Dario Parolini, l’artista milanese che ha recentemente traslocato da Milano a Montescudaio, ha dato vita a una straordinaria mostra delle sue opere, visitabile dall’11 gennaio al 4 febbraio alla Birroteca Bibere.
La sua storia artistica inizia con un percorso di tre anni presso l’accademia del fumetto di Milano, dove ha avuto il suo primo approccio professionale all’arte, uscendone a soli 19 anni. I primi passi di Parolini nell’arte sono stati segnati da illustrazioni per rock band e copertine, accumulando dieci anni di carriera.
Ha avuto esperienze anche all’estero, trascorrendo tre mesi in Olanda per montare esposizioni e gallerie. Tra i 24 e i 28 anni ha animato un gruppo chiamato “Armata Crew,” composta da artisti, con l’obiettivo di coinvolgere un vasto spettro di talenti, dai musicisti agli sceneggiatori, per soddisfare le richieste del pubblico e dei locali. Ha fatto ingresso anche nel mondo dell’editoria, proponendosi come fumettista e sceneggiatore al Lucca Comics, riuscendo a lavorare ad alcuni progetti con la Dc comics in America.
In lui si può vedere una profonda connessione tra la musica e quella che è la sua arte, infatti a 15 anni è stato coinvolto in un progetto radiofonico grazie ai ragazzi di una radio locale. Le interviste a musicisti, le feste dello skate e l’esplorazione di mondi legati alla musica hanno contribuito a plasmare la sua arte. La musica punk, hard rock, rock, techno, underground e metal hanno stimolato la sua creatività, con amici musicisti che hanno alimentato la sua ispirazione.
Il suo stile artistico, inizialmente ricco e grottesco, plasmato anche dai generi di musica ascoltati, ha subito un cambiamento quando ha abbracciato il blues, rendendo il suo tratto più pulito e raffinato.
La mostra attuale presenta 44 delle sue opere con un filo logico che le lega: l’emozione. Infatti Dario sostiene che ogni sua opera rappresenti come una parte di sé.
Le opere sono realizzate con matita, chino e un tocco di colore poiché sono opere che risalgono a minimo 4 anni fa, ora disegna soprattutto in digitale.
Il trasloco a Montescudaio è stato ispirato dalla ricerca di tranquillità e pace, contrastando l’ambiente stretto e il ritmo lavorativo frenetico del nord. Qui, racconta, ha trovato la giusta atmosfera per coltivare la sua passione, mosso anche dalle persone che lo circondano.
L’idea della mostra è nata in collaborazione con un amico, Marco, proprietario della Birroteca Bibere. Da un’esposizione fotografica, è emersa l’idea di esporre anche i disegni di Parolini.
Dopo la mostra, Dario Parolini ha in programma un progetto incentrato su un brand di t-shirt e sta preparando lavori per la mostra “Dov’è l’amore” a Volterra.