Un finanziamento importante a livello nazionale per i progetti che abbiano al centro lo sport e la salute per tutti. Sono stati 137 i progetti presentati e finanziati in tutto il Paese. Di questi 11 sono toscani e ben due sono firmati da società sportive dei colli marittimi. Già questo dato sarebbe da solo significativo per sottolineare il valore di un impegno. Ancora di più lo diventa se si considera il numero di ragazzi coinvolti: circa 700, in una fascia d’età che va dai 3 ai 14 anni, distribuiti su un territorio ampio, quello dei colli marittimi, coperto dall’istituto comprensivo Griselli, che ha saputo fin da subito cogliere al volo questa occasione.
Il progetto, Sport di Tutti, coordinato da Fabio Malossi, assessore del Comune di Casale Marittimo, è stato presentato ufficialmente al teatro di Casale con i rappresentanti di tutti i i comuni coinvolti e la partecipazione del segretario regionale Sport e Salute Alessandro Viti e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Toscana Massimo Porciani. Perchè se lo sport è di tutti, l’obiettivo è proprio quello di andare ad offrire l’opportunità di provare, appassionarsi, divertirsi e aggregarsi grazie a discipline sportive principalmente outdoor, un’opportunità a costo zero per le famiglie e rivolta a tutti i ragazzi, senza alcuna esclusione.
Due sono le società che hanno presentato progetti che già sono realtà: l’Usd Colli Marittimi (presidente Cristiano Santi) e la Kitewell Asd (presidente Achille Neri). Quindi calcio, ma anche attività motoria e ludica in senso più tradizionale, kitesurf, windsurf e sup, trekking orienteering e, con la collaborazione del centro ippico di Riparbella I Poggettini, anche ippoterapia. I bambini e i ragazzi che ne usufruiranno sono quelli dell’istituto Griselli, una realtà che, come ha sottolineato la dirigente Antonella Mancaniello, è sempre pronta a raccogliere le opportunità offerte da progetti come questo, in particolare quando riguardano le attività all’aria aperta e che abbiano una tale valenza educativa, sia per l’aspetto dell’inclusione che per quello sociale. “Sono coinvolte diverse fasce d’età, compresa quella dei bambini della scuola dell’infanzia. Grazie alle insegnanti che collaborano, sono tantissime le attività a cui i nostri alunni partecipano”.
E le attività di Sport e Salute sono iniziate già a fine gennaio. Attività sportiva in orario scolastico e al di fuori, con iniziative che coinvolgono a volte anche l’intera famiglia. Nei giorni scorsi si è svolta ad esempio una giornata di trekking orienteering che ha visto ragazzi e genitori insieme, nella natura. Perchè anche il rapporto con l’ambiente esterno ha il suo fondamentale valore: dopo due anni che hanno visto inevitabilmente limitare in modo forte, se non assoluto, le occasioni per i ragazzi di stare all’aria aperta e fare attività sportiva, è quanto mai essenziale andare a recuperare l’abitudine a muoversi, a stare insieme e a farlo nell’ambiente naturale che ci circonda, e che nei colli marittimi è oltretutto particolarmente ricco, dal mare ai boschi.
Le prime attività sportive messe in campo sono state quelle dei giochi tradizionali, come il volley e il calcio, poi anche i trekking orienteering e gli sport “olistic mix”, quindi yoga, pilates e tai chi. Più avanti, quando la stagione lo permetterà, ci si sposterà sul mare, con gli sport acquatici. Sport che magari ragazzi, per motivazioni varie tra cui anche quelle sociali, non avrebbero avuto l’occasione di provare.
Lo sport è inclusione, è prevenzione e recupero.
“Vediamo ragazzi con gli smart watch al polso che segnano i passi e il consumo calorico. Ma non è questione di calorie. E’ importante trasmettere loro il messaggio che fare sport ti dà più vita, e vita di maggiore qualità. E che farlo tutti insieme, ragazzi con dasabilità e normodotati, coem accade ad esempio nel volley, è particolarmente significativo”.