Castagneto a tavola – la due-giorni (3-4 settembre) che apre le porte al ricchissimo patrimonio di sapori, saperi e prodotti del territorio – si avvia verso il tutto esaurito. E il Consorzio Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi – realtà ‘pioniera’ nel comparto della promozione del turismo enogastronomico – guarda già al ‘dopo’. Tra scoperte, riscoperte ed esperienze da mettere non solo sul piatto.
Castagneto a tavola
“Quest’anno protagonista è l’intera comunità con i ristoratori in prima linea – spiega Dario Nalin, direttore della Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi – Non solo: c’è tanta voglia di stare insieme, di recuperare quella convivialità che diventa, di fatto, l’ingrediente in più. Soprattutto dopo il periodo Covid”. Il momento più importante della rassegna sarà la cena degustazione in Piazza del Popolo a Castagneto Carducci (sabato 3 settembre). Un’occasione unica per conoscere il meglio dell’enogastronomia locale: durante la cena sarà, infatti, possibile degustare i prodotti tipici della tradizione castagnetana come la zuppa e la testina di cinghiale, in un connubio ideale con i vini della Bolgheri Doc. E ancora: durante tutto il weekend sarà possibile partecipare a tour guidati che affiancare la storia con la tradizione culinaria. Piccole degustazioni (un esempio? I corolli del Piccolo Biscottificio Castagnetano), visite agli artigiani, il gustoso mix di bike, oil & wine, giri in carrozza, bus e molto altro (tutte le info sul sito web della Strada del Vino, prenotazioni allo 0565 749705).
La Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi
“Il nostro focus è sempre stato centrato sul turismo, combinando outdoor e degustazioni. Per noi c’è sempre una buona scusa per bere buon vino… Nel corso di 20 anni di attività ci siamo trovati anche ‘troppo avanti’ rispetto ai tempi. E ci siamo, pertanto, trovati pronti quando, dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria, il turismo all’aria aperta, a contatto con la natura, è letteralmente esploso”. E’ arrivato, quindi, il momento del passo successivo: “Intorno al vino ormai esiste una maturità di mercato consolidata, la cultura del vino qui è reale e viene da lontano. Adesso ci sono quindi tutti i presupposti per allargare il campo di quello che è definito turismo enogastronomico al turismo rurale. A partire, per esempio, dall’olio – seguendo anche le direttive nazionali – ma promuovendo anche tutte le piccole e grandi produzioni nascoste del territorio. Che sono tantissime”.
Il Consorzio oggi è una realtà solida e vivace che comprende una quota di partecipazione pubblica – con i Comuni della Costa degli Etruschi – e circa 70 aziende socie. Copre un percorso che supera i 150 km di lunghezza lungo la costa tirrenica e l’Isola d’Elba nella provincia di Livorno, raggiungendo una parte della provincia di Pisa.
La Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi, Consorzio nato nel 1996, offre la possibilità di prenotare visite guidate in cantine e frantoi, lezioni di cucina e corsi di avvicinamento al vino, in ogni periodo dell’anno per godere dei tesori di questo lembo di Toscana in ogni stagione. Dal gran tour delle doc toscane ai viaggi ai confini del bosco, dai vini biodinamici alle attività in oliveta per famiglie.