Il tempo della memoria, del sogno, delle emozioni, del dolore e dell’amore. Una raccolta di poesie scritte, alcune, diversi anni or sono, altre più recenti, create durante il periodo del lockdown, periodo in cui il tempo sembrava davvero essersi fermato come ai bordi di un buco nero.
Due libri hanno influenzato in maniera significativa la genesi di questa silloge poetica firmata da Marzia Callai: “L’ordine del tempo” di Carlo Rovelli, con il quale lo scienziato afferma che la concezione del tempo, così come noi la conosciamo, si riferisce solo al nostro mondo. Nello Spazio, il tempo rallenta fino a fermarsi, ad esempio ai bordi dei buchi neri; in conclusione, il tempo in assoluto non esiste, se non per noi che abbiamo la necessità di misurarlo, per scandire la nostra vita quotidiana, le nostre azioni, ordinare i nostri ricordi e la nostra storia. Il tempo è una nostra invenzione: da qui il titolo “l’invenzione del tempo”.
L’altro è un saggio del filosofo coreano, Byung chul han “il profumo del tempo”. L’autore analizza la dimensione del tempo dal punto di vista personale e sociale: egli afferma che nella nostra società il tempo è ormai stato ridotto ad atomi, frantumato. Non esiste più la durata, la narrazione che fino ad ora ha scandito il tempo: oggi siamo colpiti da una serie d’informazioni che non costituiscono conoscenza in quanto non legate cronologicamente tra loro. Non esiste verità, in quanto non esiste continuità tra passato e futuro. II ”Qui ed ora” non è altro che uno scollegato momento tra vuoti.
L’autrice Marzia Callai scava dentro sé stessa alla ricerca della sua percezione del tempo e della realtà che la circonda: il tempo, scandito dal calendario e dall’orologio, si fonde e si confonde, per così dire, lasciando spazio al tempo interiore, soggettivo, diverso per ognuno di noi e nelle diverse situazioni nelle quali ci troviamo. Si può restringere o dilatare a seconda del nostro stato d’animo. la raccolta di poesie parla proprio del nostro tempo interiore.
La silloge è composta da tre sezioni: il tempo perfetto, il tempo dell’attesa e l’invenzione del tempo che dà il titolo al libro. Il “tempo perfetto” , la prima sezione del libro, è il tempo della pienezza, il frammento di tempo in cui si raggiunge l’essenza: può essere un momento d’amore, così come di forte dolore. “Il tempo dell’attesa” invece è il tempo della vecchiaia, della malattia: dell’attesa della morte; un tempo lungo, estenuante, ricolmo di ombre e di ricordi.
Una raccolta di poesie per chi cerca dentro di sé risposte a domande universali, provando a capire qual è la relazione con l’universo che lo circonda.