Coraggio, è la parola chiave scelta per “Le vie del giornalismo” che prenderà il via sabato 27 luglio alle 21,15 nella piazzetta della Gogna, a Castagneto Carducci.

Un programma ricco e vario, con professionisti di grande valore. Le Vie del Giornalismo è una rassegna ormai consolidata e sempre più attenta a cogliere le voci di donne e uomini protagonisti dell’informazione e della comunicazione, occhi sulla società e su quanto accade nel mondo; stavolta all’insegna del Coraggio”  

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La rassegna di incontri con personaggi della carta stampata si inaugura con Flavio Fusi e “La ballata delle frontiere. Storie dal secolo belva”.  Inviato RAI, Volto storico del  TG3, ha seguito tra l’altro la  caduta del muro di Berlino. Nel 1994  fu lui ad annunciare in diretta, e quasi in lacrime, l’assassinio di  Ilaria Alpi e  Miran Hrovatin. Corrispondente  Rai  da  New York e poi da Buenos Aires, con riferimento per l’intera America Latina, è stato capo della redazione esteri del TG3, conduttore e inviato della RAI. 

Domenica 28 luglio, alla stessa ora, sarà la volta di Lorenzo Tosa con “Vorrei chiederti di quel giorno. Vita e morte di un ragazzo che era mio padre”. Un racconto spietato e tenero, composto di silenzi e urla rabbiose, di presenze, assenze e abbandoni. Un cerchio che si chiude, nella salvezza che solo il conoscere può garantire, avvicinandosi un pezzo alla volta «a quell’utopia che chiamiamo anche verità». Lorenzo Tosa porta avanti un’inchiesta sul padre, Bruno, morto suicida il 2 aprile 1986.

Si prosegue con l’appuntamento di venerdì 2 agosto con Jacopo Storni e il suo “Tiziano Terzani mi disse.” Jacopo Storni, giornalista si occupa di tematiche sociali attraverso reportage e video-inchieste. Ha scritto vari libri sul tema immigrazione, tra i quali, Fratelli, viaggio al termine dell’Africa , in cui ha raccontato la sua prigionia in Etiopia e l’amicizia fraterna con Mohamed, suo compagno di cella somalo.

Sabato 3 agosto l’appuntamento è con la giornalista Graziella Di Mambro e il suo “Non è il mio tempo” ispirato a un fatto di cronaca accaduto negli anni 30 in un minuscolo centro del Lazio. Un evento che ha coinvolto un’intera comunità che, a dispetto delle leggi dell’epoca, ha assolto la “peccatrice”. La protagonista di questa storia ha votato al referendum del 1981 per il mantenimento della legge 194.

Mercoledì 7 agosto il festival si sposta in piazza del Popolo per accogliere Sigfrido Ranucci con il suo libro La scelta, in cui per la prima volta un giornalista da anni coraggiosamente in prima linea per la difesa della libertà dell’informazione, racconta sé stesso e il suo lavoro.

L’ultimo appuntamento sarà venerdì 9 agosto con Rita Mattei, in piazza della Gogna con due libri, “Scusate il disturbo”, un libro drammaticamente bello, dedicato a tutti quei bambini vittime delle violenze del mondo e “Ninna nanna, una storia d’amore e di mafia”, la storia di Carmelina, una donna giovane, bella, forte, moglie del numero 2 di Cosa Nostra, cresciuta a pane e mafia: era mafioso suo padre, lo sono i suoi fratelli, suo marito.

L’ingresso agli incontri è gratuito.