mondo dove, sempre di più, vogliamo rivendicare il valore della fragilità e la difesa del diritti di ogni individuo in virtù della sua unicità. A indagarlo artisti tra cui la dancemaker Cristina Kristal Rizzo, tra i fondatori dell’iconico collettivo Kinkaleri, che con “Momentum DA” celebra la singolarità della performer sorda Diana Anselmo il 29 giugno. La coreografa Sara Sguotti, che insieme alla performer col morbo di Parkinson Arianna Ulian proporrà il montaggio di parole, suoni e gesti “Cre_Pa” il 29 e 30 giugno. Nerval Teatro, laboratorio permanente per interpreti con disabilità diretto da Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, che porterà sul palcoscenico due lavori ispirati a Samuel Beckett: il 2 luglio “La buca”, con interpretariato in Lingua dei segni italiana e il 3 luglio “Winnie”.

Novità: circo e sezione tout public

Per la prima volta al festival una selezione tout public con artisti di caratura internazionale per coinvolgere sempre di più ragazze, ragazzi e famiglie. Dal Giappone la pittrice Izumi Fujiwara con “Picasso – Ritratti!”, laboratorio e performance a partire dalle immagini del grande artista spagnolo il 3 luglio. Dal Regno Unito Chris Patfield e Jose Triguero, già collaboratori di Royal Opera House e English National Opera, con l’affascinante e surreale duo di giocoleria Gibbon Circus il 4 luglio. Fanny & Alexander, che si cimenteranno in una lettura de “I libri di OZ” di Frank Baum il 5 luglio. MagdaClan Circo, istituzione europea del circo contemporaneo, col nuovo lavoro “2984” che vede sul palco il cofondatore Alessandro Maida il 6 luglio. Wunder Tandem, duo dall’animo disco-punk che con “Live in the Garden” proporrà uno show tra teatro di strada, musica e clown il 6 luglio.

Podcast d’autore

Due voci d’eccezione racconteranno il festival in un podcast dal titolo più che eloquente: “ABC – Appunti per un burnout collettivo”. Per tutta la durata della manifestazione gli interpreti Premio Ubu Claudia Marsicano e PierGiuseppe Di Tanno tramite mini-incursioni non annunciate incontreranno gli abitanti di Inequilibrio (artisti, operatori, giornalisti e soprattutto pubblico) per condividere questioni e allacciare sintonie, costruendo “un coro polifonico di autodiagnosi per chi ancora oggi insiste ad esistere producendo lo spettacolo dal vivo”. Marsicano e Di Tanno saranno anche ospiti speciali del “Silent reading party”: un allestimento che trasformerà la terrazza del Castello Pasquini in sala di lettura, dove chiunque potrà accomodarsi, lasciare il cellulare e leggere il proprio libro o uno tra quelli messi a disposizione dal Centro Culturale Le Creste il 3 luglio.

Dialoghi

Da non dimenticare i convegni con studiosi e addetti ai lavori per approfondire alcuni temi centrali di questa edizione: dalla conversazione su due artiste d’eccezione in “Duncan, Duse: praticare l’impossibile” il 30 giugno al focus sulle “Presenze beckettiane nel lavoro di Nerval Teatro” il 3 luglio fino al dibattito sul progetto di ricerca Dance4Ageing – Motor Imagery against Motor Dysfunctions and Neurodegenerative Diseases, protocollo di intervento coreutico con persone over 65 del Dipartimento di Studi Umanistici e del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino il 6 luglio. Ne discuteranno nomi autorevoli tra cui lo storico della danza Alessandro Pontremoli (Università di Torino), l’esperta di teatro e danza del 900 Eugenia Casini-Ropa, il docente di storia del teatro Gerardo Guccini (Università di Bologna), la critica di danza Rossella Battisti, la sociologa Laura Gemini (Università di Urbino), la docente di discipline dello spettacolo Maria Pia Pagani (Università Federico II di Napoli), il critico teatrale Marco Menini, la studiosa di danza Marta Zagatti (Università di Bologna) e il filosofo Luca Mori (Università di Pisa).

Laboratori

In programma anche workshop: in avvicinamento all’anteprima di “The Doozies” Silvia Gribaudi e Marta Dalla Via condurranno un laboratorio di movimento e parola dal titolo “Niente trucchi”, che avrà restituzione pubblica nell’ambito dello spettacolo stesso (26/27/28 giugno, restituzione 30 giugno); ai frequentatori di centri diurni, ospiti residenti nelle RSA e operatori sarà dedicato il laboratorio “Primavera di movimento”, volto a sperimentare l’impatto della danza sulle condizioni psicofisiche, motorie e sociali a cura delle performer, coreografe e docenti Francesca Cola e Debora Giordi il 6 luglio. Spazio anche ai giovani spettatori, con “I libri di Oz”, laboratorio per bambini e bambine di e con l’attrice Chiara Lagani di compagnia Fanny & Alexander il 5 luglio.

Territorio e partecipazione

Fondazione Armunia conferma il profondo legame col territorio e l’attenzione alla partecipazione dei cittadini, che quest’anno avranno un vero e proprio palcoscenico dedicato: la “Pop Agorà”. Il piazzale del Castello Pasquini sarà allestito con quattro corner, ciascuno dedicato a una forma d’arte – danza, lettura, disegno e musica –, con un calendario di esibizioni complementare agli spettacoli del festival. Protagonisti gli abitanti del territorio con l’obiettivo di creare una cittadella del festival, uno spazio di incontro in cui le arti si contaminano e l’espressione è libera.

Passeggiate poetiche

Inequilibrio prevede anche attività in natura organizzate dalla Cabina di Regia del Parco dei Poggetti, istituita dal Comune di Rosignano Marittimo, che si svolgeranno tra la Riserva Regionale dei Monti Livornesi e il microcosmo del parco del Castello Pasquini, con i suoi grandi alberi e le piante del prezioso bosco inserito nel contesto urbano. Escursioni improntate alla lettura dei linguaggi e alla relazione con la natura attraverso un approccio scientifico, storico e mitologico: da una passeggiata per trovare “La voce della creatività dentro di noi” il 29 giugno all’osservazione delle costellazioni in “Leggere il cielo attraverso il mito” il 1° luglio, fino alla scoperta del “Parco del Castello Pasquini: un bosco in città” il 5 luglio.

Mostre

Durante i giorni del festival nelle sale del Castello Pasquini sarà allestita la mostra “Lei” di Floor Robert in arte La Pler: corpi di donne dipinte in poche pennellate nero su bianco, corpi nudi che non si censurano e non conoscono pudore, un invito a ribellarsi all’immaginario patinato dei giorni nostri, per una libera espressione di sé, dal 27 giugno al 6 luglio. Sempre La Pler sarà protagonista dell’intervento di live painting “Rotondo”, accompagnata da Angela Burico alla voce per tenere vivo il ricordo di una danza libera il 30 giugno. Non solo: al Castello saranno esposte anche le opere vincitrici del bando “Kafka in the Castle”, concorso dedicato a illustratori, disegnatori e fumettisti nel centenario della morte del grande autore boemo. Il pubblico del festival potrà votare la o il proprio artista preferito, che si aggiudicherà l’ingaggio per la creazione delle grafiche per la stagione 2024/2025 della Fondazione oltre a una residenza artistica negli spazi di Armunia.

Info
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