Pensi al canottaggio e ti viene in mente Galeazzi che urla nello sprint finale. Ma esiste, e sta prendendo sempre più piede, una versione di questo sport che raggiunge il medesimo livello di spettacolarità di quelle volate, in particolare nella categoria sui 500 metri, il beach sprint. Una versione estrema del canottaggio: atleti ed equipaggi che partono dalla spiaggia, spingono la barca in mare, affrontano le onde, e per tagliare il traguardo, alla fine del percorso, devono correre a premere un pulsante sull’arenile. E’ il rowing coastal e Marina di Castagneto punta a diventarne la capitale.
E lo fa sotto l’egida, l’organizzazione e la spinta di chi nel mondo del canottaggio, e adesso anche del rowing coastal, è un punto di riferimento a livello mondiale grazie ad un costante lavoro di ricerca, innovazione, qualità e artigianalità. I cantieri Filippi di Donoratico sono lo sponsor principale e gli organizzatori, insieme al circolo nautico, e la federazione di canottaggio, della seconda edizione dell’European Rowing Coastal a Marina di Castagneto: 175 atleti, 150 equipaggi, da 16 Paesi diversi che si sfideranno da domani a sabato nelle acque di fronte al circolo nautico, a Marina di Castagneto.
L’inaugurazione è fissata per giovedì 28 alle 9, e subito dopo avranno inizio le qualificazioni della categoria endurance che si svolge sui 6 km. Venerdì è la volta del beach sprint, mentre sabato sarà il giorno delle finali. Il pubblico, a differenza dello scorso anno, potrà assistere anche se non accedere allo spazio di gara. E potrà anche seguire le gare da vicino o sui due ledwall o in streaming dal sito e dai social della manifestazione.
“E’ stato coraggioso – ha ricordato la sindaca di Castagneto Carducci Sandra Scarpellini – un anno fa, quando cercavamo di prendere le misure e attendevamo altre ondate di pandemia, decidere di lanciare questa manifestazione. I numeri e i risultati hanno premiato questa scelta. Iniziative simili sono il massimo esempio di destagionalizzazione: strutture ricettive che ospitano centinaia di persone tra atleti, familiari e staff tecnico, un’occasione per tantissime persone di scoprire e conoscere questo territorio. Grazie a chi l’ha voluta e realizzata”.
Tra gli atleti ci sono anche molti big: Valentina Rodini e Federica Cesarini per l’Italia e Claire Bove e Laura Tarantola per la Francia, campionesse e vice campionesse olimpiche nel doppio pesi leggeri che vogheranno sulla medesima imbarcazione. Ma anche il neo campione del mondo Giovanni Ficarra e il vice norvegese Kyetil Borch, argento a Tokyo. E la neo campionessa mondiale nel singolo donne Stefania Gobbi, solo per citarne alcuni.
E tutti in questi giorni gareggiano con le barche Filippi. Ma non è una novità dato che nelle principali manifestazioni di canottaggio, dalle Olimpiadi ai Mondiali, le barche a firma Filippi sono spesso la maggioranza. “Per gli atleti gareggiare con una barca Filippi è come avere una Ferrari, se ce l’hai fai la differenza – conferma Antonio Giuntini della Federazione Canottaggio -. E i numeri di questa manifestazione, alti seppur in coda ad una stagione impegnativa e complicata, sono frutto anche di questo prestigio”. Un prestigio che è cresciuto fortemente e lo dimostrano i risultati: alle Olimpiadi di Sidney le barche Filippi che hanno conquistato l’oro erano 3, 3 a Atene, 4 a Pechino, 4 a Rio. A Tokyo sono state 7, più gli argenti i bronzi. E il 60 per cento delle barche totali arrivavano da Donoratico. Ora il rowing coastal rappresenta un altro importante mercato su cui investire. “A livello mondiale – spiega David Filippi – l’altro produttore è tedesco e vanta una storia di un secolo, ha avuto il monopolio per decenni. Noi ci siamo dagli anni Ottanta ma la scelta di puntare su materiali di primissima qualità e sulla continua ricerca e innovazione ci sta premiando”.
Ora l’obiettivo è seguire la crescita esponenziale che sta avendo questa versione costiera del canottaggio, destinata a diventare a breve anche disciplina olimpica. Investendo come produzione ma anche sul fronte sportivo. Il circolo nautico di Donoratico, come conferma il presidente Franco Serretti, è diventato polo di riferimento territoriale e la manifestazione di Marina di Castagneto punta a diventare un appuntamento fisso e sempre più attrattivo, sia per gli sportivi professionisti che per il pubblico, grazie anche al sostegno di partner locali come la Bcc Castagneto e internazionali come Concept II Stati Uniti, PPG e Diab Italia.
Ora avete tre giorni a disposizione: è l’occasione di assistere ad uno spettacolo e scoprire un nuovo sport.