Abbandona le grandi strade, prendi i sentieri. La ‘versione zero’ della Mappa dei Monti Livornesi è pronta. Punto di partenza e non di arrivo per un percorso (che è stato non solo partecipativo ma anche fisico) che proseguirà ancora e che per sei mesi ha coinvolto 400 persone, tra escursioni (ben 12), seminari, e la creazione di un sito internet che è un vero e proprio viaggio alla scoperta della ricchezza del territorio. Storie, memorie, natura, biodiversità. Dai monti al mare. Una mappa di comunità che è anche un invito rivolto a ciascuno di noi alla cura, all’attenzione, tutela e al riconoscimento del valore di questo patrimonio.
Abbandona le grandi strade, prendi i sentieri
La mappa è disponibile on line e presto anche in formato cartaceo. E’ stata realizzata dai Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo e dalle tante associazioni appartenenti a Occhi sulle Colline, con i finanziamenti dell’Autorità della partecipazione pubblica della Regione Toscana e con il supporto tecnico dello spin off MoCa Future Designers dell’Università di Firenze.
I sentieri. Ne raccontiamo due, solo per dare un’idea. Il sentiero dell’anello delle Monachine è un percorso ad anello di circa 2 km con uno dei “balconi” naturali più suggestivi sia all’alba che al tramonto. L’escursione porta a scoprire una sorgente d’acqua tuttora attiva e la prevalenza di macchia mediterranea dominata dal Leccio con Corbezzolo, Scopa da ciocco, Tino, Lentisco, Fillirea e qualche Pino d’Aleppo.
Ma c’è anche il sentiero del Botro del Diavolo, 2 km circa che attraversano un piccolo canyon di diaspro rosso formatosi su un fondale oceanico per l’accumulo dei gusci di alcuni protozoi.
La mappa è storia, memoria. Contiene il ricordo degli antichi mestieri perduti – carbonai, taglialegna e cacciatori – ma anche quello dei partigiani che salvarono l’aviatore americano Ernest Kulik. Tra i ricordi: la casa vacanze dei seminaristi latino americani a Montenero con“i preti Americani” che fumavano le sigarette di contrabbando. E ancora: la locanda del mitico Geppe, che con la sua morte fece terminare le famose aggressioni del Malandrone, il poeta di Castellaccio Carlo Chionne. E molto altro.
Se volete iniziare a ‘provare sul campo’ la mappa, ecco una escursione che fa per voi, come vi abbiamo suggerito nella nostra rubrica GIORNOXGIORNO:
Domenica 6 febbraio, ore 14.15, un pomeriggio nella natura Parco dei Poggetti