libro walfredo Un libro che scava nelle radici di un territorio, un ‘racconto’ che diventa occasione di conoscenza e, perché no, di viaggio. Pagine a partire dalle quali è scattata la scintilla per fondare l’Associazione Terre di Walfredo che sta muovendo i primi passi.

Si intitola “La curtis di Castagneto nel Luglio 754 e l’abate Walfredo”, l’autore è Francesco Gambicorti, classe ’82, nativo di Donoratico ma residente a Cecina. Divulgatore, appassionato di Archeologia e Storia negli anni – afferma – si è ritrovato ad essere “quello che gli inglesi definiscono Public Historian, faccio conferenze a tema storico un po’ ovunque”.

“Walfredo – spiega Francesco Gambicorti – fu un ricco possidente longobardo che nell’anno 754 decise di donare al suo monastero da poco fondato, tutte le sue proprietà (non era solo, aveva con sé suo cognato Gundualdo e un vescovo corso di nome Forte, ma purtroppo di loro due non ci è giunto alcun documento). Questo documento (Cartula Dotis) che elenca le sue proprietà sparse per la Toscana e Corsica ci sono giunte grazie ad una ritrascrizione di qualche secolo più tardi (l’originale al tempo andava consumandosi) oggi conservato all’Archivio di Stato di Siena. In questa elencazione di luoghi compare una curtis di “Castanieto”, pertanto si tratta della prima attestazione del nome Castagneto”.

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libro walfredoIl libro parte contestualizzando l’età e i principali avvenimenti dalle cosiddette “invasioni barbariche” fino ad arrivare alla conquista longobarda, focalizzando sul territorio castagnetano le principali testimonianze di età romana e altomedievale. Viene ritrascritto per intero il documento della cartula, con una traduzione e una breve analisi.

“È interessante questo libro perché il principale filone di studi al riguardo è principalmente in lingua tedesca (la medievistica deve moltissimo alla scuola germanica)”,

Il volume (134 pagine) è dedicato alla memoria del Maestro Luciano Bezzini (1929-+2014) cui i suoi studi sono il pilastro fondamentale per muovere qualsiasi passo nella Storia di Castagneto, Bolgheri e Donoratico. L’introduzione è firmata da Roberto Farinelli, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali all’università di Siena; presente anche un contributo di Alessandro Colletti, storico di riferimento per quanto riguarda San Walfredo, il suo monastero e le vicende storiche del territorio di Monteverdi.

Da questo libro nasce l’idea di costituire l’Associazione Terre di Walfredo, che ha l’intento di raggiungere le località che furono patrimonio di questo signore longobardo, al fine di promuovere la storia medievale di questi e di metterli in rete al fine di una fruizione turistica-gastronomica.

La curtis di Castagneto nel Luglio 754 e l’abate Walfredo” è edito da Amazon ed è acquistabile fisicamente alla Libreria Lucarelli di Cecina, il Covo del Gingillo a Donoratico e all’edicola di Castagneto.

Francesco Gambicorti è redattore delle note storiche in “Leggende e novelle della tradizione Toscana”, di G. Creatini, 2023; autore di “Viaggio nella memoria: 1944, la liberazione di Monteverdi Marittimo”, di A. Colletti e F. Gambicorti, 2024 e “Quel ‘caldo’ giugno 1944, la Resistenza a Castagneto”, di F. Gambicorti, 2024.