Etruska Skating è il nome della società sportiva nata quest’anno, ma la scuola di pattinaggio artistico a rotelle è arrivata in Costa degli Etruschi anni fa, insieme a Giulia Torrini. Fiorentina, pattinatrice da tutta la vita, atleta agonista di livello europeo, quando ha detto addio alle gare, non ha appeso in pattini al chiodo. Anzi. E’ arrivata da queste parti e ha scoperto che qui il pattinaggio artistico non c’era. I centri più vicini, ancora oggi, sono a Follonica o a Livorno. Giulia, che quando ha davanti una sfida pattina ancora più veloce, sia quando è sulle rotelle sia quando non lo è, si è lanciata nell’impresa di portare il pattinaggio artistico anche qui e di insegnare la grande bellezza di questo sport a delle nuove leve.
La scuola di pattinaggio, inizialmente, nel 2012, era di casa a Montescudaio, nella palestra, ed era affiliata ad altre società. Poi con il Covid e le restrizioni non è stato più possibile allenarsi al chiuso. “Il Comune di Guardistallo, che ringraziamo, ci ha offerto ospitalità nel campo sportivo. E da allora non siamo più tornati ad allenarci al chiuso. Lì pattiniamo pure vista mare!“.
Così lo scorso ottobre nasce la Etrusca Skating: Giulia ne è la presidente, insieme a lei c’è Greta Malloggi. E a breve partirà anche il corso di skateboard. Le loro allieve (e pure qualche allievo) vanno dai 4 ai 18 anni. “Ma ho tantissime richieste da parte di ragazze più grandi e perfino di adulti che non sono interessati all’agonismo ma che vorrebbero mettere insieme la voglia di fare sport e fitness al piacere di pattinare. Quindi verso primavera partiremo con i corsi per gli adulti“. (Interessante! ndr).
ho messo i pattini appena ho avuto l’età giusta, e non li ho più tolti
Da che età si può cominciare? “Basta avere almeno il 27 di piede, perché più piccoli non esistono i pattini, le ruote si toccherebbero tra loro”. Giulia ha cominciato a 4-5 anni, non appena ha avuto il “numero giusto”. “C’era una posta di pattinaggio davanti a casa dei miei nonni, a Firenze, e io passavo ore a guardare pattinare. Appena mi hanno preso, ho messo i pattini a rotelle e non li ho più tolti”.
Giulia ha pattinato ovunque, per sport, per piacere, per lavoro. Nei locali, nei ristoranti, nei circuiti di moto, nei musical. E fino a 23 anni ha fatto gare, fino ai campionati europei. Poi ha iniziato a dedicarsi a crescere nuove pattinatrici e a insegnare.
“Le nostre allieve arrivano da Cecina, da Rosignano, da Bolgheri, Pomarance. Se ci fossero strutture adeguate, avremmo la possibilità di coprire un bacino enorme, tutta la Costa degli Etruschi e la Val di Cecina. Che poi non abbiamo grandi pretese: possiamo pattinare su parquet, cemento, linoleum, mattonelle”. Ma il primo obiettivo intanto è ampliare le discipline sportive e radunare sotto un unico logo, quello della Etruska Skating, tutto ciò che va ‘a rotelle’, come lo skateboard, l’hockey, il pattinaggio in linea.
Ma perché una bambina, o un bambino, e perfino un adulto, dovrebbero provare il pattinaggio artistico? “Finchè non ti metti i pattini ai piedi non puoi capire. Non è uno sport per tutti, è vero, ma tutti dovrebbero avere la possibilità di provare questa fantastica sensazione”. Io mi prenoto per il corso adulti!