Dal 7 al 23 aprile il Castello di Piombino ospita la mostra “La maschera in scena”.
Promossa dal Comune di Piombino in collaborazione con Matan Teatro e Maschera scenica APS, la mostra vuole anche essere un omaggio e un riconoscimento a un mestiere artigianale tra i più caratteristici del nostro patrimonio culturale.
Si tratta di un viaggio alla scoperta di un oggetto affascinante e dai molteplici significati. Ad accompagnare l’inaugurazione, prevista venerdì 7 aprile alle 17, l’intervento pianistico di Leonardo Merlini dell’Associazione Etruria Classica.
Saranno in mostra oltre 60 maschere realizzate dai sedici mascherai del collettivo nazionale La Maschera scenica APS, e si spazierà tra opere da collezione, di uso scenico e di uso privato.
“Il Castello torna ad aprire le sue porte questa volta per accompagnarci nel mondo suggestivo e istrionico della maschera – dice Francesco Ferrari, sindaco di Piombino – Abbiamo voluto accompagnare lo spettatore alla conoscenza di questo strumento espressivo che ha origini antichissime ed è indissolubilmente legato alla storia della narrazione e alla creatività dell’uomo. Ancora una volta, il nostro Castello diventa palcoscenico di un contenuto culturale di pregio, in linea con la proposta che questa Amministrazione ha pensato e voluto per uno dei nostri gioielli più preziosi.”
Durante le giornate di apertura della mostra ci sarà la possibilità di partecipare con prenotazione a un laboratorio di costruzione di maschere della Commedia dell’Arte in cartapesta (dai 14 anni) e in cuoio (dai 18 anni), a cura di Gaia Geri e Daniele Gargano; il percorso si concluderà domenica 23 aprile dalle ore 15 con una giornata dedicata all’uso della maschera a cura della realtà teatrale Fraternal Compagnia (Bologna), che da più di venti anni si occupa di promozione e diffusione della commedia e che, nella stessa giornata si esibirà alle 18 in una lezione spettacolo dal titolo “La maschera in commedia”.
“Il progetto parte dalla volontà di portare sul territorio un evento d’arte e di artigianato che potrà affascinare e stupire il pubblico di ogni età e provenienza geografica – dichiarano Riccardo Bartoletti e Lorenzo Frediani di Matan Teatro, che ha curato l’organizzazione – saranno esposte maschere antiche del teatro greco e latino, della Commedia dell’Arte, della tradizione balinese, fino a maschere di uso privato. Sarà un percorso cronologico, perché le prime testimonianze di maschere risalgono addirittura al neolitico, e ci sembrava giusto rendere a chi visiterà la mostra il sapore di un piccolo viaggio nel tempo. Durante la visita sarà possibile osservare (e partecipare) alla costruzione dal vivo di maschere, un processo sicuramente unico che fa del teatro materia viva”.
La mostra sarà a ingresso libero e osserverà il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.30. Nei giorni 9 e 10 aprile la mostra sarà aperta dalle 15 alle 19.30.
Per info: www.matanteatro.eu – info@matanteatro.eu – 3475054211