Un progetto sull’importanza di una corretta e adeguata alimentazione, abbinata all’attività motoria, nei giovani che frequentano le scuole medie e nei ragazzi che praticano sport (Giovanissimi B). Coinvolti circa 250 ragazzi di 13/14 anni di età. Presentati i risultati dell’indagine.

Progetto scuola e sport Rosignano “Un’alimentazione povera di pesce e latte intero, quindi di vitamina D. E un’alta percentuale di ragazzi (il 20%) che non fa alcun tipo di attività motoria”.

Sono i risultati di un’indagine promossa tra i giovani adolescenti di Rosignano su Scuola e Sport riguardante l’alimentazione. Il progetto promosso da Tei Luciano e G.S.D. Rosignano Solvay 1922, nasce in collaborazione con il Gruppo INEOS e INEOS INOVYN, con il supporto scientifico del professor Ranuccio Nuti, professore emerito dell’Università di Siena e presidente del GISMO (Gruppo Italiano Studio Metabolismo Osseo) e della dottoressa Sara Comandi, biologa nutrizionista, con la partecipazione dell’istituto comprensivo Ernesto Solvay-Dante Alighieri e l’istituto comprensivo Giosuè Carducci -Giovanni Fattori del Comune di Rosignano, con il patrocinio del Comune di Rosignano e in collaborazione con l’Agenzia dello Sport di Rosignano che ha ospitato la presentazione dei risultati.

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Il primo obiettivo?

Raccogliere informazioni sulle “abitudini alimentari”, con particolare riferimento ai cibi che contengono vitamina D, e “sull’attività di svago”, compresa quella motoria dei più giovani.

“Come Agenzia dello Sport siamo orgogliosi di sostenere iniziative come questa, che coinvolgono scuola, società, genitori, professionisti – tiene a sottolineare Riccardo Nannetti, presidente – e che nascono da una maturazione delle società sportive che tendono all’eccellenza e a toccare tutto ciò che ruota intorno ai più giovani, come in questo caso il Rosignano Solvay 1922. Ci piacerebbe promuovere un evento pubblico di divulgazione di questi risultati, con la partecipazione dei professionisti che possano anche dare indicazioni utili alle famiglie.” 

L’INDAGINE

A febbraio 2024 è iniziata la fase operativa del progetto: insegnanti e ragazzi, con i loro genitori, sono stati attivamente coinvolti diventando i veri protagonisti. Per mesi sono stati raccolti diari e questionari che a settembre sono stati elaborati e che verranno anche messi a disposizione dell’intera comunità. Fondamentale la collaborazione dei docenti: si ringraziano per l’istituto Carducci Fattori Francesca Chiavaro, Alice Cheli e Sara Baldacci, per l’Ernesto Solvay – Dante Alighieri Marianna Tebano Marianna e Valentina Marganella.

 Il progetto nasce sulla scia di un’indagine scientifica promossa dal professor Nuti sul contenuto di vitamina D negli alimenti pubblicato anche su “Nutrients”, autorevole rivista a diffusione internazionale. L’indagine, inizialmente rivolta a soggetti con età compresa fra 40 e 80 anni, è stata rielaborata e applicata ai ragazzi di 13/14 anni che, in base alle recenti acquisizioni, hanno una assoluta necessità, per la loro crescita, di vitamina D. E proprio grazie a questa ricerca è emerso che la quantità di vitamina D che i ragazzi, o almeno il campione preso in esame, è assolutamente insufficiente: mediamente 135,92 U.l., rispetto alle 800 U.l. necessarie.

A cosa è dovuto questo deficit?

“Principalmente alla inadeguata assunzione di pesce e di latte “intero”; il latte, assunto dal 50% dei ragazzi, è per lo più scremato e come tale, non contiene infatti vitamina D”.

 I RISULTATI DEL QUESTIONARIO

Alimentazione: tutti mangiano pasta, il 90% verdura, il 65% legumi, l’85% frutta. Tutti bevono acqua ma il 18% lo fa quando ha sete, e il 35%, quando pranza, beve anche bibite. Il 40% degli intervistati frequenta abitualmente un fast food.

Attività motoria: l’85% dei ragazzi usa strumenti elettronici per i videogiochi, il 20% “non gioca all’aperto” e non fa alcun tipo di attività motoria, ma il 76% frequenta una società sportiva, e fra queste le società di calcio la fanno da padrone, il 35%.

Ne consegue un’adeguata informazione e modifica delle abitudini alimentari oltre che un’attenta analisi sull’uso del “cellulare” e sulla mancanza, il 20%, di una qualsiasi attività motoria.

E va proprio in questa direzione il progetto Scuola Sport rivolto a bambini dai 5 ai 7 anni, grazie al quale i più piccoli imparano a formare il proprio corpo con un’attività motoria di base, preparandolo a tutte le discipline, senza la necessità di dover scegliere da subito quale praticare, e venendo così educati all’attività fisica.  “I bambini non vanno più a giocare all’esterno, ma stanno davanti ai videogiochi, così la possibilità di sviluppo dell’attività motoria è ridotta e questo poi lo riscontriamo nell’adulto – ha commentato Francesco Paperini, fisioterapista, posturologo e osteopata, socio fondatore di Fisiopro e membro dello staff medico della nazionale italiana di tennis -. Sono felice di far parte del Progetto Scuola Sport, cui hanno preso parte società sportive importanti del territorio”.

Il progetto vede come partner e sostenitore Ineos ed Ineos-Inovyn. “È un piacere e un onore poter sponsorizzare questo progetto – ha commentato Juna Cavallini, responsabile risorse umane & site relations di INEOS alla presentazione dei risultati dell’indagine -. Ritengo sia fondamentale fare informazione sull’argomento, rendere consapevoli i genitori, collaborare e fare rete. Una collaborazione a livello sociale per il benessere fisico, sociale e mentale di questi ragazzi e per il loro futuro. INEOS non poteva che dire sì!”. “Come gruppo INEOS – ha aggiunto Nicola Tei, direttore dello stabilimento di Rosignano di INEOS INOVYN – sosteniamo questo progetto poiché affronta l’argomento attraverso un approccio scientifico al fine di capire quanto sia importante una corretta alimentazione con l’attività motoria applicata ai giovani. Questo progetto ha avuto molta visibilità all’interno del gruppo a livello internazionale, tanto da avere una menzione ufficiale nella rivista del gruppo a livello globale (Tema vitamina D e progetto di Rosignano). Di questo non posso altro che ringraziare tutta la struttura che ha seguito passo passo il progetto”.