Prosegue l’estate dei maxi e giga yacht. Un’affluenza che sta aumentando di anno in anno con risultati più che positivi per l’indotto economico di tutto il territorio. A confermarlo è Matteo Italo Ratti, amministratore delegato e direttore del porto turistico Cala de’ Medici di Rosignano nonché presidente del Consorzio Marine della Toscana.
“L’armatore del New Secret, il giga yacht da 74 metri che è tornato proprio in questi giorni – spiega – ci ha chiesto la possibilità di poter rimanere ormeggiato stabilmente al porto mentre a Cala de’ Medici abbiamo attualmente altri maxi yacht dai 20 ai 40 metri, come il 27 metri a motore Baloo III, che apprezzano sempre più la qualità dei nostri servizi e la possibilità che gli offriamo di visitare tutto il territorio circostante”.
“Si tratta di un risultato estremamente positivo – sottolinea -. Ospitare megayacht come questi ha una ricaduta positiva per l’indotto economico di tutto il territorio, motivo per cui sia come Cala de’ Medici sia come Consorzio Marine della Toscana, auspichiamo che l’amministrazione regionale sostenga un ragionamento approfondito sul piano strategico con una visione a dieci anni pensando allo sviluppo della costa toscana anche in un’ottica di mercato che va verso unità da diporto sempre più grandi e di valore”.
Di seguito infatti alcuni dati: la produzione di navi da diporto da 30 a 100 metri e oltre nel distretto nautico da Livorno a La Spezia, con centro a Viareggio, sta incrementando costantemente. I clienti sono armatori o società di armatori internazionali mentre il loro costo va dai 10 a 200 milioni di euro per la sola realizzazione. 22mila sono gli impiegati nel settore in Toscana.
“Il costo della gestione e della manutenzione di questi yacht – fa presente Ratti – per tutta la durata della loro vita è 7 volte tanto quello del loro acquisto. Una parte importante è per la forza lavoro impiegata durante tutto l’anno con le rispettive famiglie. L’indotto di una nave come New Secret è di 10mila euro al giorno solo per gli approvvigionamenti. A questi si aggiungono tutti gli altri costi aggiuntivi come può essere il carburante, le pulizie e il personale dipendente. Per questo motivo dobbiamo lavorare per tenerle sul nostro territorio non solo in estate ma tutto l’anno. Grazie al Consorzio Marine della Toscana possiamo toccare questi primi risultati, saranno centrali le strategie politiche dei prossimi anni per assicurare continuità e sviluppo”.