Buona la seconda per “Oleum – L’olio del mare”, la rassegna organizzata dalla Proloco San Vincenzo che quest’anno (seconda edizione, appunto) ha unito le forze con Slow Food Costa degli Etruschi.
L’evento, patrocinato da Comune di San Vincenzo e Regione Toscana, si è svolto alla Cittadella delle Associazioni sabato 16 e domenica 17 novembre calamitando interesse e pubblico di ogni età. Un mix di incontri culturali, degustazioni, laboratori, spettacoli e iniziative per le famiglie. Senza dimenticare le eccellenze del territorio: olio su tutto, ma non solo.
“Siamo soddisfatti, per la risposta delle tante persone che hanno deciso di trascorrere un po’ di tempo con noi – commenta Betty Veverga, presidente della Proloco – La Cittadella delle Associazioni in via Sandro Pertini si è dimostrata un luogo perfetto, uno spazio verde e accogliente nel centro città. Gli incontri culturali hanno registrato una buona partecipazione. È stata un’occasione fantastica per conoscere meglio quel fantastico alimento che è l’olio extravergine di oliva, entrare nel suo mondo ed imparare a fare scelte consapevoli. Grande apprezzamento anche per lo spettacolo dei Butteri Maremmani, i gonfiabili (gratuiti) per i piccoli, i vari laboratori. E ancora: lo spettacolo di Coh.ma, artista del territorio assolutamente da valorizzare e conoscere. E poi il pranzo della domenica, organizzato con Slow Food – che ringrazio di cuore per la collaborazione davvero preziosa, con al centro le nostre eccellenze”.
“Aggiungi un posto a tavola”, questo lo slogan che ha caratterizzato il pranzo e che ha permesso ai presenti di provare e capire qualcosa di più anche della cosiddetta ‘pasta della salute’ del Mulino Le Pietre di Venturina. Pasta artigianale locale realizzata con grano Khorasan. Una pasta che fa bene su tanti fronti: ha proprietà antiossidanti, aiuta a proteggere i vasi, proteica e digeribile, rafforza i denti e il tessuto osseo, sostiene il funzionamento del sistema nervoso, favorisce il transito intestinale e contribuisce a contrastare il colesterolo “cattivo”. Per l’attenzione ai processi di trasformazione e la qualità delle materie prime, è stata scelta dalla Fondazione Artoi nell’ambito del progetto “Alimenti della salute. “Ed è una gemma del territorio che merita di essere conosciuta” sottolinea la presidente Proloco.
“Un ringraziamento speciale a tutti i volontari che si sono messi a disposizione per la buona riuscita dell’iniziativa (più siamo meglio è, vi aspettiamo!) e alle associazioni del territorio”. E già si pensa all’edizione 2025: “Il mio augurio, che in realtà è un invito, è quello di potenziare rete e squadra: ci piacerebbe coinvolgere aziende e produttori, ancora di più. La loro presenza durante Oleum sarebbe un valore aggiunto per tutti”.