Sette chilometri, 2 ore circa di camminata, percorso facile su sterrato e sentieri agevoli. Dislivello quasi nullo. E tante ‘perle’ tutte da scoprire, oltre a meravigliosi paesaggi sospesi tra mare e bosco. “Odi a Piedi” (alias Maria Odilia Consiglio, guida ambientale specializzata in escursioni in Val di Cecina, sulla Costa Etrusca, in Val d’Elsa, Chianti, Val d’Orcia, Elba) propone un percorso (davvero per tutti) che va dall’ex Torraccia di Rimigliano fino a Baratti, seguendo un magnifico sentiero dove la macchia mediterranea pettinata dal vento la fa da padrona. In mezzo si possono ammirare (e perché no: provare!) tante invitanti spiaggette ma anche i particolarissimi e surreali edifici firmati dal visionario architetto Vittorio Giorgini. La parte più bella? Secondo “Odi a Piedi”: “Il tratto di spiaggia iniziale con l’area archeologica di Poggio del Molino, la vista sulla scogliera e il promontorio, il passaggio dentro la macchia mediterranea. E poi l’arrivo a Baratti”. Un itinerario davvero alla portata di tutti i ‘camminatori’ che fa parte di un ‘calendario‘ intenso, anche in autunno e inverno.
Equipaggiamento: munirsi di scarpe da trekking leggere o anche da running, crema solare e cappello (se l’escursione viene fatta in estate e nelle ore più calde), una borraccia con l’acqua, volendo costume e asciugamano; una torcia se dovesse servire per il rientro dopo il tramonto.
Partenza: il bellissimo tratto di spiaggia davanti alla Torraccia (Strada Provinciale 23 della Principessa Km 8+300 La Torraccia-San Vincenzo, Coord. GPS N43°01’13”; E010°31’23’). La spiaggia prende il nome dalla Torraccia, o Torre Vecchia, fortificazione medievale di 14,50 metri di altezza che si trova lungo la Via della Principessa, la strada che da San Vincenzo conduce a Piombino. La torre fu costruita dai Pisani e ristrutturata dai Fiorentini sotto Cosimo I De’ Medici, nel XVI secolo. E’ una struttura privata, ma grazie a un accordo con i proprietari è visitabile anche dal pubblico.
LA casa esagono e la casa balena, opere visionarie di vittorio giorgini
1° tappa: la Casa Esagono realizzata del fiorentino Vittorio Giorgini nel 1957. Si tratta di una struttura a sei spazi esagonali incastrati che ricordano un alveare. E’ sostenuta da sei pilastri di legno, mentre un ripiano in cemento armato fa da base principale a tutta l’abitazione. E’ immersa nel bosco, circondata dalla macchia mediterranea, con un suggestivo affaccio sul mare. Fu utilizzata come laboratorio di idee: qui Giorgini riceveva amici artisti e intellettuali. Con la scomparsa dell’architetto nel 2010 l’eredità uviene custodita da B.A.Co. (Baratti Architettura e Arte Contemporanea) che ha aperto Casa Esagono al pubblico con mostre ed esposizioni.
2° tappa: la casa Balena, opera sempre di Vittorio Giorgini, costruita intorno al 1962 in un terreno adiacente alla Casa Esagono (che era la residenza estiva dell’architetto) per il committente Salvatore Saldarini, noto industriale della seta di Como. L’intento dell’ideatore era dare vita a una costruzione zoomorfa che si integrasse con la natura circostante e fosse composta da linee continue. E’ considerato uno dei primi esempi di architettura blob in Italia e forse anche in Europa. Nelle intenzioni del suo ideatore in realtà avrebbe dovuto ricordare un Dinosauro ma da tutti – in particolare dalla gente del posto – è sempre stata indicata come Casa Balena, sia per la forma dell’edificio che per la sinuosa discesa al mare simile ad una grande coda marina.
3° tappa: l’itinerario a piedi si conclude al golfo di Baratti, un piccolo scorcio di natura (quasi) incontaminata, a pochi passi da Piombino. Fateci caso: qui il colore della sabbia è nero-argenteo e brilla sotto i raggi del sole. Sono i residui ferrosi dell’antica lavorazione del ferro, talvolta se ne possono trovare interi pezzetti scavando qua e là. Dopo un bel bagno nell’acqua limpida, ci si può rilassare con un pic nic o una apericena in spiaggia. Un angolo di mondo in cui natura, storia ed arte si uniscono dando vita ad un luogo senza tempo.