Nove spettacoli, da gennaio ad aprile, per la nuova stagione teatrale del De Filippo di Cecina.
Un teatro che non si è mai fermato. Un cartellone che affronta temi sociali, grande letteratura e attualità
LE TRE VERITA’ DI CESIRA
Domenica 23 gennaio alle ore 17, con Gennaro Cannavacciuolo. Di Manlio Santanelli per la regia di Angelo Savelli e la silente partecipazione di Pietro Grossi. Un monologo comico nel quale la protagonista – una venditrice di limonate nei vicoli della Napoli dei quartieri spagnoli – racconta a uso e consumo di un supposto cameraman del telegiornale tre diverse versioni a giustificazione della presenza di un folto paio di virilissimi baffi sul suo “corpo di donna, femminile”.
BARTLEBY
Venerdì 11 febbraio ore 21, con Leo Gullotta.
Lo scrivano, ispirato al racconto di Herman Melville. Adattamento di Francesco Niccolini, regia Emanuele Gamba. In una Wall Street di più di un secolo fa, in una giornata qualunque nello studio di un avvocato, gentile e anonimo, in un ufficio popolato da due impiegati che si odiano, una segretaria civettuola e una donna delle pulizie molto attiva, un giorno viene assunto un nuovo scrivano, Bartleby. Ed è come se in quell’ufficio fosse entrato un vento che manda all’aria il senso normale delle cose e della vita.
LE FERITE DEL VENTO
Di Juan Carlos Rubio. Mercoledì 16 febbraio (ore 21:00) con Cochi Ponzoni e Matteo Taranto per la regia di Alessio Pizzech.
Il giovane Davide, alla morte del padre Raffaele, si ritrova a dover sistemare le sue cose. Nel perfetto ordine degli oggetti, uno scrigno chiuso ermeticamente attira la sua attenzione. Al suo interno scopre una corrispondenza ingiallita nel tempo. La lettura di quei fogli, gelosamente conservati, lo porta a conoscenza di un segreto che mai avrebbe potuto immaginare: il padre aveva una relazione con il misterioso mittente di quelle lettere, Giovanni. Ne nasce così un duello teatrale in cui si ricostruiscono i tratti di un uomo che il figlio stenta a riconoscere come suo padre.
LA CLASSE
L’Olocausto e l’attualizzazione della sua memoria e del suo significato al centro delllo spettacolo di Vincenzo Manna in scena giovedì 24 febbraio (ore 21:00).
Albert, giovane professore di Storia, tiene un corso di recupero pomeridiano per sei studenti “difficili”, sospesi per motivi disciplinari. Riuscendo a far breccia nel loro disagio conquista la fiducia della maggior parte della classe e abbandona la didattica suggerita dal Preside proponendo loro di partecipare a un concorso per scuole superiori dal tema “I giovani e gli adolescenti vittime dell’Olocausto”. L’Olocausto di cui gli studenti decidono di occuparsi non riguarda il passato, ma i tragici eventi che stanno avvenendo
proprio nel paese da cui la maggior parte dei rifugiati del campo profughi, a pochi chilometri dalla scuola, scappa.
UNO NESSUNO E CENTOMILA
Giovedì 3 marzo (ore 21:00) è la volta di Luigi Pirandello con Pippo Pattavina e Marianella Bargilli, per la regia Antonello Capodici. L’ultimo romanzo del genio agrigentino è la summa del suo pensiero, della sua sterminata riflessione sull’essere e sull’apparire, sulla società e l’individuo, sulla natura e la forma. Un testo attualissimo, che descrive la perdita di senso che l’uomo contemporaneo subisce di fronte ai grandi sistemi antropologici e sociali che finiscono con l’annullarlo: dallo stato alla famiglia, dall’istituto del matrimonio al
capitalismo, dalla ragione alla follia.
ZIO VANJA
Dal testo di Anton Čechov, nell’adattamento e per la regia di Roberto Valerio, verrà
rappresentato domenica 13 marzo (ore 17:00). All’interno del testo troviamo un continuo balenio di spunti burleschi. Ogni personaggio declama i propri sogni, le proprie sofferenze; ogni personaggio anela al bello, al riscatto, all’amore, attendendo invano la felicità e un futuro migliore.
ENRICO IV
Giovedì 24 marzo (ore 21:00) sarà Sebastiano Lo Monaco il protagonista dell’Enrico IV di Luigi Pirandello con la regia di Yannis Kokkos. Uno spettacolo che coniuga e mette a disposizione dello spettatore lo sguardo di uno dei maggiori autori del ‘900 filtrato dalla cultura e dall’esperienza uno dei più incisivi e stimati registi viventi. Lo spettatore viene accolto, quasi a sua insaputa, all’interno di una seduta psicoanalitica dalla quale uscirà, a fine spettacolo, con molti e rilevanti quesiti sul suo vissuto. Enrico esprime il suo rifiuto dell’ipocrisia borghese divertendosi a trasformarsi in un eccentrico buffone per potere urlare agli altri: “Buffoni, buffoni”, mostrando, in fondo, la sua vera malattia che consiste nella malinconia, diventata mania, dopo tanti anni di solitudine.
TRASCENDI E SALI
sabato 2 (ore 21:00) lo spettacolo di e con Alessandro Bergonzoni che scrive, allestisce ed interpreta il suo quindicesimo testo. L’artista prova a esibirsi negandosi, anzi, celandosi nei vuoti e nelle ombre non solo quelli materiali e visibili ma anche quelli creati sciamanicamente dalla sua scrittura. E in una scena da lui costruita e con una regia divisa con Riccardo Rodolfi intraprenderà un percorso arduo per scoprire se le immagini reali di questi anni possono essere modificate con la forza dell’arte.
DALL’ANTIGONE
Ultimo appuntamento della stagione dedicato alla danza, giovedì 21 aprile (ore 21:00). Ideazione e coreografia Roberto Lori con consulenza alla regia e alla
drammaturgia di Gianfranco Pedullà. Lo spettacolo è una rilettura, in chiave contemporanea, della tragedia di Sofocle e si concentra sulla contrapposizione delle due figure femminili, Ismene e Antigone. Da una parte c’è Ismene: rinunciataria e rispettosa delle regole, un personaggio che segue le correnti di pensiero vigente, abbandonando le proprie idee e scegliendo il compromesso meno rischioso; dall’altra la sorella Antigone: passionale, pronta a sacrificare la propria vita per amore e inseguire il principio divino.
Inizio spettacoli: infrasettimanali e sabato, ore 21:00, domenicali, ore 17:00
Campagna abbonamenti fino al 15 gennaio presso il teatro De Filippo, via G. B. Vico 1, Cecina (LI)
Orario segreteria: dal lunedì al venerdì, 8:30-10:30/16:00-19:00
sabato (solo i giorni di spettacolo), 16:00-19:00
Biglietti:
intero € 12/ridotto € 10
ridotto € 8 (riservato agli studenti dell’Università in possesso della carta “Studente della Toscana” e Biglietto Futuro Under 35 in collaborazione con Unicoop Firenze)
disabile € 7.50, disabile + accompagnatore €15, riduzioni over 65, carta dello spettatore FTS, Scuola di Musica Comunale Sarabanda, iscritti ai Cantieri teatrali, educatori della prima infanzia 0 – 6 anni e possessori della Carta della Biblioteca Teatro Comunale Eduardo De Filippo.
Info:
Ufficio Cultura
tel. 0586 611606
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