Cristallini colorati che cercano di ricomporsi, formando nuove geometrie, più solide e – forse – consapevoli. Matrioske di cuori in cerca della felicità, quella con la F maiuscola, quella che arriva solo al momento giusto, terminato il “tempo di cottura”.
Le quattro vite sospese – anche in senso letterale, in volo tra l’Italia e New York – raccontate da Valeria Gallo hanno un nome e un bagaglio da portarsi dietro: Viola, che festeggia il suo compleanno nella Grande Mela con un viaggio che avrebbe dovuto essere in coppia, Alba che tenta di riconquistare la fiducia di sua figlia Luce, Diego dottorando alle prese con un convegno in New Jersey che sarà molto di più di un convegno e Marco, il pilota dell’aereo, che si illude di aver chiuso con i sentimenti.
“Frammenti di un caleidoscopio”, come recita il titolo del romanzo pubblicato da Capponi Editore. Lo leggi e pensi già a un film o a quel viaggio – progettato e/o desiderato – che aspetta solo un biglietto aereo.
Qual è la scintilla che ha dato vita al romanzo?
“Ovviamente, un viaggio. A New York nel 2019, in solitaria, per i miei 30 anni. Avevo basse aspettative ma sono rimasta sconvolta dalle emozioni che la città mi ha suscitato. Sono stata travolta”.
Il posto del cuore?
“Senza dubbio il Ponte di Brooklyn, sospeso tra due mondi, due facce della stessa città. Da lì si può ammirare un panorama mozzafiato: l’Hudson, i grattacieli schierati, l’intreccio delle linee. E poi Central Park”.
Scrivere e viaggiare sono due esperienze simili?
“Entrambe ti portano ad esplorare, fuori e dentro. Viaggiare, in particolare da soli, ti permette di scoprire parti di te che non avresti mai conosciuto altrimenti”.
La scrittura ti accompagna da sempre?
“Sì, per gran parte della mia vita ho scritto per me stessa. Diari, pensieri sparsi, piccole storie. Poi sono arrivati i primi concorsi di poesia a tema, e qualche racconto pubblicato in antologie. Fino a quando non ho iniziato a concepire l’idea di un romanzo, un personaggio alla volta. La prima ad emergere è stata Viola, in lei ci sono molte parte di me, situazioni vissute. Ma ogni personaggio del romanzo riflette elementi del mio carattere o racconta qualcosa che ho vissuto in prima persone. Siamo tutti fatti di frammenti, io per prima”.
I personaggi si trovano a fare i conti con il proprio cuore: operazione non facile.
“Fare i conti con il proprio cuore è difficile, ma necessario. Anche se mi considero una persona razionale, spesso mi sono ritrovata messa alle corde dal punto di vista emotivo. I miei personaggi vivono questa stessa tensione: sono tutti alle prese con cambiamenti e scelte da fare, volenti o nolenti”.
Nella ‘vita vera’ sei una redattrice, lavori per una casa editrice universitaria, immersa tra bozze e libri. Perché hai scelto questo mestiere e cosa ti piace di più?
“In realtà sono nata traduttrice ma ad un certo puto mi sono innamorata del processo che porta alla creazione di un libro, tutto il lavoro che da un word sporco porta all’arrivo di volume vero e proprio, come una crisalide che si trasforma”.
Quanto è stato difficile quindi, per te, “mettersi dall’altra parte”?
“Credevo che la cosa più difficile fosse scriverlo il romanzo, ma, invece, è stata proprio tutta la parte di revisione, scovare i possibili errori, i refusi. Una gran fatica!”.
“Frammenti di Caleidoscopio” sarà presentato negli spazi di SmsBiblio di Pisa giovedì 3 aprile alle ore 17. Altre date (Cascina, Viareggio, Livorno) in aggiornamento.
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L’autrice
Valeria Gallo si è laureata presso l’Università di Pisa in Lingue e Letterature Straniere elaborando una tesi incentrata su un’opera teatrale di Lope de Vega e specializzandosi poi in Traduzione di Testi Letterari e Saggistici traducendo e analizzando, nell’elaborato finale, alcuni racconti della scrittrice e giallista britannica Dorothy L. Sayers.
Un suo racconto noir è stato pubblicato nella raccolta ChiarOscuro edita da MdS Editore.
Viaggiare e leggere sono le sue grandi passioni che, in fin dei conti, sono inevitabilmente legate; da sempre i libri permettono a chi legge di conoscere storie e posti nuovi senza uscire di casa. Da quando ha imparato a scrivere non si è mai fermata: ha iniziato con la poesia, sperimentando poi il racconto per arrivare infine al romanzo.